Errori di giardinaggio: quali sono i più comuni
Quando si parla di pollice verde si parla anche di questo: le piante, a volte, sconcertano chi le cura. Si concimano, si innaffiano, si lasciano al sole e, nonostante queste amorevoli attenzioni, si ammalano o si seccano. Sembra impossibile, ma il motivo di questo malessere è spesso dovuto a una cura eccessiva.
Gli errori di giardinaggio, spesso riconducibili a innaffiature esagerate e concimazioni non adeguate o eccessive, possono provocare danni seri. Un po’ come capita a noi umani se mangiamo o beviamo troppo. Ecco perché è importante capire per tempo quando si sta esagerando. Ecco allora quali sono gli errori di giardinaggio più comuni, quali i segnali da cogliere, e soprattutto come rimediare.
Troppa acqua
Alcune varietà di piante come la dieffenbachia, il potos e soprattutto le piante grasse non amano vivere nel terreno umido. E, se si esagera con le innaffiature quotidiane, in poco tempo le foglie ingialliscono e si afflosciano. È il primo segnale del loro malessere: significa che le radici stanno marcendo. Per salvarle, bisogna subito correre ai ripari.
Il rimedio
Se c’è acqua nel sottovaso, va svuotato. Poi le piante non si bagnano fino a quando la terra non è asciutta. Quando si riprende, meglio innaffiare la mattina per fare assorbire l’acqua. Occhio alla dose: deve essere minima. E non ne va data altra finché la terra resta umida. Abituati a controllare la terra: se al tatto è umida è meglio non innaffiare. In più ricorda che la maggior parte delle piante grasse richiede davvero pochissime innaffiature.
Troppo fertilizzante
Per noi vale la regola: più mangiamo più ingrassiamo. Così, può capitare che, nella speranza che la pianta cresca in fretta, la si imbottisca di concime, magari di tipi diversi: i bastoncini, il fertilizzante liquido e, al cambio di stagione, le ampolline di ricostituente. Il risultato di questa “sovralimentazione”? Nel giro di un mese sulle foglie di gardenia, spatifillo, ficus beniamina compaiono macchie scure con aloni gialli. Colpa dell’eccesso di sali minerali.
Il rimedio
Sospendere ogni tipo di fertilizzante per due mesi. Le foglie rovinate cadranno e saranno sostituite da altre perfette.
Toppi antiparassitari
Se sulla pianta si nota la presenza di parassiti come afidi o cocciniglie, si può cedere alla tentazione di spruzzare dosi massicce di prodotto. Facendo così, nel giro di una settimana, alcune foglie si seccano e i boccioli delle piante, in particolare della violetta africana, della rosellina, dell’azalea e della glossinia, appassiscono ancora prima di schiudersi. La colpa non è solo dell’eccesso di prodotto, ma anche della bassa temperatura del liquido che esce dalle bombolette spray.
Il rimedio
Non resta che togliere i boccioli avvizziti e aspettare che la pianta, dopo essersi ripresa dallo stress, rifiorisca. E se si ripresenta qualche parassita, prima di usare di nuovo lo spray, è bene staccarlo con un getto d’acqua o passando sulle foglie un batuffolo di cotone.
Troppo sole
Con la bella stagione, sembra un’ottima idea avvicinare alle finestre le piante che vivono in casa (come la kenzia, il tronchetto della felicità o le orchidee). Errore. In pochi giorni, sulle foglie compaiono delle macchie violacee perché il vetro potenzia i raggi solari e quindi il calore, che brucia e disidrata la pianta.
Il rimedio
Si rimette il vaso dov’era e, per salvare le foglie, si spruzza con un po’ di acqua ogni giorno per aumentare l’umidità.