Sicuramente sei preparatissima sul tema sole e solari. Ma un ripasso dei “fondamentali”, che aiuti a sfatare i falsi miti, può darti quel quid in più per conquistare un’abbronzatura uniforme senza rischi. Qui, con la consulenza di Leonardo Celleno, dermatologo e cosmetologo presidente AIDECO, scopri bufale e verità. E impari a mettere al riparo la pelle.
Abbronzatura: se uso uno schermo alto mi abbronzo lo stesso VERO
La protezione alta modula il passaggio degli Uvb, rallentando lo stimolo della melanina: ti abbronzi più lentamente sì, ma non ti scotti e ottieni comunque una tintarella uniforme e duratura.
La crema solare va applicata 15 minuti prima di esporsi VERO/FALSO
Vero perché hai il tempo di distribuirla bene e farla agire in tempi utili. Ma dipende da che tipi di filtro contiene il tuo solare: quello fisico, che rifrange i raggi, funziona subito. Quello chimico, che assorbe la luce, impiega un po’ di più ad attivarsi.
Lo scrub è sempre consigliato per l’abbronzatura VERO/FALSO
Evitalo in vacanza, per non eliminare lo strato di cellule superficiali che proteggono la pelle e che, essendo ancora vitali, rendono più intenso il colore. Dopo, invece, va fatto regolarmente per mantenere a lungo l’abbronzatura.
La protezione solare compromette la sintesi di vitamina D FALSO
Gli ultimi studi dicono che i solari non impediscono la sintesi della vitamina D (che lavora come un ormone): basta mezz’ora al giorno, a viso protetto, per immagazzinarne la quota necessaria.
Abbronzatura: l’acne peggiora al sole FALSO
I raggi Uv sono antibatterici, la migliorano. Ma non devi scottarti: esponiti gradualmente, scegliendo una texture light, oil free e con un SPF alto per bloccare l’azione infiammatoria degli Uvb e l’ispessimento della pelle, che peggiorano seborrea, brufoli, punti neri.
Abbronzatura: a luce blu stimola il buonumore, ma può fare male alla vista VERO
È soprattutto la luce visibile, in particolare la sua frazione blu, a stimolare le endorfine. Ma può danneggiare gli occhi. Inoltre, sommata agli Uv, contribuisce a formare rughe e macchie scure.
Abbronzatura: i filtri fisici rispettano l’ambiente più di quelli chimici VERO
Sebbene non siano sostenibili al 100%, non danneggiano le barriere coralline. Ma anche i filtri chimici di nuova generazione hanno fatto passi avanti: molecole come il mexoryl e il tinosorb sono ok per la pelle e per l’ambiente.
La sera bisogna rimuovere bene il solare VERO
Sia perché ha catturato impurità durante la giornata sia perché, di notte, lasciare i filtri solari a contatto della pelle è inutile. Eliminali con un detergente ricco di grassi, un burro o un olio.
Indossare una T-shirt bianca equivale a stendere un SPF 30 VERO
Se ha una trama spessa e consistente può proteggere anche di più. I più schermanti, però, sono i colori scuri come il verde e il blu. Conta anche il tessuto: il denim assorbe più luce e arriva a SPF 50+.
Abbronzatura: le texture light proteggono meno delle creme FALSO
Falso I solari in gel e latte di nuova generazione sfruttano tecnologie sofisticate che, a parità di filtro, proteggono solo qualche unità in meno di una crema. Ma siccome sono più piacevoli da usare, se applicati in maggiore quantità, alla fine il risultato si equivale.
Le scottature provocano il melanoma VERO/FALSO
Il melanoma si può formare sia per motivi genetici sia a causa di scottature o ustioni, ancora peggio se ripetute nel tempo, perché la pelle le memorizza. Ma i nemici più pericolosi per l’epidermide, ciò che aumenta enormemente il rischio di questo tipo di tumore, sono le lampade solari abbronzanti: vanno evitate assolutamente.
Sono gli Uva i responsabili diretti del photoaging VERO
Insieme agli Uvb, stimolano l’abbronzatura, ma siccome penetrano più in profondità colpiscono le fibre elastiche e il collagene favorendo rughe e macchie. Gli Uva sono anche i raggi che abbondano in tutti gli ambienti e in tutte le stagioni.
Gli integratori solari creano già una protezione sulla pelle VERO/FALSO
Presi almeno un mese prima e durante tutta la vacanza, rinforzano le difese cutanee e intensificano il colore. Ma non arrivano alla superficie dell’epidermide, quindi da soli non bastano, vanno sempre abbinati alle creme solari.
Se mi espongo gradualmente e ben protetta, evito gli eritemi FALSO
Aiuta molto, però non basta. A scatenare gli eritemi concorrono anche una predisposizione genetica e l’abbassamento delle difese. Per rinforzarle, prendi integratori solari che contengano anche il Polypodium, il derivato di una felce molto attivo in funzione anti-eritema.
I raggi infrarossi danneggiano l’elastina VERO/FALSO
Certo gli IR sono i più aggressivi verso le fibre elastiche, ma è un po’ tutto lo spettro solare ad attivare le metalloproteasi, gli enzimi che degradano collagene ed elastina. Preferisci comunque solari che proteggono anche dagli IR (in etichetta).
Dopo aver fatto la ceretta devo aspettare due giorni prima di espormi VERO
Lo strappo lascia per un po’ la pelle più sensibile e leggermente infiammata e quindi facile a irritarsi e soprattutto a macchiarsi.
I mix protettivi più efficaci sono quelli con filtri fisici e chimici VERO
L’unione di filtri fisici e chimici rende i prodotti più piacevoli, facili da applicare e capaci di assorbire meglio tutta le radiazioni solari dannose.
l sole fa bene a vitiligine, dermatite atopica e psoriasi VERO
Su una pelle ben protetta, il sole è una vera benedizione perché è antinfiammatorio e antibatterico. La fototerapia, che usa la frazione dei raggi Uvb a banda stretta, è ottima per curare vitiligine e psoriasi.
Nel beautycase una protezione su misura
Le creme solari di ultima generazione sfruttano filtri fisici e chimici per una protezione ad ampio spettro. Sempre più performanti tengono lontano eritemi e scottature: inoltre hanno formule piacevoli: si assorbono subito senza lasciare la pelle unta e anche quelli con filtro molto alto non lasciano tracce biancastre.