Nomini Avon e ti viene in mente il mondo delle “consulente di bellezza”, una realtà dove donne di tutte le età si danno appuntamento per conoscere nuovi cosmetici. Provarli, acquistarli e ri-acquistarli grazie alle relazioni di fiducia che si stabiliscono con la consulente. Oggi quel modello di business si chiama social selling, ovvero vendita effettuata tramite un tessuto sociale solidamente costruito.
Alla stretta di mano di un tempo si è aggiunta la app su smartphone, ma la sostanza non cambia rispetto alla Avon sbarcata in Italia nel 1966 dagli USA: la vendita diretta permette di dare una chance alle donne. Anche e soprattutto quando sono in difficoltà.
Le storie delle consulenti di bellezza parlano di occasioni ritrovate, come ad esempio: un nuovo lavoro, un necessario “arrotondamento”, una seconda entrata nel bilancio familiare, un giro più largo di amiche. Per motivi legati alle condizioni socio-economiche, il Sud conta la maggiore presenza di consulenti Avon che in tutta Italia sono 45mila. E molte di loro sarebbero altrimenti disoccupate.
Le storie delle consulenti di bellezza
In quest’ottica, Avon diventa fonte di ispirazione per altre donne, come il vissuto di Monica, 40 anni, che racconta: «Prima ero Marketing & Sales Manager nel settore dell’hotellerie di Lusso in Toscana, ma vivevo lontana dalla mia famiglia. Ho deciso di cambiare vita per tornare da loro e in soli 4 mesi sono riuscita a costruire una rete di 200 persone che copre tutto il territorio italiano. Lavoriamo molto con i social media tramite sponsorizzate soprattutto nella fase iniziale, poi il mio gruppo si duplica perfettamente funzionando sia online che offline. È stata una sorpresa scoprire quanto Avon sia un’azienda così avanzata digitalmente e al passo con l’evoluzione, non l’avrei mai pensato! In un momento storico così complicato, non avrei mai potuto pensare di lasciare un posto fisso senza il supporto di un’azienda come Avon che offre un’opportunità di guadagno concreta e che mese dopo mese è diventata la mia attività principale».
Ma Avon non è solo vendita diretta, bensì anche e-commerce e, solo per qualche giorno di febbraio 2023, store fisico con un pop-up a Milano.
«Si è trattato di un test di ingresso nel mondo retail per far conoscere meglio il brand da vicino in un momento in cui – dopo 3 anni di pandemia – i clienti desiderano il contatto fisico; ma il cuore pulsante sarà sempre legato al modello delle consulenti di bellezza» dice Rosita Conte, General Manager di Avon Italia.
«Pochi, per esempio, sanno che Avon deposita più di 750 brevetti negli ultimi tre anni che riguardano le formule di cui sono composti i prodotti make-up e skincare».
Il nuovo rossetto di Avon, mat ma idratante
A proposito di brevetti, Avon ha appena lanciato il primo rossetto mat al mondo con un cuore di acido ialuronico. «Si tratta di un prodotto che porta con sé molteplici valenze sociali perché incarna la “democratizing beauty” di Avon: l’impegno a realizzare prodotti di bellezza di qualità, ma accessibili. Il rossetto è, infatti, un bene di conforto che aiuta le donne a sentirsi più belle e a stare meglio con se stesse» continua Rosita Conte.
Il lancio di Hydramatic Matte è anche l’occasione per presentare il nuovo logo e la nuovo claim del brand: “Embrace Your Power, mostra la tua forza, in tutta la sua bellezza”. «Il nuovo claim di Avon ha assonanze con l’inclusività, un tema di cui oggi si parla molto, ma che in realtà Avon ha sempre sposato sin dalla sua nascita più di 130 anni fa. Anzi, possiamo affermare che, con questa attenzione al sociale fornendo appunto occasioni di lavoro con modalità friendly, Avon ha senz’altro precorso i tempi» conclude Rosita Conte.