Complice il boom i social network, che hanno cambiato le dinamiche dei rapporti interpersonali, ultimamente si parla molto di condivisione. Dai profili digitali alle relazioni umane, tra individualismo e bacheche pubbliche, ci si chiede: cosa bisognerebbe condividere e cosa no? In un’epoca in cui i siti di incontri propongono di trovare potenziali partner sfruttando il concetto di compatibilità di coppia attraverso il matching tra desideri, interessi e stili di vita, sorge la domanda: cosa è necessario avere in comune, perché una coppia funzioni e sia equilibrata? Meglio condividere tutto, essere simili e simbiotici, o avere i propri spazi, essere diversi e complementari?
A riguardo, le opinioni, sono le più diverse. Ci sono relazioni in cui i partner diventano quasi un unico essere “coppia” ; altre in cui i partner fanno ciasuno la propria vita, condividendo tempi e spazi ridotti e scelti accuratamente. La tendenza “Tesoro, ci vediamo nel weekend” è in crescita, e lo stesso concetto di coppia si sta evolvendo in nuove direzioni, ridefinendo i suoi valori fondanti, i suoi elementi chiave.
E’ il pensiero che conta – Al di là delle piccole differenze, la condizione necessaria (e spesso sufficiente) perché una coppia funzioni è essere d’accordo sui grandi temi. Lo conferma anche un recente sondaggio svolto su 2000 single dall’agenzia Eliana Monti, in cui sono stati individuati i tre pilastri che tengono in piedi l’amore, permettono di trovare compromessi e riconciliarsi dopo i litigi. Nonostante le normali diversità personali, infatti, bisognerebbe: 1) condividere ideali, valori e filosofia di vita; 2) avere dei progetti in comune, avere gli stessi obiettivi di vita e priorità; 3) condividere emozioni, sentimenti, opinioni, in altre parole: comunicare, raccontarsi gioie e turbamenti, potendo così contare l’uno sull’altra/o con fiducia. “Amore non è guardarsi a vicenda, ma guardare insieme nella stessa direzione“, sosteneva Antoine De Saint-Exupery.
Capirsi, anche parlando lingue diverse – Ok, uomini e donne sono diversi, e spesso comunicano gli stessi sentimenti ed emozioni in modi diversi. L’importante è dialogare sviluppando l’empatia e avendo soprattutto la volontà di ascoltarsi e di andare oltre i propri schemi mentali, per poter comprendere il partner. E se proprio a parole non ci si capisce, c’è un linguaggio universale molto più efficace: quello del corpo.
Interessi variabili – Sempre secondo l’indagine, avere degli interessi in comune a volte aiuta, perché così è più facile passare del tempo insieme ed è sempre bello condividere le proprie passioni con cui si ama, tuttavia non è strettamente necessario per il benessere della coppia. Anzi, a volte prendersi del tempo per coltivare i propri interessi significa ritagliarsi uno spazio personale, in cui prendere “ossigeno” per riportarlo poi all’interno della coppia.
Convivenza, letti separati, eterni fidanzati – Secondo una ricerca svolta da Parship.it, il 35% delle donne intervistate non dormire insieme al partner, per quieto vivere e diverse abitudini, ma c’è anche chi lo usa per tenere vivo il desiderio. E dai letti, sono sempre più le coppie che vivono anche sotto tetti separati: per esigenze professionali, ma sopratuttutto personali. La “tutela della propria individualità” è sempre più in voga, soprattutto tra le coppie che si formano tra uomini e donne che sono già passati da un matrimonio o una convivenza, e una volta ristabilito il proprio equilibrio e le proprie abitudini, non sono disposto a cambiarle, e preferiscono manatenere spazi e ritmi personali, incontrandosi “quando se ne ha davvero voglia”. Facendo, insomma, i fidanzati, e mantenendo viva la passione, proprio complice la lontananza.
Amore, ti do la mia password – Sembra che ultimamenti le chiavi di accesso ai propri profili o alla propria mail siano considerati come un pegno d’amore del massimo valore. Ma è davvero prudente condividere informazioni confidenziali con il partner? Qualcuno dice che è una questione di fiducia, e la dimostrazione che non si ha nulla da nascondere; qualcun altro, scettico, replica: “fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”.
La coppia social – I siti di incontri per single e social network possono essere utilissimi per incontrare l’anima gemella. Ma una volta trovato l’amore, meglio non sbandierare le proprie cronache sentimentali nella piazza digitale di Facebook&co, sopratutto quando si tratta di litigi, scaramucce e crisi di coppia: potrebbe essere umiliante per il partner, e amici (veri o presunti) si potrebbero facilmente mettere in mezzo, sentendosi chiamati in causa dalla pubblicazione di messaggi e status. Saggezza popolare recita “i panni sporchi si lavano in casa”, e a computer spento.