Fiori di Iris: come si curano e come si coltivano
L’Iris è un fiore della famiglia dei bulbi (o bulbose) e ne esistono così tante varietà che è possibile averle in fiore tutto l’anno. Gli Iris si riconoscono per la singolare struttura dei loro fiori composti da tre tepali, generalmente ricadenti, e da tre petali veri e propri, dal portamento quasi sempre eretto.
Questa struttura è identica in tutte le specie (secondo gli esperti ne esistono fra le 200 e le 300), che si differenziano per il loro sviluppo e soprattutto per la forma dei loro steli, costituiti da un rizoma, un bulbo e una radice carnosa. Quelli che hanno un bulbo o un rizoma grossi, generalmente, sopportano bene la siccità estiva; al contrario, quelli dotati di rizoma corto o quasi inesistente sono perfetti per le zone fresche e umide.
Quali scegliere
Prima di scegliere il colore pensa alla loro posizione e alla stagione di fioritura. Scegliere un iris è soprattutto una questione di gusti. Riguardo all’aspetto, è il colore blu a dominare nella maggior parte delle specie, anche se tutte si declinano poi in numerose varietà e nuance.I migliori da questo punto di vista sono l’Iris x barbata (iris da giardino) e l’Iris ensata (iris giapponese), ibridi selezionati da generazioni di specialisti che offrono oggi centinaia, a volte addirittura migliaia, di varianti. Gli iris da giardino si stanno evolvendo in forme sempre più colorate (oggi se ne trovano anche di tricolori) e sofisticate (con i petali frisé), o ancora verso specie rifiorenti verso fine estate (a patto che abbiano a disposizione sole e calore).
Quando piantarli
In linea generale gli iris con rizomi devono essere piantati in terra piena prima di metà settembre, mentre quelli con bulbo possono aspettare fino a novembre (in realtà, prima vengono piantati meglio è). Tutto dipende quindi dalla scelta della varità di iris che preferiamo. La fioritura arriva generalmente in primavera.
Messa a dimora: come piantarli
Interra leggermente i rizomi, lasciandone sempre una parte allo scoperto. Questo consiglio è valido soprattutto per le specie che amano i terreni ben drenati e il sole, e per quelle acquatiche che detestano essere posizionate troppo profondamente. In commercio spesso gli iris sono senza terra: è meglio piantarli il più velocemente possibile per non farli soffrire.
Come curarli
Una delle operazioni più importanti da fare sugli iris è la cosidetta “divisione”, che è il termine tecnico con cui si indica la separazione dei rizomi: l’iris infatti è una pianta che cresce velocemente, e appena si allarga – andando a scavare – vedremo che i rizomi si sono moltiplicati. Quando ciò accade i rizomi vanno divisi e ripiantati ognuno per conto proprio. Ecco come fare e quando farlo:
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Divisione degli iris: per la maggior parte degli iris di terra secca (iris da giardino e Iris di Algeri) e di quelli precoci, la divisione deve essere fatta appena dopo la loro fioritura. Meglio attendere l’inizio della primavera per gli Iris di Siberia e le specie semi-acquatiche. Per tutti però vale la regola di ridurre di due terzi la lunghezza delle foglie, per contenere la traspirazione e facilitare la crescita delle nuove radici. Questa operazione va fatta all’incirca ogni 3 anni.
- Mantenimento: l’unica cura che richiedono queste piante è la pulizia dei fiori appassiti: intervieni ogni due giorni per strappare le corolle sfiorite, soprattutto se il clima è umido. Oltre a curare l’aspetto estetico, questa operazione tiene alla larga i germi che provocano l’imputridimento, che può attaccare i fiori in salute. Osserva anche le foglie e togli subito quelle che hanno macchie.
- Innaffiare: le esigenze degli iris per quanto riguarda l’acqua possono variare a seconda della tipologia, ma se c’è una regola generale è quella di non esagerare. L’importante è controllare la terra: non deve mai essere secca, ma nemmemon fradicia, perchè gli iris sono fiori che non tollerano il ristagno.
Fioritura
Il bello degli iris è proprio questo: si tratta di bulbi che possono fiorire lungo tutto l’anno, anche se le tempistiche possono variare da specie a specie. Per questo è importante informarsi bene dal vivaista quando si acquistano le piante. Particolarmente apprezzati sono gli iris a fioritura invernale, che hanno il grande pregio di arricchire il giardino anche durante la stagione fredda: tra questi i più famosi sono gli iris del Giappone.
Abbinare le iris ad altre piante
Gli accostamenti tra piante e fiori diversi richiedono spesso attenzione, e questo vale soprattutto per gli iris: questi fiori mal sopportano come vicini piante più opulente ed esuberanti di loro.
Si tratta di una questione tanto estetica quanto fisiologica: estetica perché, per essere valorizzati al meglio, gli iris devono essere circondati da fiori più piccoli, come i gerani perenni, l’alchemilla o la valeriana; fisiologica perché i loro rizomi muoiono rapidamente se ricoperti da vegetazione che trattiene l’umidità, impedendo loro di respirare.
Gli iris da giardino sono i più esigenti sotto questo aspetto ed è il motivo per cui sono spesso utilizzati come monocolture o nelle bordure.
Per abbellire durante l’inverno le aiuole di iris puoi piantare piccoli bulbi precoci come i Crocus o i ciclamini dell’isola di Cos (C. coum). Un tappeto di timo limonato, al contrario, arricchisce la loro base e regala deliziosi effluvi in estate.
Gli iris di terra fresca o umida sono invece più facili da accostare anche se più fioriferi quando non sono troppo circondati da altre piante.
Geranium enderessii o G. x clarkei Kashmir White, menta, felci e Hostas sono loro compagni ideali, così come la Lobelia x cardinalis e alcuni Aster dal fogliame molto sottile (A. turbinellus).
Insomma, gli iris sono proprio come la maggior parte dei giardinieri: semplici, senza pretese, facilmente adattabili, ma molto esigenti per quanto riguarda la qualità dell’ambiente che li circonda. Sarà per questo che ci piacciono così tanto?