Gli italiani costretti a casa dall’emergenza Coronavirus non hanno dimenticato la vita di prima. Uscire, andare al ristorante, viaggiare: sono tutti desideri ancora vivi, frementi, di cui spesso si parla in famiglia. Il viaggio d’altra parte inizia sempre da una semplice idea. E, in questo momento di isolamento forzato, l’immaginazione è l’arma più potente che abbiamo.

E allora via, è proprio questa l’ora di viaggiare con la mente! Scoprire il mondo senza uscire di casa è possibile, grazie a internet, i social, ma anche i cari e vecchi coffee table di viaggio, atlanti, mappamondo e romanzi d’avventura. Nelle cene in quarantena, riuniti attorno a un piatto esotico, immaginare un viaggio è questione di un attimo (o di qulche spezia in più).

Il piacere del Grand Tour, in chiave moderna

In passato non tutti potevano viaggiare. I giovani aristocratici si permettevano il Grand Tour, una lunga missione nell’Europa continentale, pensata per affinare le conoscenze politiche, culturali e artistiche. Poi gli spostamenti sono diventati più facili, alla portata di tutti: era nato il turismo di massa.

Oggi siamo chiusi in casa e guardiamo musei e celebri piazze svuotarsi. Il mondo è diventato più silenzioso. Gli animali si sono appropriati delle strade. Ma noi possiamo sognare ancora e viaggiare con l’immaginazione, prima di tornare a farlo davvero.

Primo passo: non smettere mai di crescere

Secondo il primo Osservatorio sulle vacanze in famiglia creato da Vrbo il 49% dei genitori con bambini da 0 a 15 anni non ha mai viaggiato all’estero da piccolo.

La voglia di spostarsi e conoscere nuove mete e culture con la propria famiglia ora è fortissima, prima di tutto perché questi adulti voglio offrire la possibilità ai propri figli di acquisire una mentalità più aperta, per sviluppare maggiore tolleranza verso etnie e stili di vita diversi. Viaggiare stimola la curiosità verso altre lingue e culture e arricchisce il proprio bagaglio culturale, aiuta a crescere.

Come costruire il proprio viaggio da casa

In attesa di ripartire, sognare non costa nulla! L’immaginazione è il più potente strumento di scoperta, usato dall’uomo nel corso dei secoli. Proprio come Leonardo Da Vinci ha immaginato il volo umano, proviamo a utilizzare la nostra mente per pianificare i prossimi viaggi dopo il lockdown a casa.

Per mettere in cantiere un viaggio futuro basta una connessione internet, Google Earth, qualche buon gruppo Facebook e magari i profili dei travel blogger giusti da seguire su Instagram. In più, per dare un tocco vintage all’avventura domestica, tiriamo fuori atlanti e mappamondo per puntare il dito a caso e partire subito con l’immaginazione.

Scelta la meta, si può iniziare a pianificare cosa vedere. Quando si è di fretta spesso lo si fa solo una volta arrivati a destinazione, a colazione, con la guida in una mano e il caffè nell’altra. Studiare un itinerario da casa, permette invece di allenare le capacità di coordinamento e strategia, oltre ad aiutarci a non mancare le tappe migliori e fare spostamenti intelligenti. 

Ragionare sulle fasi di un viaggio significa anche immergersi nella cultura con cui si entrerà in contatto. Un modo è quello di imparare qualche frase idiomatica da usare una volta a destinazione. Un altro è portare in tavola tante ricette dal mondo concentrandoci sulle specialità culinarie della meta che vogliamo visitare: può insegnare di più un piatto tipico preparato a casa che non un intero vocabolario.

Spesso scegliere i musei da visitare in un Paese straniero è un’impresa titanica. Sono tantissimi e quasi sempre interessanti. La quarantena ci offre però un’occasione irripetibile per visitarli a distanza, prima di pagare il biglietto.

Con gli hashtag #museichiusimuseiaperti, #laculturacura e #iorestoacasa molti poli museali hanno aperto le proprie porte attraverso Instagram, Facebook e YouTube. Colossi del mondo dell’arte come l’Hermitage hanno avviato dirette live speciali. Dalla seconda settimana di aprile, MUS.E ha iniziato a raccontare piccoli e grandi segreti dei Musei Civici Fiorentini. Inoltre, ha avviato un ciclo di incontri virtuali per confrontarsi sul presente e sul futuro dei musei.