1/6 – Introduzione
La permanente era molto in voga fra gli anni ’80 e ’90, quando erano di moda le capigliature molto voluminose sfoggiate da quasi tutte le attrici e cantanti a cavallo fra i decenni. Successivamente sono tornati di tendenza i capelli liscissimi, e bigodini e permanenti hanno ceduto il passo alle piastre, sempre più efficienti nel domare anche i ricci più ribelli. Ultimamente invece stiamo assistendo a un ritorno del riccio in tutte le sue declinazioni: mosso, ondulato, a boccoli morbidi o ricci afro… Un buon motivo per fare la permanente? Assolutamente no! Ci sono infatti almeno 5 motivi per risparmiare ai propri capelli questo trattamento.
2/6 – Danneggia la fibra capillare
La permanente è un trattamento in cui le sostanze chimiche “rompono” la struttura naturale del capello per poter imprimere una nuova forma e un nuovo volume dall’interno: è vero che le formule di oggi sono meno aggressive di quelle di una volta, ma resta che a lungo andare lo stress subito dai capelli li rende secchi e sfibrati. Non a caso la permanente è spesso sconsigliata dagli stessi parrucchieri, nel caso di capelli già in partenza non in salute, o già stressati da colorazioni o stiraggi chimici.
3/6 – E’ sconsigliata più di tre volte all’anno
Proprio per via delle sostanze chimiche adoperate, non si può fare la permanente più di una volta ogni tre o quattro mesi: perciò, passato un po’ di tempo dall’appuntamento col parrucchiere, avremo perso l’effetto fresco della permanente appena fatta e dovremo comunque ricorrere ad un’altra messa in piega, con un ulteriore stress per i capelli! Meglio allora richiedere all’hair-salon un trattamento meno aggressivo, che saremo libere di ripetere quando vogliamo.
4/6 – Non si mantiene perfetta a lungo
Le formule delle permanenti di oggi, che prevedono quantità ridotte di ammoniaca e agenti chimici, hanno una presa variabile a seconda del tipo di capello: ciò significa che può durare una settimana come un mese, e su capelli particolarmente lisci o fini l’effetto riccio perde ben presto la pienezza iniziale. È lo stesso con bigodini e arriccia-capelli: ma al contrario di questi la permanente non può essere ripetuta dopo ogni shampoo!
5/6 – Non è più di moda
A fronte degli svantaggi già elencati, oggi chi non sa rinunciare al volume dei riccioli non ricorre alla permanente ma ad altri metodi meno “invasivi”, con onde modulabili. Del resto il riccio che va di moda adesso è un riccio molto morbido e naturale, che si ottiene più facilmente con spazzole rotonde, bigodini e piastre, mentre l’effetto della permanente è artificioso e cotonato.
6/6 – Meglio valorizzare i propri capelli naturali
Inquinamento, lavaggi frequenti, agenti chimici, e non da ultima la messa in piega con phon e spazzole: i nostri capelli subiscono ogni giorno ogni tipo di stress che impedisce loro di crescere sani e splendere come dovrebbero! Cercare ad ogni costo di renderli ricci se sono lisci o appena mossi (e viceversa) significa aggredirli ulteriormente e doverli tagliare più spesso. Meglio allora valorizzare la propria piega naturale, anziché sforzarsi di cambiarla con trattamenti come la permanente che finiscono solo col danneggiarli.