1/11 – Introduzione
“L’eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai”, questa celebre frase di Audrey Hepburn sembra riassumere alla perfezione la sua persona; infatti, per la sua signorile bellezza senza tempo, la diva con gli occhi da cerbiatta è tuttora considerata l’emblema dell’eleganza, .
Ma quanto sappiamo veramente di lei?
Di seguito sono riportate 10 interessanti e forse poco note curiosità sulla sua vita.
2/11 – L’introversione
Andando contro lo stereotipo che vede i divi di Hollywood come amanti dei riflettori, Audrey si dichiarava fieramente introversa, ammettendo di privilegiare una tranquilla serata passata in casa rispetto a una folle nottata fuori. Inoltre, amava trascorrere del tempo da sola, dedicandosi a se stessa.
3/11 – I tulipani
Ha vissuto la propria giovinezza negli anni della Seconda Guerra Mondiale, durante i quali ha sofferto di malnutrizione. Infatti la sua città era in mano ai Tedeschi, e gli abitanti non erano liberi di procacciarsi del cibo da soli. Non avendo quindi altra scelta, per sopravvivere la giovane Audrey e la sua famiglia erano costretti a cibarsi di bulbi di tulipani, bollendo anche le radici per ricavarne zuppe.
4/11 – La modestia
Il figlio Luca Dotti ha recentemente rivelato un lato nascosto della madre, facendo scoprire al mondo un’Audrey insicura, non consapevole di essere bella.
«Allo specchio mia madre non vedeva una donna graziosa,» ha raccontato il figlio, «reputava il suo naso troppo grosso, il fisico mingherlino e con poco seno, spesso si chiedeva come potesse piacere!».
5/11 – Il cerbiatto
Era famosa e conosciuta per i suoi occhi da cerbiatto, e proprio per questi animali Audrey nutriva un grande amore! Aveva infatti un cerbiatto di nome Pippen, Pip come vezzeggiativo, incontrato per la prima volta sul set del film Verdi Dimori. Animale tanto amato che si vocifera i due dormissero di notte accoccolati insieme nel letto.
6/11 – Le lingue
Non solo bella, ma anche intelligente. Audrey infatti sapeva parlare fluentemente e senza troppi problemi ben cinque lingue!
L’inglese era la lingua madre parlata fin dalla tenera età, e per praticità da ragazza, poiché la sua città era sotto assedio, imparò pure il fiammingo. Poi mossa dalla voglia di conoscenza, ha imparato da autodidatta l’italiano, lo spagnolo e il francese.
7/11 – La principessa Aurora
Il disegnatore della Disney Tom Oreb ha ammesso di essersi ispirato al fisico minuto ed aggraziato di Audrey Hepburn per dare vita al personaggio della principessa Aurora, protagonista del film La bella addormentata nel bosco. Entrambe presentano infatti un’eleganza innata, una corporatura esile e un portamento regale.
8/11 – Le perle
Mentre Marilyn Monroe cantava «diamonds are a girl’s best friend,» Audrey si dichiarava amante delle perle! In particolare, il suo gioiello preferito era una collana di perle, come l’indimenticabile collier sfoggiato nel film Colazione da Tiffany.
9/11 – Il pollice verde
Aveva una passione per il giardinaggio, in particolare per le tanto amate rose.
Rivelò che nella vita voleva guadagnare soldi solo per poterli usarli per permettersi una casa in campagna dove coltivare in serenità fiori e frutti.
Famoso il suo motto ottimista «to plant a garden is to believe in tomorrow» ; Audrey riteneva infatti che coltivare un giardino incentivasse a credere e ad avere fiducia nel futuro.
10/11 – Le ballerine
Oltre al tubino, alla figura di Audrey si associano le ballerine, che l’attrice amava indossare al posto dei tacchi, una scelta fatta sia per comodità che per praticità: era infatti alta circa 1.75m. L’altezza rappresentò un problema da giovane, impedendole di portare avanti la sua passione nell’arte del ballo classico. Forse anche per continuare a sentirsi una ballerina, Audrey portava sempre ai piedi le calzature tipiche della danza classica!
11/11 – Il premio Oscar dimenticato
Nel 1954 vinse l’Oscar per il film Vacanze Romane come migliore attrice protagonista e l’incredulità mista a gioia quella sera fu così tanta che Audrey si scordò l’ambita statuetta nel bagno delle signore! Fortunatamente se ne accorse in tempo, recuperandola e posando con essa per i fotografi.