Iconico, luminoso e senza tempo, il biondo conquista molte rosse. Ma attenzione: passare dal rosso al biondo richiede metodo, delicatezza e – soprattutto – un professionista del colore. Il primo step? Il decapaggio, ovvero la rimozione del pigmento rosso, tra i più tenaci in assoluto. Il colorista saprà usare i prodotti giusti come i gel acidificanti che eliminano i residui di colore in modo mirato, molto più delicatamente rispetto a una decolorazione diretta. Altro passaggio essenziale: il tonalizzante, perfetto per neutralizzare gradualmente i riflessi ramati residui durante il processo di schiaritura. E non dimenticarlo: se vuoi passare dal rosso al biondo mantenendo i capelli sani e giovani, la parola chiave è gradualità. Hai diverse possibilità a disposizione.

Quale tonalità di biondo scegliere se parti da una base rossa?

Un biondo non vale l’altro. Ci sono così tante tonalità che scegliere quella giusta non è affatto scontato. Per passare dal rosso al biondo prendi prima di tutto in considerazione due elementi: il tuo incarnato (caldo/freddo) e il tipo di cambiamento che cerchi (più o meno radicale).

Se desideri schiarire i capelli delicatamente, opta per un biondo veneziano, caratterizzato da riflessi rossi, oppure un biondo cenere, al tempo stesso scuro, freddo e luminoso.

Jessica Chastain splendida (anche) con un biondo veneziano. Credit: IPA.
Anche Amy Adams per passare dal rosso al biondo ha scelto un biondo veneziano, il colore “di transizione” perfetto. Credit: IPA
Il biondo cenere di Rachel McAdams. Da notare le schiariture extra fredde che incorniciano e illuminano il viso. Credit: IPA

Se invece vuoi un cambiamento radicale, punta su un colore chiarissimo. Ad esempio un biondo polare, oppure un classico biondo platino. Sono le scelte migliori per gli incarnati freddi, perché un tono freddo si “fonde” con la pelle senza stacco di colore.

Il biondo polare di Nicole Kidman. Credit: IPA
Laura Linney con un biondo neutro che aggiunge luminosità. Credit: IPA
Un biondo platino dall’anima rock, come quella di Kristen Stewart. Credit: IPA

Se sei abbronzata o se hai la carnagione calda e/o olivastra, meglio allora un biondo altrettanto caldo: biondo miele e il biondo dorato regaleranno il massimo della lucentezza alla tua chioma, come se avessi passato tutto l’anno sulle spiagge californiane.

Julia Roberts con un biondo medio-caldo. Credit: IPA
Biondo miele per Emily Blunt. Credit: IPA
Due biondi a confronto: burro freddo per Donatella Versace, un biondo medio-caldo per Lindsay Lohan. Credit: IPA

Le tecniche migliori per passare dal rosso al biondo

Gli esperti di Jean Louis David, spiegano: «Per passare dal rosso al biondo consigliamo di realizzare un balayage. Per quale motivo? Perché offre un risultato naturale, luminoso e dà risalto alla chioma. Il parrucchiere inoltre schiarisce da 1 a massimo 3 toni rispetto al colore iniziale, limitando in questo modo l’aggressione alla fibra capillare. Questa tecnica di colorazione parziale, infine, permette di non avere linee di demarcazione a livello delle radici. Risultato: rimane ottimo anche con il passare del tempo. Un’alternativa è realizzare la colorazione classica che copre la chioma dalle radici alle punte. Per ottenere un risultato uniforme il parrucchiere realizza decolorazioni più o meno intense in base alla sfumatura scelta. In questo caso dovrai prendere appuntamento in salone una volta al mese per ritoccare la ricrescita».

Come mantenere i capelli biondi sani dopo la decolorazione

Evita l’acqua troppo calda e riduci le pieghe con strumenti a caldo: i capelli decolorati sono più fragili e vanno coccolati.

Investi in uno shampoo viola, ma solo quando il tuo biondo è già chiaro: aiuterà a eliminare i riflessi gialli indesiderati.

Fai attenzione alla ricrescita: se sei naturalmente rossa, la manutenzione sarà continua. In quel caso valuta un biondo più scuro o sfumato alle radici.

Usa trattamenti ristrutturanti tra una seduta e l’altra: Olaplex e prodotti simili aiutano a rinforzare il capello durante e dopo la decolorazione.