Stai pensando di fare un salto dal medico estetico per una punturina che rallenti i segni del tempo? Fai bene. Persino Gwyneth Paltrow, storica paladina dello healthy style, non rinuncia a piccoli, selezionati ritocchi che, come ha confessato ai tabloid, «rendono il viso meno imbronciato». E ha ragione. Ci sono trattamenti estetici leggeri (per alcuni addirittura basta il tempo di una pausa pranzo) che possono fare la differenza anche a 30 anni. Qui abbiamo selezionato metodiche classiche e novità interessanti. Studiale e pensaci. Non troppo a lungo, però: il momento giusto è adesso, fra autunno e inverno.
Sei stanca del colorito grigio
Il peeling chimico è tuttora imbattuto per uniformare la carnagione. «Il classico che funziona è l’acido glicolico al 50-70 per cento, ma dà splendidi risultati anche l’associazione di acido mandelico al 20-30 per cento con acido salicilico al 10 per cento. Entrambi migliorano la texture della pelle, illuminano, attenuano visibilmente le macchie scure e gli eventuali esiti dell’acne. Altro evergreen è la soluzione di Jessner, un cocktail di acido salicilico, acido lattico, resorcinolo e alcol, che schiarisce e leviga» spiega Mariuccia Bucci, dermatologa presidente ISPLAD. «Ideale, quindi, per dire addio ai diversi tipi di macchie scure». In ogni caso, una sola seduta non basta: per avere buoni risultati, ne occorrono da 2 a 7, a seconda del mix scelto. Costo: 200 euro per la soluzione di Jessner, 250 euro per gli altri peeling. Tieni presente, poi, che subito dopo la pelle può risultare arrossata e i giorni successivi desquamarsi leggermente.
Se preferisci trattamenti estetici poco impegnativi, ci sono le nuove formulazioni bifasiche. Composte da acidi esfolianti e soluzioni lipofile, permettono di tornare immediatamente alla vita sociale, senza problemi di rossori o altro. «Decisamente più soft, sono peeling ideali per attenuare il grigiore tipico della pelle che ha preso troppo sole» spiega Bucci. Bastano 5-6 sedute per un bell’effetto. Costo: da 250 euro l’una. Per togliere couperose e capillari evidenti, la soluzione che funziona si chiama Metodo Klereska, un’innovativa tecnologia detta anche biofotonica. Utilizza un’energia a fluorescenza attivata da uno speciale gel fotoconvertitore che stimola i naturali meccanismi di riparazione cutanei: incentiva il neocollagene, ripristina il microcircolo e migliora complessivamente la luminosità e la qualità della pelle. In particolare, riesce ad attenuare rughe sottili, dimensioni dei pori, esiti di cicatrici. Occorrono circa 5-6 sedute. Costo: 350 euro circa l’una.
Trattamenti estetici per labbra piene
La bocca turgida va ancora per la maggiore, anche se oggi l’obiettivo preferito è quello di avere un risultato naturale e soft: niente labbra a canotto, per intenderci. «Il principio attivo più utilizzato resta sempre l’acido ialuronico specifico per quest’area, dunque dalla consistenza più morbida e duttile, in grado di migliorare l’aspetto in modo molto armonioso» spiega Giuseppe Sito, chirurgo estetico. Tra l’altro, anche le tecniche di applicazione sono cambiate ed evitano risultati artefatti. La tendenza del momento è la tecnica French Kiss. «Rispetto al metodo classico, che coinvolge tutto il contorno, questo trattamento prevede un numero ridotto di punti di inoculazione del filler (due per lato sul labbro superiore, due su quello inferiore)» precisa il chirurgo. Inoltre basta una seduta da ripetere dopo 8 mesi circa. Costo: 400 euro circa.
Se l’obiettivo è invece la forma a cuore, la metodica più indicata e molto in voga tra le giovani è quella detta Russian Lips. «La tecnica prevede una serie di iniezioni di acido ialuronico nella parte interna della mucosa labiale, in modo da rialzare l’arco di Cupido e ottenere un disegno armonioso. Le iniezioni vengono eseguite in direzione verticale, cioè perpendicolare rispetto al labbro superiore» spiega Sito. È un protocollo quindi che tende a sollevare, più che a ispessire, e non è consigliato se le labbra sono molto sottili. Anche in questo caso è sufficiente una seduta da ripetere dopo 6 mesi. Costo: 500 euro circa.
Cominci a temere le rughe
Già dopo i 30 anni la produzione di collagene ed elastina (le fibre di sostegno della pelle) rallenta. Diminuiscono le percentuali di acido ialuronico e inizia a segnare il passo anche il normale ricambio cellulare, ragione per cui la pelle tende a diventare più secca e a segnarsi. «Per mitigare le rughe d’espressione e restituire turgore alla pelle di tutto il viso, funziona bene la biostimolazione a base di acido ialuronico che, mantenendo un’idratazione ottimale in tutti gli strati cutanei, agisce anche come prevenzione, rallentando l’invecchiamento» spiega la dermatologa Mariuccia Bucci. «Le combinazioni biostimolanti di acido ialuronico e glicerolo o di un collagene biotecnologico derivato dai filamenti dei bachi da seta danno ottimi effetti quando si tratta di attenuare i primi solchi e nel rallentarne la comparsa. L’effetto dura 3-4 mesi» conferma la specialista. Servono almeno 3 sedute, da circa 250 euro.
Per i segni più marcati, come quelli orizzontali sulla fronte (rughe del pensatore) e della zona perioculare, puoi abbinare anche nella stessa seduta un filler riempitivo all’acido ialuronico e il fotoringiovanimento con IPL, che utilizza un sistema di fasci di luce pulsata ad alta intensità. «Si usa un manipolo che fornisce energia alla pelle nei primi 2 mm di profondità e che, rilasciando calore nel derma, ha un effetto liftante e di stimolo della nuova formazione di collagene» spiega Bucci. I risultati sono subito visibili e migliorano ulteriormente con il passare dei giorni. La durata è di circa 6 mesi e servono 4-5 sedute. Costo: 400-500 euro l’una.
Non solo trattamenti estetici: i cosmetici must have
A quest’età devi tenere a bada la comparsa delle rughe. Gli immancabili nel tuo beauty case? «Un booster idratante, come il classico acido ialuronico, un ottimo detergente detossinante se la pelle è impura da usare mattino e sera, una maschera purificante alla settimana e un buon Spf» consiglia la dermatologa Bucci. È importante anche iniziare a sostenere i meccanismi rigenerativi della pelle. «Fai il pieno di vitamine, nei cosmetici: privilegia la A, la E, antiossidante, e la F, un insieme di acidi grassi che mantiene elastica la pelle». I must have? Un contorno occhi antifatica, un peeling soft da usare la sera (perfetti gli AHA o i polidrossiacidi, che regalano luce e stimolano il rinnovamento cellulare). Per la notte, scegli formule rigeneranti, per esempio con Omega 3 e 6 che, con le ceramidi, “cementano” lo strato corneo della pelle e proteggono dallo stress ossidativo.