Sono circa 600 mila i cani randagi in Italia e più di 2 milioni e mezzo i gatti. Vagano per le strade in cerca di cibo, riparo e qualche carezza. E in Italia come in gran parte dell’Europa e del mondo è una piaga che non accenna a migliorare. Poiché il fenomeno del randagismo comporta anche problemi di sicurezza e di igiene pubblica, nei vari paesi esso è regolato da leggi specifiche e controllato da istituzioni preposte. L’unico modo per fare qualcosa e cercare di risolvere questo grosso problema è cercare di adottare più possibile i cani dalla strada o dal canile e non comprarli negli allevamenti. Nei canili ce ne sono veramente di tutti i tipi, di tutte le taglie e di tutte le età. Si trovano anche molti cani di razza abbandonati. Si ha solo l’imbarazzo della scelta: vi diamo almeno 10 motivi per adottare un bastardino !
I randagi urbani sono cani che si vedono nelle nostre città. E vivendo in contesti in cui spesso entrano in contatto con l’uomo, da lui cercano cibo e talvolta anche compagnia; non hanno tuttavia un padrone né un riparo. Vivono ai margini delle attività umane: mangiano quando qualcuno dà loro cibo o si arrangiano, cercando fra discariche e cassonetti.
In Italia c’è un sovraffollamento nei canili e la situazione al sud è molto critica perché essendoci molti cani randagi non sterilizzati per le strade delle città e nelle campagne, gli animali spesso sono in numero molto superiore al limite indicato per il canile rifugio o per il canile sanitario.
Un altro motivo per adottare un bastardino e non un cane di razza è dovuto al fatto che sempre più allevatori tengono i loro cani di razza e da riproduzione chiusi nelle gabbie per tutta la loro vita, o meglio fino a quando sono utili per la riproduzione per poi ammazzarli o buttarli in mezzo a una strada. Inoltre le condizioni igieniche di molti allevamenti sono precarie e i cuccioli che nascono spesso sono malati, infatti un cucciolo su tre muore dopo essere stato comprato.
In Italia c’è poi il traffico di cuccioli che arrivano dall’estero. Cuccioli che nascono in allevamenti a conduzione familiare o in vere “fabbriche di cuccioli”, strutture che ospitano decine o centinaia di fattrici per la riproduzione, stabulate in box piccolissimi con cibo solo per sopravvivere. Una volta raggiunti i 30–40 giorni di età, i piccoli sono caricati su camion o furgoni e trasportati nel nostro Paese. E in questo squallido commercio di animali spesso manca il più banale controllo sanitario. Un cucciolo straniero vale economicamente fino a 20 volte meno del suo corrispettivo italiano: può essere venduto a 200 euro, ma diventato italiano verrà venduto per un prezzo compreso addirittura tra i 500 e i 1500 euro.
Il cane meticcio è meno incline a quei malanni a cui sono soggetti i cani “purosangue”, quindi è più longevo. Ed è anche meno soggetto a malattie genetiche tipiche di alcune razze. Poi il fatto di provenire da un canile, e magari di non essere più cucciolo, garantisce un apprendimento immediato delle regole della nuova casa. Un animale con una storia di abbandono è un essere riconoscente, quindi vi dimostrerà in ogni modo la sua predisposizione all’adeguamento e all’apprendimento.
Molti comuni italiani concedono delle agevolazioni a chi adotta un cane dal canile, come degli sgravi sulla Tares. L’obiettivo dei Comuni che si sono mossi in questa direzione è duplice: duplice: da un lato dare un padrone a un animale che non ce l’ha, dall’altro far risparmiare cittadini e municipi. Adottare un cane salvandolo dalla morte se vive in strada o da una vita chiuso in gabbia è un gesto di civiltà oltre che di profonda generosità e bontà d’animo.
Tra un cane di razza e un bastardino non c’è alcuna differenza! E molte volte i bastardini che si trovano in canile sono molto più belli e intelligenti dei cani di razza. E sono a costo zero ! Un cane di razza comprato in allevamento può costare dai 400 ai 3000 euro, una cifra folle se si pensa che i canili sono pieni di cani bisognosi d’affetto. E i costi del suo ingresso casalingo sono bassi, legati a una donazione simbolica al rifugio a fronte di un animale già sterilizzato e vaccinato. Inoltre, evitare di comprare un cane e farne nascere altri è l’unico modo per combattere il randagismo e gli abbandoni. E se ognuno nel suo piccolo anziché comprare un amico a quattro zampe ne adottasse uno si potrebbero raggiungere dei risultati soddisfacenti. Ma purtroppo c’è ancora molta gente che per poca informazione o per status preferisce compare un cane.
Se avete il desiderio di avere un cane ma non avete la possibilità di tenerlo in casa i canili offrono la possibilità di fare un’adozione a distanza . Questa forma di adozione permetterà al cane di vivere meglio e al canile di pagare alcune delle spese necessarie al suo sostentamento. L’adozione a distanza è anche un modo per avvicinarsi al mondo del volontariato ma con un impegno minore. Tra l’adottante e il suo nuovo amico a quattro zampe si viene a creare un bellissimo legame, infatti è anche possibile (ma non è indispensabile) andare a portare a passeggio il cane adottato a distanza. Il cane adottato a distanza resta libero di essere adottato realmente, se questo dovesse accadere, se si desidera, si può spostare l’adozione su un altro quattro zampe ospite del rifugio.
Che senso ha comprare un cane quando in canile ce ne sono tantissimi di tutte le razze, taglie ed età? Nei rifugi, infatti, non ci sono solo cani meticci ma anche cani di ogni razza , anche di quelle più costose. Perché purtroppo la gente non si fa problemi ad abbandonare il proprio amico a quattro zampe anche se lo ha pagato un sacco di soldi. Nei canili inoltre si possono adottare cuccioli meravigliosi e crescerli da piccoli proprio come si fa con un cane di razza comprato in un allevamento. A differenza degli esemplari da allevamento, il meticcio nasce da una combinazione imprevedibile di razze, che produce un cane affascinante nella sua unicità.