Non definitela banale! La coda di cavallo può declinarsi in tantissimi stili. Dal più sportivo, per tutti i giorni, al più elegante per un’occasione particolare. L’ultima da grand soiree è la versione bon ton sfoggiata da Margot Robbie a Los Angeles alla premiere mondiale del film Barbie in uscita il 20 luglio 2023. Con la riga a lato e l’onda scolpita dal gel, la coda di cavallo dell’attrice australiana si ispira allo stile vecchia Hollywood indossata dalla negli anni ’60 da Barbie “Stunning in the spotlight” (sotto i riflettori).
Si trattava di una versione da sera della bambola bionda che, fasciata in un elegante abito di paillettes a sirena, cantava inforcando un microfono di vecchia manifattura. Circa 60 anni dopo quel look è più attuale che mai. Con un po’ di manualità con lacche e spume modellanti si può replicare a casa. Certo, l’effetto non sarà mai lo stesso, ma senz’altro ci sarà regalate una coda di cavallo diversa.
Uno styling versatile
Il look di Margot Robbie Barbie dimostra quanto la coda di cavallo possa diventare un’alternativa allo chignon, anche nelle occasioni eleganti. Se siamo invitate a un matrimonio, per esempio, non sempre desideriamo portare i capelli sciolti sulle spalle, soprattutto in estate. E se raccogliere i capelli ci può dare l’idea di fare “concorrenza” alla sposa, le trecce possono risultare troppo girlish o non adatte al tenore della cerimonia. Ecco, quindi, che la coda di cavallo si presta a completare un look più o meno formale aggiungendo quel tocco di compostezza che non guasta.
Però la coda non è certo nata per le occasioni formali, anzi. È nel suo spirito la semplicità un po’ naif di uno stile improvvisato per raccogliere i capelli in casa, quando si lavora, si studia o si fa sport. La differenza la fanno le piccole ciocche di capelli che sfuggono dall’elastico. Più sono sfuggenti, più lo stile è messy (disordinato), quindi casual e scompigliato. Più fronte, tempie e nuca sono, invece, prive di ciuffi ribelli, più la coda di cavallo è rigorosa e composta. Il segreto di quest’ultimo stile sta nel gel o nella crema modellante che deve quasi “levigare” le porzioni della testa vicine all’attaccatura dei capelli.
Coda di cavallo alta
È il tratto distintivo di JLo, l’asso nella manica di Ariana Grande e di Dua Lipa: la coda di cavallo alta slancia la figura e dona un’allure a metà tra il rock e il glamour. Ideale su tutte le forme del viso, dona particolarmente a chi ha una fronte spaziosa. Interessante la versione con la ciocca di capelli che funge da finto elastico avvolto al vero elastico con cui si legano i capelli. Con gioielli vistosi e make-up intenso, la coda alta diventa uno styling da sera.
Coda bassa
La coda bassa ha un carattere più rigoroso. Viene scelta principalmente da chi ha i capelli lisci, in prevalenza fini e sottili. Ma sta bene anche con i capelli ricci. Per renderla meno solita, vivacizzala con nastri e accessori preziosi.
Coda di cavallo particolare
Se abbinata a intrecci, nodi e semiraccolti, la coda di cavallo diventa un’acconciatura molto particolare capace di stupire chi ritiene che sia uno stile sempre uguale a se stesso. Guardare le foto in basso per ricredersi!
La versione con treccia
E poi ci sono le code con le trecce, uno stile ibrido che oggi piace più che mai perché accontenta le indecisa tra la coda di cavallo e la treccia, appunto.
Gli stili insoliti
Infine, le code di cavallo insolite, quelle a cui non penseremmo immediatamente. Ma che di sicuro sarebbe provare almeno una volta. Un esempio? La coda a sbuffo, formata da tanti elastici a distanza di 3-4 cm l’uno dall’altro. Solo per chiome chilometriche!