La caduta dei capelli spesso viene percepita come un problema riguardante solo gli uomini. Invece non è così: le donne non ne sono affatto immuni. Si stima che a soffrirne, in maniera più o meno accentuata, siano il 50% della popolazione maschile e il 30% di quella femminile. In più gli uomini perdono in media tra i 100 e i 125 capelli al giorno, mentre le donne solo 50. Questo spiega in parte l’origine del luogo comune, ma quali sono le differenze alla radice di questo fenomeno?

Gli ormoni influenzano la caduta dei capelli

La prima delle differenze tra uomo e donna a incidere sulla caduta dei capelli è di natura ormonale. Volume, spessore e velocità di crescita sono infatti influenzati dagli ormoni. Negli uomini la produzione di testosterone ne stimola la crescita e fa sì che i capelli siano generalmente spessi e duri. Gli estrogeni invece rallentano la caduta e rendono quelli della donna più morbidi e sottili.

La direzione di crescita

A determinare le differenze nella caduta dei capelli di uomini e donne è anche la direzione in cui questi crescono. Nei maschi la crescita avviene in ciocche dritte che partono da una “rosa” collocata nel retro della testa, in posizione più o meno centrale, e si estendono verso il viso. Nelle femmine il capello parte dall’attaccatura verso il retro e l’esterno, con una direzione curvilinea. Anche la fase in cui il fusto si allunga presenta delle differenze: nell’uomo di solito è più corta (circa 2-4 anni) mentre nella donna dura di più (3-6 anni).

La linea di attaccatura è importante

Gioca un ruolo nella caduta dei capelli anche la linea della loro attaccatura, che differisce negli uomini e nelle donne. Nei primi presenta una forma a M, è più alta e tende ad arretrare nel corso degli anni. Nelle seconde, si trova più in basso, è più piena e liscia e la sua forma ricorda generalmente quella di una U.

Differenze nel modo in cui cadono in capelli

Le differenze riguardanti la caduta dei capelli negli uomini e nelle donne coinvolgono anche le modalità in cui questa avviene. Negli uomini, i primi segnali di perdita di capelli sono l’arretramento della fronte e il diradamento sulla nuca. Nelle donne, si notano soprattutto capelli più sottili, fragili e diradati nella parte alta e centrale della testa.

Quando inizia la caduta dei capelli

A giocare un ruolo fondamentale nella percezione che la caduta dei capelli riguardi solo gli uomini, è l’età in cui questa avviene. Nei maschi il diradamento e la calvizie possono sopraggiungere già da dopo la pubertà. Se la causa è ereditario-ormonale la progressione può essere abbastanza rapida. Nelle donne tutto questo accade a età più avanzata e a ritmo più lento. Gli ormoni femminili, infatti, hanno un effetto protettivo sulla chioma: è per questo che il diradamento spesso avviene durante l’allattamento o la menopausa.