Se sei un fototipo chiaro
Occhi chiari, capelli biondi o rossi, fatichi ad abbronzarti e ti arrossi spesso. Con il self tan giusto avrai la soddisfazione di una tinta dorata in poco tempo e senza rischi. «Da qualche tempo, in commercio esistono anche prodotti specifici per la pelle più chiara. Hanno un contenuto di DHA, l’ingrediente star di tutti i self tan e che produce l’aspetto abbronzato, intorno all’8%. Si tratta di una percentuale non troppo alta, così l’effetto risulterà molto naturale» chiarisce Cinzia Ventrice, cosmetologa. E se si desidera un colorito più intenso è sempre possibile ripetere l’applicazione. Se la tua pelle oltre che chiara è anche sensibile, punta su una formula che racchiuda anche acqua termale, lenitiva. È la tua prima volta e temi effetti artificiali? Mescola un po’ di autoabbronzante alla crema abituale e osserva il risultato. Quindi, se lo desideri, aumenta sempre di più la percentuale di self tan, fino a raggiungere il risultato desiderato.
Se sei un fototipo medio
La tentazione di ottenere subito un colorito “da spiaggia” è forte. Ma anche i fototipi medi, per avere un’abbronzatura “credibile” devono procedere per gradi. E iniziare sempre con uno scrub levigante: la pelle scura è anche più spessa e quindi più a rischio imperfezioni. «Attenzione poi ad alcune zone che assorbono di più e quindi sono a rischio macchie, come gomiti, caviglie, ginocchia, attaccatura dei capelli» suggerisce Cristina Cozzolino, estetista. Per evitare questo rischio, si applica prima del self tan un burro di karité o una crema molto nutriente che crea una specie di barriera». E ricorda: ottenere un bel color bronzo non vuol dire essere più protetti dal sole: si tratta di un fenomeno di ossidazione superficiale, in cui la melanina non è coinvolta. Quindi, se ti esponi, il filtro è sempre necessario.
Se sei un fototipo scuro
Hai la pelle olivastra e ti basta anche solo un raggio di sole per ottenere un bel colorito ambrato. Sul corpo, però, fai fatica a ottenere un risultato omogeneo. Il self tan specifico per le carnagioni più scure è quello che ci vuole per te. «Ha una concentrazione di DHA intorno al 12% che si associa a una percentuale abbastanza elevata di eritrulosio, uno zucchero che contrasta l’effetto aranciato. E in genere contiene anche pigmenti verdi. Così si può ottenere una tonalità intensa senza che il colore prenda indesiderate sfumature artificiali» puntualizza la cosmetologa. Una dritta per far risultare l’abbronzatura fake proprio come quella reale? Prima del self tan, applica un prodotto per il contorno occhi: la zona sguardo resterà un po’ più chiara, simulando la tintarella naturale.
La giusta texture
Gocce, latte, mousse, spray, gel, salviette: gli autoabbronzanti sono declinati in molte texture e orientarsi non è semplice. Qualche dritta: le gocce puoi aggiungerle alla crema idratante, così decidi tu la concentrazione e quanto vuoi scurirti. Con lo spray raggiungi anche i punti più difficili, per esempio la schiena, il gel è ideale per le pelli più grasse, crema e latte sono più idratanti. La mousse è ultra delicata e si assorbe subito: ottima per le pelli più sensibili. Mentre, se hai bisogno di un ritocco all’ultimo momento, vai con le salviette. In ogni caso per facilitare l’applicazione, molti prodotti sono dotati di applicatori,
come spugnette, guanti, pennelli.