Quando cambiare phon?

Secondo i parrucchieri la durata media di un phon varia dai 2 ai 7 anni, in base al tipo di motore e alla frequenza di utilizzo. Capisci che il phon è da cambiare se:

  • PERDE POTENZA: non è una questione di calore, ma di getto d’aria. Se il phon non “soffia” più con la stessa forza o impiega tanto tempo ad asciugare i capelli, potrebbe essere un segno che il motore si sta indebolendo.
  • SI SURRISCALDA: prova a toccarlo con le dita dopo un paio di minuti di utilizzo: se è già molto caldo hai la certezza che le parti interne sono danneggiate e il phon è da cambiare. Temperature elevate possono danneggiare non solo la chioma, ma anche il cuoio capelluto, molto sensibile allo stress termico.
  • FA RUMORE: se il suono è diverso, più rumoroso oppure più basso, potrebbe esserci un problema con il motore o la ventola.

La scelta del phon può sembrare banale e di solito, scoraggiati dal budget, rimandiamo l’acquisto il più a lungo possibile. Eppure un buon phon di fatto è un investimento. Prova a pensare a quanto lo usi e come un buon asciugacapelli possa fare la differenza tra avere capelli asciutti e capelli belli.

Guida all’acquisto dell’asciugacapelli

Perché scegliere un phon con ionizzatore

Da una decina di anni la tecnologia a ioni si è diffusa rapidamente e ormai quasi tutti gli asciugacapelli ne sono dotati. Ma come funziona di preciso? E soprattutto, perché è fondamentale che il phon la includa? I capelli crespi hanno molto a che fare con l’umidità: quando questa penetra nel capello di fatto solleva e irruvidisce le cuticole, e la chioma si gonfia. Gli ioni negativi emessi dal phon suddividono le gocce d’acqua presenti sulla cuticola del capello in particelle sempre più piccole, spazzando via rapidamente tutta l’umidità in eccesso. In pratica, gli ioni permettono ai capelli di assorbire l’acqua (e l’umidità) di cui hanno bisogno e, una volta raggiunto un livello adeguato di idratazione, fanno evaporare le particelle in eccesso. Questa capacità di scomporre le particelle d’acqua ha un ulteriore vantaggio: i capelli si asciugano molto più velocemente. E minore tempo di esposizione al calore vuol dire capelli meno secchi e più lucidi!

Perchè scegliere un phon con tormalina o ceramica

Alcuni phon di ultima generazione incorporano una griglia interna rivestita in ceramica o tormalina che filtra il flusso d’aria. Questi materiali sono ottimi conduttori di calore, in grado soprattutto di diffonderlo in maniera uniforme (non a caso sono usati anche per le piastre). Risultato? Un’asciugatura più dolce e riduzione dei i danni causati dal calore diretto. Quando decidi di cambiare phon, sappi che questi sono altamente raccomandati a chi lava i capelli di frequente o asciuga con il brushing.

Consigli per scegliere il phon: valuta potenza e peso

Se decidi di cambiare il phon valuta innanzitutto la potenza – misurata in Watt – che definisce le performance dell’apparecchio e in molti casi la sua durata. Il motore deve garantire un flusso d’aria elevato, cioè un getto potente ma non troppo caldo. Per questo un buon phon dovrebbe poter permettere la regolazione di almeno due velocità e tre gradi di calore. Quando le scegli, valuta le caratteristiche utili per te. Se hai i capelli lunghi, probabilmente avrai bisogno di un phon efficace, in grado di non rovinare i capelli ma anche leggero. In questo senso la tecnologia ha fatto passo da gigante, riducendo le dimensioni dei motori senza ridurne la potenza. Basta guardare le forme degli ultimi asciugacapelli lanciati sul mercato, sempre più affusolati e compatti nelle dimensioni, compresi quelli da viaggio.

Asciugatura: tre errori da non fare

  • Asciugare i capelli quando sono ancora molto bagnati. Questo allunga la necessità di esporre il capello al getto di calore. Tamponare bene fa la differenza: prova il turbante per capelli in microfibra se sei liscia o il plopper (un asciugamano per capelli fatto a sacca) se sei riccia. Grazie ai materiali altamente assorbenti i capelli si liberano da tutta l’acqua in eccesso e si riducono di molto i tempi di asciugatura. Un particolare che fa la differenza.
  • Avvicinare troppo il beccuccio. Lo sappiamo tutte, ma spesso lo scordiamo. Un flusso caldo troppo vicino brucia la fibra capillare e lo scalpo. Repetita iuvant, meglio tenere una distanza di 20 cm.
  • Usare il phon sempre alla massima potenza. Puoi tenerlo “alto” quando inizi ad asciugare, ma poi ricordati di abbassarlo per non disidratare i capelli. Inoltre l’aria calda deve essere modulata in base alla natura della chioma: calore intermedio sui capelli spessi e tiepido su quelli fini e ricci.

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