Le pesche per il potassio e i minerali

Sono il frutto giusto per tirarsi su d’estate. «non solo perché contengono zuccheri semplici, ma anche tanto potassio e minerali. Il mix aiuta ad affrontare meglio una giornata calda» spiega Irene Catanzariti, naturopata, specializzata in alimentazione naturale.

«Inoltre andrebbe meglio mangiarle con la buccia, dove c’è la maggior concentrazione di fibre. Quindi sono da preferire quelle bio» continua l’esperta. Bianche o gialle? «Le prime sono più croccanti e filamentose, quindi più lassative. Le gialle hanno più carotenoidi (che proteggono anche la pelle dal sole), potassio e zuccheri, e sono più energetiche» dice l’esperta. Se hanno le foglie attaccate, preferiscile, sono fresche di sicuro.

Le ciliegie contro le malattie cardiovascolari

Ecco un vero toccasana per artriti, artrosi e malattie cardiovascolari. «Sono ricche di antociani, pigmenti che danno al frutto il colore rosso e sul corpo agiscono come una sorta di aspirina naturale. Una ventina al giorno sono un efficace antidolorifico per le infiammazioni delle articolazioni e possono aiutare il sistema cardiocircolatorio stressato dal caldo estivo» spiega la naturopata.

«Meglio scegliere le più scure (hanno quantità maggiori di antociani), come i duroni neri. Importante: le ciliegie non maturano una volta staccate dall’albero, quindi l’ideale sono quelle da mangiare subito».

I mirtilli per la vista e la circolazione

Rosso e nero, a ognuno la sua funzione. «Il mirtillo nero, ricco di carotenoidi e di antociani, aiuta la vista (la buona visione con scarsa luminosità) e la circolazione (rendendo più forti ed elastici i capillari). Quello rosso, invece, è utile per le vie urinarie, per esempio se soffri di cistiti.

Grazie alle proantocianidine che contiene, facilita l’eliminazione dei batteri, agendo come antisettico» chiarisce la naturopata. Che conclude: «Come tutti i frutti di bosco, sono delicati e vanno conservati al massimo un paio di giorni in frigo. Il mirtillo buono? Ha un colore intenso e uniforme, niente macchie e deve essere ben sodo.

I lamponi dall'effetto antitumorale

«Sono frutti che durano poco. Per questo comprali freschi (nella vaschetta non deve esserci traccia di muffa e umidità), possibilmente a chilometro zero. Il colore? Deve essere bello vivo: una tinta sbiadita è segno di frutto acerbo» dice la naturopata. Il trucco, poi, è surgelare quelli che non mangi in giornata. e quando li servi, non scongelarli del tutto, così non avranno quell’aspetto molle, per niente invitante.

«I lamponi contengono alte quantità di acido ellagico, sostanza che, come hanno dimostrato studi di laboratorio, ha un effetto antitumorale».

L'anguria contro la ritenzione idrica e il gonfiore alle gambe

Tra i frutti estivi è il più ricco di acqua, per il 95%. Per questo è un valido rinfrescante e un alleato contro la ritenzione idrica e il gonfiore alle gambediuretico) e la disidratazione della pelle e del corpo.

«Meglio mangiare l’anguria a metà mattina o pomeriggio e non a fine pasto, perché diluisce i succhi gastrici e quindi rende più lenta e laboriosa la digestione» avverte l’esperta.

«Come scegliere il cocomero giusto? Annusalo. Dev’essere profumato».

Le albicocche per proteggere la pelle dl sole

Più arancioni sono, meglio è. Questa è la regola per le albicocche, ricche di carotenoidi, alleati numero uno per la pelle esposta al sole. «Mangiandone 5 o 6 al giorno raggiungi la quantità quotidiana di queste sostanze, necessaria al tuo organismo» spiega l’esperta.

«Quando le compri, toccale. Devono essere morbide, ma non cedere alla pressione del dito. Niente sfumature verdi, perché questo significa che sono state colte troppo presto e non diventeranno mai arancioni e dolci».

Il melone come equilibratore della pressione

Ha un alto contenuto di potassio, equilibratore della pressione, indicato sia per chi, con l’afa, ha la pressione bassa, sia per chi è iperteso. «In più contiene adenosina, che aiuta a mantenere fluido il sangue. E va benissimo per chi ha il colesterolo alto» spiega l’esperta.

«Deve essere profumato, leggermente cedevole alle estremità e consistente nel resto della buccia. Si può prendere anche un po’ indietro. Poi basta tenerlo in un sacchetto di carta, fuori dal frigo, e in 3-4 giorni è pronto.

Due le varietà più diffuse: il cantalupo (a buccia liscia di colore verde grigio) e il retato (può essere rotondo o ovale, la scorza è fittamente reticolata). «Se non vuoi mangiarlo subito, meglio il primo, perché dura di più».