Sappiamo bene che un rapporto, indipendentemente da dove abbia origine, sulla terra ferma o nello spazio virtuale, non può prescindere dal mix di fattori come il contatto, l’incontro e la conoscenza.
Ma allora cosa porta a differenziare i due contesti? È la sequenza con cui queste diverse fasi possono realizzarsi. Nel mondo digitale, infatti, non solo per interagire con qualcuno non abbiamo la necessità di incontrarlo, ma possiamo anche provare a “conoscerlo” senza avere con lui alcun tipo di contatto, semplicemente, attraverso una ricerca sui profili social.
E dove lo mettiamo allora il corteggiamento? Oggi sappiamo bene che può avere diverse sfumature ma non è detto che la conquista sia dettata solo da leggi fisiche: anche nell’interazione dell’universo digital il tutto è volto verso l’incontro…dopotutto anche le App o i siti Web dedicati hanno come fine ultimo quello di conoscere persone nuove, incontrare un potenziale partner e divertirsi. La rapidità con cui tutto avviene, è ciò che fa la differenza.
Perché un amore virtuale?
Oggi utilizzare computer e smartphone per conoscere persone interessanti, chiacchierare e valutare eventualmente un incontro dal vivo, sembra essere una modalità trasversale rispetto a età o status sociale. Una modalità cui tutti noi possiamo accedere nei modi e nei tempi che più ci aggradano.
La velocità, la facilità di contatto e l’ampia possibilità di selezione del possibile partner fanno sì che l’incontro virtuale (che si trasformi in vero amore oppure rimanga un semplice sexting) sia il più gettonato.
Il bello delle relazioni virtuali è infatti che, almeno nella fase iniziale ci si può “proporre” a diversi utenti (o pretendenti), chattere contemporaneamente con più persone tenendo il piede in più scarpe, e farlo comodamente seduti sul proprio terrazzo, sorseggiando un bicchiere di buon vino.
«L’idea di poterci esporre in maniera guidata e volontaria, dichiarando in maniera più o meno esplicita le nostre intenzioni, i nostri pensieri, i nostri interessi, l’aspetto fisico, lo stato familiare e lavorativo, fa apparire l’essere online un’esperienza nuova ma perfettamente gestibile, un sogno per chi normalmente prova disagio nell’affrontare situazioni nuove, quelle situazioni in cui può coerentemente nascere la sensazione di essere sottoposti alla valutazione delle nostre performance e delle nostre attitudini alla socializzazione» spiegano gli autori di Digital Love, Raimondo Aiello, Rossella Dolce e Fiorenzo Pilla.
Certo, pensare di poter essere noi stessi una sorta di catalogo cui accedere, è un po’ diverso. E non è certo piacevole. Ma il bello del Web è anche questo: è democratico (il più delle volte) e tutti sono tenuti alle stesse regole. Ecco perché se applichiamo questo nuovo modo di relazionarsi con gli altri al nostro quotidiano otteniamo un contesto fortemente appetibile per chiunque decida di buttarsi nella mischia.
Amori online: quanto durano
Naturalmente il gioco è bello se dura poco e lo stesso vale per gli incontri in Rete: non che non possa essere “per sempre”, intendiamoci bene ma, ad un certo punto, anche dall’amore virtuale ci si aspetta un riscontro fisico.
Scrivere, senza scorciatoie, indipendentemente dalla distanza che si pone, è utile per un approccio più diretto e spontaneo, e la tentazione di esprimersi liberamente e senza filtri è un motore inarrestabile all’interno dello spazio digitale. Ma questo significa anche rendere moto labili i confini tra ciò che è pubblico e ciò che è privato, con conseguenti implicazioni della privacy. Fornire informazioni private o personali a perfetti sconosciuti senza che si creino livelli emozionali ed emotivi più ampi e senza una prospettiva futura non è saggio: ciò che può essere “appettibile” per qualcuno, diventa strumenti di ricatto per altri.
Al di là della velocità del mezzo, se da un corteggiamento fisico ci si aspetta quasi immediatamente un riscontro, nel caso della versione digitale, i tempi si possono dilatare inesplicabilmente e sta solo ai protagonisti mettere un freno a lungaggini e tormenti: è una socialità modellata in base ai nostri desideri e alle nostre aspettative.
Dimenticare un amore virtuale
Sapevate che ci si può innamorare di qualcuno in soli venti centesimi di secondo? Sì, avete capito bene: chi non ha mai creduto nel colpo di fulmine si deve ricredere perché questo è il tempo richiesto al nostro cervello per produrre, grazie a 12 diverse aree cerebrali, le sostanze chimiche legate alla sensazione di euforia che proviamo anche solo guardando la persona che ci interessa.
Ecco perché «i casi di innamoramento online sono sempre più frequenti, così come la tendenza a cercarne di nuovi alla fine di una storia amorosa anche duratura. La facilità con cui ciò può accadere è, in parte, attribuibile alla natura stessa del contesto, solo parzialmente definito dalle interfacce con cui si comunica, e che per questo permette di proiettare i propri desideri e le proprie più ottimistiche fantasie relative alla persona che si desidera incontrare», spiegano ancora gli autori di Digital Love.
Il fatto poi di poter interrompere velocemente il rapporto senza confronti chiarificatori, fornisce una sensazione di libertà sufficiente a intraprendere la conoscenza anche nei casi in cui le storie precedenti siano state deludenti, faticose e travagliate. L’infatuazione online è ben diversa dal mettersi in gioco all’interno di un rapporto sentimentale completo e compiuto.
Avete presente quando Charlotte York in Sex and the City spiega alle sue tre amiche che la prima regola del lasciarsi prevede una sofferenza pari alla metà del tempo dedicato alla stessa relazione? Dimenticatevi di questa regola perché, l’amore online non ha regole!
Come fare l’amore (virtualmente)
Riuscire a trovare appagamento sessuale all’interno delle relazioni a distanza (di qualsiasi genere esse siano) richiede un notevole “sforzo”. È per questo che gli esperti parlano di una distorsione della sessualità che, sul Web, arriva all’esasperazione: non è infatti possibile parlare realmente di erotismo e di sessualità se si esclude la componente fisica.
Ma allora cosa si intende per sesso virtuale? «Tutte le forme di sessualità caratterizzate dall’assenza di qualsiasi contatto fisico in cui i partecipanti si procurano del piacere trasmettendosi messaggi o stimoli di natura esplicitamente sessuale» sottolineno gli esperti.
Ma attenzione a non fare di tutta l’erba un fascio perché il digital sex, consiste nella stimolazione remota del partner tramite strumenti meccanici collegati tra loro in rete o in connessione diretta; il camming, sono atti di natura sessuale mentre si è in contatto con un partner tramite video chat; il cybersex è il sesso virtuale che si pratica attraverso Internet con chat, e- mail e forum; mentre il sexting è l’autoerotismo praticato tramite l’invio di messaggi, immagini e video via smartphone. Ed è proprio quest’ultimo ad essere la forma più diffusa di sesso virtuale.