Quello al seno è il più diffuso tra i tumori femminili, tanto che ogni anno in Italia 53.000 donne si accorgono di averlo. Un aspetto ancora in parte considerato un tabù e del quale si tende a parlare poco è quello legato alle ripercussioni estetiche della chemioterapia. L’evento più comune in tal senso è rappresentato dalla perdita di capelli e unghie, ma non mancano eruzioni cutanee e acne.
Gli oncologi spesso sono più propensi a preparare le pazienti agli effetti collaterali fisici considerati più importanti, dimenticando come anche i cambiamenti del corpo possano avere un impatto devastante sulla psiche delle donne.
Per questo è fondamentale parlarne, dando qualche consiglio pratico su come affrontarli e porvi, almeno in parte, rimedio.
Prenditi cura della pelle
Alcuni farmaci anti tumorali possono provocare acne ed eruzioni cutanee rosse e pruriginose sul cuoio capelluto e sul viso.
Antibiotici orali o topici e steroidi topici riducono l’infiammazione e aiutano ad accelerare la guarigione. Evita però le creme per l’acne da banco che contengono perossido di benzoile o acido salicilico, poiché possono seccare gravemente la pelle.
La chemioterapia può generare un’infiammazione che secca o desquama la pelle.
Non appena la inizi, idratati regolarmente con un prodotto denso, ricco e inodore che contenga ceramidi protettive. Inoltre, fai il bagno con un prodotto idratante e senza profumo. Anche finito il ciclo, mantieni le buone abitudini di cura della pelle.
Uno degli effetti sgraditi della chemioterapia potrebbe essere anche un’eruzione cutanea da attrito in aree soggette a sudorazione e umidità, come ascelle, seno e inguine.
Se ti capita, cerca di non accaldarti troppo durante i cicli e fai una doccia rinfrescante subito dopo.
Fino a tre quarti dei malati di cancro al seno sviluppa dermatite da radiazioni, ma applicando quotidianamente uno steroide topico è possibile ridurre la gravità dei sintomi.
Per tutto il tempo delle cure, usa anche una crema idratante senza profumo. Entro poche settimane dal completamento del ciclo di trattamento, la pelle dovrebbe calmarsi e le eventuali eruzioni cutanee scomparire, ma sii consapevole che le radiazioni possono danneggiare la struttura del collagene all’interno della pelle, causando cicatrici permanenti, ispessimento e scolorimento.
Alcune terapie, infine, possono innescare una risposta negativa ai raggi UV. Per evitare rischi, dopo aver applicato una crema solare ad ampio spettro (SPF 30 o superiore) ogni mattina, porta con te una formulazione in polvere per i ritocchi sul viso durante il giorno e non dimenticare indumenti protettivi UV, cappelli a tesa larga e guanti.
Coccola i capelli
Per molte donne, i capelli rappresentano una parte profonda della propria identità. Perderli può essere quindi molto doloroso.
Non tutti i tipi di chemioterapia ne causano la caduta, ma alcuni tipi sì. In quest’ultimo caso, di solito i capelli cominciano a diradarsi due o tre settimane dopo l’inizio della cura. La maggior parte delle donne vedrà i primi segni di ricrescita uno o due mesi dopo la fine del ciclo.
Per preservarli il più possibile, lavati la testa e le ciocche rimanenti non più di due volte a settimana, per evitare di privare il cuoio capelluto di oli nutrienti.
Shampoo e balsami senza profumo e senza coloranti sono i meno irritanti. Se secchezza e desquamazione diventano un problema, chiedi al tuo medico uno shampoo antiforfora con ketoconazolo al 2% e applica l’olio di argan.
Spazzolali delicatamente senza strappare inutilmente le ciocche, usando un pettine a denti larghi sui capelli asciutti. Metti una mano appena sotto le radici e con l’altra passa lentamente e delicatamente il pettine tra i capelli fino alle punte.
Se non ti senti a tuo agio senza capelli o con pochi di essi dai sfogo alla creatività indossando parrucche, cappelli, turbanti e sciarpe colorate. Così facendo ,ogni giorno potrai sperimentare un look diverso.
Alcuni farmaci chemioterapici causano anche la perdita delle sopracciglia e delle ciglia, così come dei peli delle gambe, delle braccia, delle ascelle e dell’area pubica.
Nel caso in cui ti succeda puoi temporaneamente usare le ciglia finte e, nel frattempo, applicare sieri appositi per stimolarne la ricrescita.
Per quanto riguarda la mancanza di sopracciglia, disegnale con una matita a base di cera, che rimarrà ferma anche in caso di vampate di calore durante la chemioterapia.
Proteggi le unghie
Circa il 35-45% delle pazienti subisce danni alle unghie, soprattutto a causa dei farmaci chemioterapici che le infiammano fino a farle sembrare ammaccate. Possono diventare anche nere o marroni, sviluppare solchi o creste, rompersi e dividersi più facilmente e, in casi gravi, staccarsi e cadere.
Per contenere i danni ed evitare infezioni fai un bagno antibatterico quotidiano alle unghie immergendole per 10-15 minuti in una ciotola riempita in parti uguali di acqua e aceto bianco distillato.
Anche lo smalto può farti sentire meglio, quindi mettilo pure, soprattutto se le tue unghie sono diventate scure e ti creano imbarazzo.
Rilassati in una spa
Ogni donna in cura per il cancro al seno merita un po’ di coccole e un massaggio in un centro benessere è un ottimo modo per iniziare perché, oltre a rilassare, aiuta a gestire gli effetti collaterali delle cure e riduce ansia, dolore e affaticamento.
Anche agopuntura, yoga e meditazione possono aiutare le pazienti durante e dopo i trattamenti contro il cancro.