Il topless al mare ha più di cinquant’anni, ma non li dimostra affatto. Nasce in California nel 1964 e da allora si presenta ogni anno in spiaggia: ma quali sono i segreti per viverlo bene e in tutta sicurezza? Quali sono le regole e i divieti a riguardo?
Topless significa vivere bene con il proprio corpo, senza vergogna!
L’abbronzatura “integrale” del seno oggi è una pratica comune e diffusissima in tutto il mondo, a cui ricorrono milioni di donne che la vivono con nonchalance e serenità. Il motivo è semplice: fare topless in modo sano significa pensare ai seni come ad una semplice parte del corpo, privata della sua valenza sessuale.
Ma per mantenerti coerente su questa linea, è sempre importante rispettare te stessa e la tua fisicità rimanendo cosciente di dove finisce il topless e inizia l’esibizionismo: atteggiamenti e comportamenti di dubbio gusto, infatti, possono risultare sgradevoli e inopportuni.
In secondo luogo, vivere bene con il proprio corpo significa anche non vergognarsi. Dopotutto, che male c’è? Non causi danno a nessuno e di certo non sei l’unica della spiaggia a preferire il topless al bikini. Se sei tentata ma hai ancora qualche timore, puoi iniziare sdraiandoti a pancia in giù, finchè non ti sentirai pronta!
Oggi alcune delle spiagge più belle d’Italia sono assolutamente “free-nipples” e il topless è uso comune fra le frequentatrici di lidi e scogli. Le donne che praticano topless sembrano però preferire gli scogli alle spiagge… Forse perchè sulle rocce ci si abbronza di più? Oppure perché, di solito gli scogli, sono luoghi più naturali e selvaggi e ben si sposano con la “naturalezza” di questa pratica.
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Come prenderti cura del seno sotto al sole
Occorre qui una piccola parentesi, molto importante. La più grande preoccupazione riguardo al topless verte sul cancro al seno. Ma gli studi e le opinioni degli esperti dicono che non vi è nessuna correlazione scientifica fra quest’ultimo e l’esposizione delle mammelle al sole. In sostanza, il seno non è più a rischio di altre zone del corpo, anche quando si parla di carcinoma basocellulare, il cancro della pelle più diffuso.
Quindi, in spiaggia devi prenderti cura del seno come del resto del corpo. Le mammelle sono però parti del corpo che rimangono coperte per la maggior parte dell’anno, così come anche la pancia, e quindi la pelle è più delicata rispetto a quella di altre zone più esposte, come le mani e le braccia.
Seno, pancia e glutei sono le parti del corpo dove la pelle si scotta prima e possono essere soggette a eritemi, perciò è consigliato scegliere una crema con una buona protezione. Naturalmente la scelta della crema o dell’olio solare è a tua discrezione, perchè tutte le pelli sono diverse e hanno diversi limiti di tolleranza ai raggi UV.
Un piccolo trucchetto a riguardo è fare il passaggio da bikini a topless gradualmente: il seno, dopo mesi dentro il reggiseno, potrebbe non essere pronto per un cambiamento drastico da zero a cento!
Se non sei una veterana della pratica, potresti fare topless per non più di un’ora il primo giorno, e poi lasciare che la pelle si abitui con calma alla libertà e allo iodio. In linea di massima, è comunque bene evitare l’esposizione al sole (e non solo del seno) nelle ore più calde della giornata, preferendo invece le fasce orarie collocate prima delle 10:00 di mattina e dopo le 4:00 di pomeriggio.
Per un’abbronzatura sana e duratura, poi, ricorda di applicare una lozione doposole idratante dopo la doccia serale e di consumare un’adeguata quantità di liquidi sia durante che dopo l’esposizione al sole.
Le regole e i divieti per il topless in Italia
In Italia non esiste alcune legge che vieta l’uso della pratica nelle spiagge e nelle piscine, in quanto non è considerato un oltraggio alla pubblica decenza. Unico divieto di topless è quello posto in provincia di Pavia. Il perché ancora non è chiaro, ma noi avvisiamo chiunque voglia prendere il sole con il seno all’aria sulle rive del fiume Ticino: multa di 500 euro!
Ricordiamo che il topless non deve essere usato come scusa per mostrare il proprio corpo, un fatto, quest’ultimo, che nel corso degli anni, ha causato l’applicazione di alcune restrizioni: nei lidi italiani della Riviera e della Liguria, i più affollati della penisola, si sono infatti verificati comportamenti non adatti, che hanno costretto i sindaci a imporre restrizioni sul topless, limitandone l’orario di permissione.
Questo ha scatenato non poche lamentele da parte delle bagnanti, anche se nella realtà l’Italia rimane la patria del topless europeo, insieme a Spagna, Grecia e Francia. Questi quattro paesi sono quelli dove la pratica del seno al sole è più diffusa e tollerata, ma le realtà internazionali sono ben altre.
…e nel mondo
Negli Stati Uniti, per esempio, il topless è reato in ancora 32 stati, mentre in India, Indonesia e Kenya sia topless che nudismo sono vietati perchè considerati atti impuri e la trasgressione della legge prevede sanzioni pecuniarie e carcerarie.
Anche in Giappone il topless è “vietato”. Qui però il discorso si sposta più sulla sfera emotiva della popolazione che su quella giuridica. È risaputo che il popolo nipponico è estremamente ligio ai sentimenti di onore e rispetto, perciò la pratica del topless viene vista non come impura o immorale, ma come sconveniente, bizzarra, spiacevole, e di conseguenza non esistono vere e proprie leggi che vietano alle donne di abbronzarsi senza costume. Semplicemente non è nella loro cultura, nel loro uso e nella loro mentalità praticarlo, quindi la presenza di una ragazza in topless sulla spiaggia potrebbe creare alcuni imbarazzi e disappunto generale.
In conclusione
Prendere il Sole in topless non è nocivo per la salute del seno, in Italia non è considerato in nessun modo oltraggio alla decenza e non è vietato in alcuna spiaggia italiana. Ovviamente non è vietato nemmeno se si tratta del tuo balcone, però potrebbe essere sconveniente… Soprattutto se abiti al primo piano!