L’orchidea è una pianta da fiore amatissima. Anche chi non può proprio considerarsi un “pollice verde” non rinuncia ad avere in casa un esemplare di questa esotica, elegante, raffinatissima pianta da appartamento.

Orchidee: le specie più belle

L’orchidea è una pianta perenne e con le giuste cure è destinata a fiorire e rifiorire, stagione dopo stagione. Fondamentale è però scegliere la specie più adatta a noi. Non tutte le orchidee infatti sono uguali: ci sono quelle semplici da coltivare e quelle che richiedono qualche attenzione in più, quelle dai fiori piccoli e quelle dalla fioritura imponente, quelle comuni – ed economiche – e quelle rare e davvero costose, quelle profumate e quelle decisamente originali.

Noi ci siamo divertiti a fare una classifica delle nostre preferite. Chissà che fra queste ci sia anche l’orchidea perfetta per te.

La Phalaenopsis

orchidea comune Phalenopsis

È l’orchidea più diffusa e conosciuta, è piuttosto robusta e non manca mai nei vivai e nelle vetrine dei fioristi. Deve il suo nome alla sua somiglianza con le farfalle ad ali spiegate (phaleana).

Si caratterizza per la presenza di foglie grandi, carnose e coriacee di colore verde molto intenso, che possono raggiungere anche la lunghezza di 50 cm, e da un apparato radicale sviluppato e ramificato.

I fiori sono portati da steli piuttosto semplici e sono normalmente di dimensioni medio-grandi, con i petali quasi uguali fra loro.

La Dendrobium

La Dendrobium

È una delle specie di orchidee più prolifiche, comprendendo al suo interno più di 900 sottospecie che vivono in habitat molto differenti tra loro. Questo comporta che ogni pianta abbia esigenze e bisogni differenti, spesso difficilmente interpretabili se non dall’esperto ed è perciò piuttosto difficile da coltivare e, di conseguenza, poco comune.

La morfologia è molto diversa da pianta a pianta: troviamo infatti specie con foglie sempreverdi ed altre con foglie caduche, alcune provviste di foglie singole, altre riunite a gruppi, alcune con fiori piccoli, altre con fiori più grandi.

L’alto numero di ibridazioni rende però possibile reperire dei veri esemplari unici.

La Paphiopedilum

Paphiopedilum

È una specie di orchidea mediamente diffusa, dall’inconfondibile forma “panciuta“. Il suo nome significa «il sandalo di Afrodite» o «scarpette di Venere» a causa della forma del fiore.

A caratterizzarla anche la presenza di un solo fiore, di grandi dimensioni, eretto in cima all’unico stelo.

Le foglie, coriacee e persistenti, sono spesso screziate e rendono questa orchidea molto decorativa anche senza fiori.

La Brassia

brassia

È una pianta dalle dimensioni decisamente generose, caratterizzata da fiori grandi e numerosi, profumati e dalla particolare forma “a ragno“.

I colori dei fiori sono variabili anche se tendenzialmente sono sul verde e sul giallo, screziati a seconda della specie e della varietà.

È una specie di orchidea di difficile coltivazione e per questo poco diffusa se non fra i collezionisti.

La Cymbidium

cymbidium

È una bellissima orchidea sempreverde coltivata sia in vaso che come fiore reciso, particolarmente apprezzata per le sue lunghe e grandi infiorescenze a spiga dove sbocciano i bellissimi fiori. Sono inoltre davvero facilissime da coltivare – gli bastano temperature estive e autunnali fresche e qualche rada annaffiatura – e questo ha contribuito a renderle popolarissime e molto amate.

Sono provviste di foglie sempreverdi, lunghe e sottili. I fiori sono invece coloratissimi: giallo, verde, rosa, bianco, monocromatici o con colori variamente combinati.

La Vanda

È caratterizzata da vistosi fiori viola scuro, quasi “disegnati” con una sottile rete di colore. Queste orchidee vengono coltivate sia in vaso che come fiori recisi e sono famose per il loro intenso profumo.

