Ha un nome curioso, che può confondere sulla sua funzione. Lo shampoo clarifying non schiarisce i capelli, ma li deterge a fondo. Utile soprattutto se si vive in città. In commercio si trova soprattutto nelle line di haircare dei saloni, per ora. Ma presto o tardi questo tipo di prodotto per capelli arriverà anche nel supermercato.

Che cos’è lo shampoo clarifying?

Lo shampoo clarifying è uno shampoo dall’azione molto purificante indicato per eliminare gli accumuli di impurità, come il mix di sebo, prodotti di styling, agenti inquinanti. Pur essendo un potente purificante, non è uno shampoo specifico per capelli grassi o per la forfora (anche se possono senz’altro beneficiarne) poiché non riequilibra la produzione di sebo né riduce la formazione di squame, funzioni spesso correlato ai detergenti contro la seborrea. Il clarifying è più uno shampoo cosmetico che deterge a fondo il cuoio capelluto e i capelli dall’eccesso di impurità accumulati sui capelli.

Cosa vuol dire shampoo clarifying in italiano? Alla lettera significa “chiarificante”, ma il termine non deve confondere con l’eventuale funzione di schiarire i capelli o renderli biondi. In questo contesto “chiarificare” indica solo l’azione di “ripulire”, ovvero effettuare una detersione profonda del capello.

shampoo claryfing
Cucculelli Shaheen – Launchmetrics/Spotlight

A cosa serve lo shampoo clarifying?

L’obiettivo principale dello shampoo clarifying è pulire il cuoio capelluto e i capelli dall’eccesso di impurità, senza seccarli, anzi di solito questo tipo di prodotto preserva l’idratazione. «Ultimamente sono uscite linee di shampoo che neutralizzano gli effetti dannosi del calcare dell’acqua di rubinetto, oltre a eliminare i residui di smog» spiega Alessio Vassallo, hair stylist presso I Didier, affiliato Compagnia della Bellezza. «Non è un caso, infatti, che in tante consulenze per la cura del capello noi acconciatori chiediamo il luogo di residenza, se in città o in campagna. È ovvio che i capelli di chi vive in città sono sottoposti a uno smog maggiore rispetto a chi vive in montagna o in campagna».

Lo shampoo clarifying, dunque, è più adatto a chi vive o passa molto tempo in contesti urbani inquinati, perché lo smog e i metalli pesanti si accumulano sulla chioma.

shampoo claryfing
Shiatzy Chen -Launchmetrics/Spotlight

Che cosa contiene?

«Il merito dell’azione purificante extra strong, ma non disseccante, è di alcuni amminoacidi (come per esempio la glicina e la glicoammina) che intrappolano i metalli e le sostanze inquinanti, riuscendo a spazzarli facendo risplendere i capelli» continua l’hair styling Vassallo.

In molti prodotti ci sono gli alfa idrossiacidi e l’acido citrico che agiscono da “spazzini” dei radicali liberi, lasciando i capelli intatti. Come si può vedere, il processo di detersione è diverso dall’azione seboassorbente degli shampoo indicati per i capelli con cuoio capelluto grasso.

Per quale capello è indicato?

Tutti i tipi capelli di capelli possono beneficiare dello shampoo clarifying, ma i più indicati sono quelli esposti all’inquinamento o che utilizzano molti prodotti di styling come lacche e mousse per la piega.

«Sicuramente lo shampoo clarifying è perfetto per chi fa il colore o la decolorazione che tendono a sensibilizzare i capelli, rendendoli “prede” di agenti ossidanti, soprattutto se sono porosi. Uno shampoo di questo tipo aiuterà a mantenere la fibra intatta e a rendere il colore più bello e luminoso.

shampoo claryfing
Wunderkind – Launchmetrics/Spotlight

Ogni quanto tempo usarlo?

Non c’è una frequenza precisa per l’uso dello shampoo clarifying. Di certo, non è uno shampoo per l’uso frequente, ma è meglio riservarlo a 1-2 volte al mese, a seconda di come ci si sente i capelli. Se li rovina? No, ma non essendo uno shampoo curativo, qualora si dovesse esagerare nell’utilizzo, i capelli potrebbero soffrire della mancanza di cure specifiche, come nel caso di dei capelli secchi. Si tratta quindi di uno shampoo da alternare alla propria linea di detersione.

Un’idea furba è usare lo shampoo clarifying prima di un trattamento riparatore, magari alla cheratina, visto che i capelli si saranno liberati di tutte le particelle che possono ostruire l’assorbimento dei principi attivi dei prodotti di ricostruzione. Ideale è anche usare il clarifying shampoo la settimana prima del colore a casa in salone.

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Blumarine – Launchmetrics/Spotlight

Cosa applicare dopo?

Dopo la detersione con lo shampoo clarifying si ha bisogno di prodotti specifici? Sì, su lunghezze e punte è meglio usare su balsami e maschere a pH acido, che aiutino a richiudere le squame aperte da uno shampoo “potente” come questo. Rispetto ai normali prodotti di detersione, i clarifying contengono dei tensioattivi anionici che tendono ad aprire le squame proprio per assolvere il loro compito purificante. Le maschere e i balsami, invece, contengono dei polimeri cationici che hanno la funzione di chiudere le squame del capello. In risultati pratici, i capelli saranno setosi e non elettrizzati.

Gli shampoo clarifying da provare

Nº.4C Bond Maintenance® Clarifying è uno shampoo purificante infuso con la tecnologia brevettata OLAPLEX Bond Building Technology®, adatto per capelli con schiariture che necessitano di detersione profonda (29,50 €).

K-Pak Clarifying Shampoo agisce in profondità per rimuovere le impurità dovute all’esposizione ai raggi UV, al cloro e all’inquinamento, ma lascia i capelli idratati, JOICO (29,10 €).

Hair Cleansing Cream è uno shampoo in crema contenente estratti di frutta che deterge e aiuta a rimuovere efficacemente le particelle inquinanti, i residui di prodotti di styling e depura dall’eccesso di sebo, Redken (25,40 €).

Living Proof Clarifying Detox deterge i capelli dal mix di sebo e inquinamento, La Biosthetique (34 €).

SOLU, shampoo clarifying per una detersione profonda dagli accumuli e dai residui di prodotti di styling, Davines (20,90 €).

Clarify, shampoo purificanti specifico per capelli secchi o normali, appesantiti da accumuli di prodotti, Morocconoil (29,50 €).