Ogni chioma ha la sua personalità: c’è chi si ribella all’umidità, chi si appiattisce al primo soffio di vento, chi sembra non aver mai conosciuto il concetto di volume. Ecco perché scegliere lo shampoo giusto è tutt’altro che banale. Federico Sposetti, Educational Leader Aveda Italia, consiglia: «Bisogna capire esigenze e benefici che si vogliono ottenere, dalla texture dei capelli alla qualità del cuoio capelluto. Questo il punto di partenza per la scelta».

Il primo criterio per scegliere lo shampoo giusto: gli ingredienti!

«Io prediligo shampoo con un’alta percentuale di ingredienti naturali. Questo permette di “tutelare” il capello in prima battuta, ma in un’ottica di sostenibilità tutela anche il pianeta – continua Sposetti – Inoltre è una falsa credenza quella secondo cui i prodotti chimici “funzionano meglio” di quelli naturali. In realtà, attivi naturali estratti e lavorati correttamente sono ben più efficaci di quelli non naturali. E a lungo andare migliorano la qualità della chioma. Fra gli ingredienti migliori ci sono gli oli essenziali: si possono trovare nelle formule di alcuni prodotti, ma io consiglio di aggiungerne una goccia allo shampoo scegliendo quello più adatto a sé».

Lo shampoo buono non fa molta schiuma

Lo conferma anche il dermatologo Antonino di Pietro, che aggiunge: «Un detergente è delicato quando sgrassa meno e non fa molta schiuma. Meno tensioattivi (produttori di bolle) e più olii: è questa la formula perfetta per tutti i tipi di capelli». In generale, cerca di evitare ingredienti come solfati, parabeni e siliconi che possono appesantire i capelli e renderli meno vitali nel lungo periodo. Occhio anche al cuoio capelluto: un buono shampoo dovrebbe avere un pH di circa 5.5/6.0, affine a quello di cute e capelli.

Curiosità: ogni quanto vanno lavati i capelli?

«Con dosi minime di prodotto e un passaggio, si possono lavare i capelli anche tutti i giorni. Attenzione però ai tempi di esposizione al getto dell’acqua che, essendo calcarea, inaridisce. La temperatura mai bollente perché elimina il film idrolipidico di protezione. La frequenza ideale sarebbe due volte alla settimana: meglio usare una sola dose di shampoo, massaggiando sempre delicatamente la cute con i polpastrelli, senza strofinare le lunghezze: provoca solo elettrostaticità e danneggia le punte» conclude il dermatologo.

Gli ingredienti da cercare in uno shampoo di qualità

  • L’alukina, un composto da allume e un derivato dalla liquirizia, è ideale per combattere la forfora. Questo attivo infatti regolarizza la iperproduzione di sebo e per questo è usato spesso anche nelle creme per il viso.
  • La glixina (un complesso di aminoacidi) e la cheratina (una proteina specifica) sono gli ingredienti migliori per capelli sfibrati. Sui capelli, hanno un’azione rigenerante e ricostituente.
  • Cocktail di cheratina, vitamine e minerali fanno al caso tuo se cerchi uno shampoo rinforzante che freni anche la caduta stagionale.
  • Shampoo con olii o miele sono altamente idratanti, nutrienti e illuminanti; sono l’ideale per chi ha capelli secchi e opachi. Evita accuratamente quelli che contengono solfati perché seccano molto i capelli.
  • Ortica, rosmarino e carbone attivo sono ottimi sui capelli grassi. Ricorda che un lavaggio troppo frequente su questo cuoio capelluto potrebbe avere un effetto rebound, in questo caso alterna i lavaggi con lo shampoo secco.

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