Il loro nome, dopotutto, vuol dire «gradita alle persone per la loro fragranza, forma e colore» in lingua indiana.

Sono classificate in base alla forma delle loro foglie (a nastro, cilindriche, intermedie) e apprezzate la fioritura perenne: se gli garantisci la giusta dose di luce ti regaleranno anche quattro fioriture all’anno.

La Dracula

dracula

Se cerchi un’orchidea strana la Dracula è decisamente quella che fa per te. Deve il suo nome al noto Conte Dracula, probabilmente per il fatto che ama le foreste ombrose e umide. Alcuni vi vedono invece il muso di una scimmia.

I fiori sono decisamente spettacolari, molto grandi, caratterizzati da tre petali fusi alla base, con la parte arrotondata allungata a formare una sorta di coda che si estende anche fino a 30 cm di lunghezza.

I colori, e non potrebbe essere altrimenti, sono cupi e crepuscolari, nei toni del marrone e del rosso sangue.

Quali sono le orchidee più resistenti?

Le orchidee sono piante da fiore molto sensibili alle condizioni ambientali e alle temperature, e pur non avendo bisogno di particolari cure bisogna fare attenzione ad alcuni fattori per farle restare in vita. Alcune tipologie sono più resistenti di altre.

La più duratura, oltre a essere la più comune, è certamente la Phalaenopsis: l’orchidea farfalla (chiamata così perché ricorda il colorato insetto) è semplice da curare e non necessita di particolari premure. Questo la rende più longeva rispetto alle altre. Anche Vanda e Dendrobium sono abbastanza resistenti. In generale, per mantenerein vita un’orchidea è necessario tenerle alla luce del sole (ma non diretto) e a una temperatura stabile. Attenzione poi ai ristagni d’acqua, che possono essere ‘fatali’ per queste piante.

Come capire se l’orchidea ha bisogno di acqua?

Per capire se l’orchidea ha bisogno di acqua, si deve toccare il terreno: quando risulta quasi asciutto, la pianta va innaffiata. Un altro segnale sono le radici: quando assumono un colore grigiastro, significa che la pianta ha sete. Per facilitare questa operazione si può utilizzare uno stecchino di legno che segnala il livello dell’acqua. Solitamente si provvede a bagnare la pianta ogni 7-10 giorni: se lo stecchino è asciutto bisogna procedere, se al contrario risulta umido la pianta non ha bisogno di acqua. Per l’innaffiatura si consiglia di utilizzare un’acqua a temperatura ambiente e povera di calcare.

Come si fa a far rifiorire le orchidee?

L’orchidea regala grandi soddisfazioni e vederla rifiorire è una di queste. Per portare a termine la rifioritura bisogna fare attenzione ad alcuni fattori, come suolo, luce, irrigazione e temperature. Se vuoi far rifiorire la pianta, devi bagnarla poco ed esporla al sole, lasciandola all’esterno se le temperature sono tra i 10 e i 15 gradi.

Vanno poi diminuite le irrigazioni e si deve procedere con la somministrazione di concimi liquidi, a base di azoto, potassio e fosforo, una volta al mese. Ripetendo queste operazioni, già dopo 4 settimane vedrai i primi risultati. La rifioritura va stimolata nel periodo che precede la fioritura vera e propria, verso ottobre.

Qual è l’orchidea più rara del mondo?

L’orchidea più rara e costosa del mondo è l’orchidea d’oro di Kinabalu. Questa pianta si trova soltanto in Malesia, nel Parco Nazionale di Kinabalu. Il nome suggerisce la rarità di questa pianta e in effetti il suo prezzo è esorbitante: circa 5.000 dollari cadauna. Conosciuta anche con il nome di Paphiopedilum Rothschildianum, questa orchidea è di grandi dimensioni e presenta foglie chiare. Esiste anche un mercato nero dove questa orchidea viene venduta in modo illecito.