Cinzia Testa

All’ultimo congresso di cardiologia abbiamo scoperto che ci sono degli inaspettati ma portentosi “amici del cuore”. Sono alimenti e abitudini dai provati effetti cardioprotettivi, come l’olio di semi e la passeggiata a ritmo lento, che riescono a tenere sotto il livello di guardia colesterolo e glicemia. Evitando così che si trasformino in killer. Per prevenire infarto e ictus non basta mangiare sano e camminare. Secondo gli ultimi studi il pilates difende le arterie dallo stress. E il cioccolato fa scendere la pressione Strategie, consigli e ricette per la salute cardiovascolare I VALORI OK PER IL CUORE Glicemia: fino a 110 mg/dl Colesterolo totale: fino a 190 mg/dl Colesterolo “cattivo” ldl: fino a 115 mg/dl Pressione: massima 140 millimetri di mercurio; minima 80 «Troppi zuccheri e troppi grassi nel tempo causano uno stato infiammatorio e la formazione di placche aterosclerotiche sulla parete interna delle coronarie» spiega Michele Gulizia, presidente dell’Anmco, la società che riunisce i cardiologi ospedalieri. «Si verifica quindi una diminuzione del flusso del sangue e della quantità di ossigeno che arriva al muscolo cardiaco. E a questo punto, per evitare guai più seri all’apparato cardiocircolatorio, in un caso su due bisogna ricorrere a cure farmacologiche o addirittura a tecniche chirurgiche». Ma è un peccato, perché prevenire questi problemi è possibile, semplicemente correggendo lo stile di vita. Con risultati eccezionali in ben cinque casi su dieci. Segui la nuova dieta nordica. L’hanno messa a punto gli studiosi dell’Università di Copenaghen, che l’hanno anche testata su 181 donne e uomini. Con risultati che parlano da sé. Nell’arco di sei mesi tutti hanno perso quasi cinque chili e la pressione massima è calata di cinque punti. È una dieta che puoi seguire anche tu. Mangia ogni giorno cereali integrali. Scegli tra la frutta le more, i mirtilli e le fragoline di bosco. E, tra i vegetali, tutte le varietà di cavoli e i funghi. Mantieni la carne solo un paio di volte la settimana e sbizzarrisciti col pesce. Quelli consigliati dai ricercatori per via del contenuto di acidi grassi Omega 3 sono il rombo, il merluzzo, il salmone e il luccio. Ne bastano due cucchiai al giorno per proteggere la salute cardiaca. L’olio di semi contiene infatti dosi elevate di acidi grassi Omega 6, sostanze che fino a poco tempo fa venivano snobbate. Al contrario, invece, hanno un effetto protettivo dimostrato da una ricerca italiana condotta da Nfi, Nutrition foundation of Italy. Che corrispondono più o meno a cinque quadratini di una tavoletta. Te lo permette una metanalisi, cioè il sunto di diversi studi scientifici, effettuata da ricercatori inglesi. Questo ampio lavoro ha confermato la presenza nel cacao di quantità abbondanti di polifenoli, sostanze antiossidanti che rendono più robuste le pareti delle arterie e migliorano la circolazione del sangue. Risultato? Un prezioso aiuto per far scendere la pressione e il livello di colesterolo. Sono 147 minuti nell’arco di una settimana. In questo modo mantieni allenato il muscolo cardiaco, come hanno dimostrato i ricercatori del Montreal heart institute. Ma devi essere costante. Perché solo così il movimento migliora la qualità del miocardio (che è la parte più attiva del cuore), la capillarizzazione (cioè l’irrorazione di sangue a tutto il muscolo) e il coordinamento della contrazione del cuore, a tutto vantaggio di una migliore circolazione. Perché non fa solo bene alla postura. Si è visto infatti che abitua i battiti cardiaci a mantenere un ritmo regolare anche sotto stress. Non è poco. Uno studio dell’Università di Tohoku, in Giappone, ha visto che le tensioni possono provocare uno spasmo delle arterie coronarie che causa un momentaneo rialzo della pressione arteriosa, dannoso per il cuore. La luce più intensa di questa fascia oraria è indispensabile per far produrre al tuo corpo la vitamina D. Che, oltre a irrobustire le ossa e a difendere dall’osteoporosi, è anche un aiuto eccezionale per la prevenzione delle malattie cardiovascolari. Un effetto provato, tra i tanti, da uno studio inglese dell’Università di Cambridge. La ragione non è ancora ben chiara. Ma sembra che questa vitamina sia in grado di proteggere le arterie, rendendole più resistenti ai danni provocati dallo stile di vita.