Zero waste

Zero waste: i consigli per ridurre al minimo la nostra impronta ambientale

  • 30 10 2020
Ogni giorno, una persona produce in media 3,5 kg di spazzatura. Un’immagine allarmante che può farci venire voglia di cambiare musica. Come si vive una vita “zero waste” per ridurre al minimo il nostro impatto ambientale su ciò che ci circonda e abbiamo imparato ad amare?

Zero waste: zero rifiuti. Si può?

Siamo partiti dal presupposto che vivere una vita zero waste è pressoché impossibile, ma con un po’ di impegno individuale e un pizzico di ricerca possiamo davvero fare la differenza sul mondo che ci circonda. Sempre più persone al mondo si rendono conto che la quantità di rifiuti prodotti ogni giorno da un singolo individuo non è sostenibile per l’ambiente. Siamo in troppi, e abituati a uno stile di vita forse troppo incentrato sul consumo. Ecco perché bisogna apportare qualche cambiamento al proprio stile di vita per vedere i risultati e lasciare ai nostri figli un mondo migliore. Più verde.

Si può davvero fare la differenza anche se si è gli unici in casa a seguire le regole dello zero waste? La risposta è assolutamente sì! Non ti scoraggiare e non cedere alla pigrizia. Davanti a te c’è un nuovo mondo di vivere e fruire le piccole cose di tutti i giorni, più consapevole e sano per te e per il resto del mondo.

Rinuncia, riduci, riutilizza, ricicla: le 4 R che del cambiamento

Partiamo dal presupposto che la prima cosa da fare per vivere una vita zero waste è quella di rinunciare agli oggetti di cui non hai veramente bisogno. Quel bellissimo vestito che hai visto su internet, quell’astuccio nuovo e colorato (anche se ne abbiamo già almeno 10 a casa che non utilizziamo) non ti servono davvero. Una delle prime regole del marketing è quella che impone di chiudere l’acquisto il più in fretta possibile: ti insegnano che l’offerta lampo o a tempo limitato stimola gli acquisti di pancia, che di norma sono anche quelli riguardanti gli oggetti che non ci servono davvero. E sebbene il marketing abbia tanto da insegnarci, possiamo imparare da lui anche qualcosa sullo zero waste. Se l’offerta è a tempo limitato e ti senti obbligata ad acquistare immediatamente, probabilmente non stai seguendo l’approccio giusto!

A questo discorso si aggancia anche la riduzione degli oggetti che compriamo o di cui ci circondiamo in casa. Sul lungo termine, quest’idea può portarti a una quinta R, ovvero al “risparmio”. Devi imparare a capire di cosa hai veramente bisogno prima di cominciare a rinunciare.

Riutilizzare è una regola d’oro della vita zero waste. Prima di buttare nella spazzatura qualche oggetto che ci sembra davvero oltre ogni possibile recupero, ricordiamoci che anche gli oggetti più impensabili possono tornarci utili e vivere una seconda vita. Qui viene in ballo la tua voglia di ricerca: apri internet e dai un’occhiata a come tante persone attorno a te sono in grado di riutilizzare cose come tubetti di dentifricio, polistirolo e tanto altro.

Il concetto del riciclo fa parte della nostra vita da ormai molti anni, ma quando si comincia a riciclare il 100% dei rifiuti – in alcune regioni è già obbligatorio per legge, tra l’altro – il gioco si fa duro e, ovviamente, noi entriamo in campo. Dalla plastica agli incarti del cibo, dal vetro alle lattine, tutto può essere inserito nell’apposito bidone e propriamente riciclato. Quello che dobbiamo fare è lavorare sui rifiuti “indifferenziati”, ovvero tutte quelle cose che non hanno una specifica destinazione nei rifiuti e finiscono per andare a marcire in discarica.

E i rifiuti organici? Impariamo l’arte del compostaggio per riciclare anche quelli e dare nuova vita al nostro orto o al nostro giardino!

Non dimenticare gli oggetti riutilizzabili

Stiamo parlando di borracce per l’acqua, thermos sigillati per le bevande calde e i sacchetti di plastica per la spesa. Si tratta di consigli abbastanza ovvi, ma fanno davvero tutta la differenza del mondo quando vuoi vivere zero waste. Si stima che portando sempre con te una borraccia d’acqua, potresti arrivare a risparmiare fino a 160 bottiglie di plastica usa e getta l’anno. Mica male, eh, per una singola persona che sceglie di vivere la vita zero waste?

Anche i tovaglioli di carta potrebbero benissimo essere rimpiazzati da un sostituto in stoffa. Infinitamente più conveniente e davvero zero waste! Proseguiamo con la carta igienica: acquista solo carta riciclata o a base di bambù, così da rendere anche “quei” momenti del tutto zero waste!

Beauty routine: riduci il packaging

Un piccolo cambiamento può avere un impatto immenso sulla vita di tutti i giorni. Prima di acquistare i tuoi prodotti di bellezza, valuta con attenzione quelli che, con poco sforzo, puoi produrre a casa tua in maniera 100% naturale. Maschere fresche per viso e capelli a base di ingredienti naturali, possibilmente a chilometri zero. Si può fare!

Esistono inoltre moltissimi brand zero waste (o quasi) che offrono prodotti di alta qualità, biologici, ecosostenibili ed equo-solidali che puoi portarti a casa con il minimo packaging.

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