L’ora dello Scandinavian Blond
Se ti piacciono i capelli chiari, quest’anno puoi provare lo Scandi Blond o biondo scandinavo, un colore capelli super cool. Di recente, per il lancio del suo nuovo singolo, Ragazza sola, l’ha scelto anche la cantante Annalisa, in versione pixie cut. «È una tonalità ibrida che si ottiene dalla combinazione di un biondo chiaro con delle sfumature argentate» spiega Patti Bussa, hair stylist Pantene. «Simile al platino, è una nuance più scura e più fredda che crea un colore metallico brillante, giusto per valorizzare tutti i tagli e tutte le carnagioni». Non solo: copre bene i fili bianchi senza risultare un biondo finto, come capita con altre tonalità.
Il ritorno del rosso
Finalmente i capelli ginger vanno fortissimo in tutte le nuance. «Le più trendy sono ispirate ai colori della natura in autunno, quelli della terra e delle foglie» dice Emanuele Temperini, direttore tecnico Toni&Guy Italia. «La particolarità è che i toni caldi o freddi sono mescolati e personalizzati a seconda della carnagione e degli occhi. Uno dei più gettonati è Cowboy Copper, chiamato così perché riprende il terracotta dei ranch del deserto». Sei tentata da tonalità più audaci? Apricot Crush è un mix energetico di arancia e albicocca, che rimanda alla cultura hippie anni ’70, mentre Red Velvet è il rosso fuoco intenso esibito di recente anche dall’attrice Megan Fox. Se invece parti da un colore capelli scuro, puoi provare una sfumatura burgundy come Inoa Red Nebula di L’Oréal Professionnel.
Black sì, ma gotico
In fatto di colore capelli, le influenze dark stanno andando alla grande anche tra le celeb. Vedi Levante che, dopo la pausa ginger fluo, è tornata al suo corvino naturale. «Il trend punk-gotico in versione glam è più che mai attuale» conferma l’hair stylist Temperini. «È un bruno scuro e profondo con una punta di viola che aggiunge un tocco “spaziale”, volutamente esagerato, perfetto per dare massimo risalto alle carnagioni olivastre».
Tutte pazze per il wet balayage
Si chiama così perché è una tecnica che viene eseguita sui capelli bagnati. «L’effetto è più naturale del balayage classico: la schiaritura si fonde in maniera impercettibile con la base originale» spiega Davide Avellino, hair colorist del salone Blanche a Milano. Non solo. «È più soft e meno aggressivo e, visto il risultato delicato, rende meno evidente la ricrescita». Occhio: il wet balayage non è indicato per chi ama contrasti netti, ma è adatto, invece, se vuoi un effetto vedo-non-vedo e se ti piace quel bel mélange nocciola, miele e caramello alla Belén Rodriguez o Elisabetta Canalis.
Niente ammoniaca, please. Il colore capelli è sempre più dolce
Sempre più spesso le nuove colorazioni non contengono ammoniaca, che può risultare aggressiva. Ecco perché la cosmetica è alla continua ricerca di principi attivi vegetali che svolgano un’azione simile, anche se meno duratura. Nei saloni Framesi, per esempio, puoi provare FramColor Eclectic, colorazione semipermanente che ha sostituito l’ammoniaca con un fitocomplesso in grado di garantire una tonalità brillante e di proteggere i capelli dall’invecchiamento. Ci sono anche diverse colorazioni “no ammoniaca” che puoi fare da sola a casa. Sanotint sfrutta l’estratto di miglio, Euphidra punta su una formula delicata a base di acido ialuronico per penetrare nella fibra capillare.
Lo shatush? Anche con l’henné
Sei vuoi un colore capelli vegetale al 100 per cento allora vai di henné. «Non è solo un colore, ma un vero trattamento che non penetra all’interno del capello ma si deposita sull’esterno, dando forza e corpo» spiega Stefano Lorenzi, direttore creativo Aldo Coppola. L’henné di ultima generazione? La versione Shatush, che crea ombreggiature naturali. «Si utilizza una miscela riflessante arricchita con un complesso speciale a base di erbe che potenziano l’azione ristrutturante» precisa Lorenzi. «E sui capelli bianchi si ottengono risultati diversi, perché non vengono nascosti, ma usati per ottenere giochi di luce».
Fanno tendenza le radici a contrasto
La moda shadow roots (quella delle radici scure) si evolve. Nel senso che si usa soprattutto sui tagli corti e con un contrasto sempre più netto. Hai presente il nuovo pixie cut di Micaela Ramazzotti? La base è molto scura e le lunghezze, chiarissime, creano lampi di luce su tutta la testa. «Lo shadow roots risalta quando la differenza tra le due colorazioni è netta» dice l’hair colorist Avellino. «Il platino e il castano, per esempio, regalano movimento e profondità al look». E tanta grinta, che non guasta mai.
L’integratore che mantiene il colore capelli perfetto
La pillola miracolosa, di cui si parlava qualche anno fa, che avrebbe ritardato la comparsa dei capelli bianchi non è ancora stata inventata. «Il processo dell’imbiancamento è complesso» dice Carolina Bussoletti, dermatologa Aideco (Associazione italiana dermatologia e cosmetologia). «Dipende dall’invecchiamento del follicolo pilifero e dei melanociti presenti, per cui servirebbe una terapia che agisca su entrambi i fronti, e che, nonostante gli studi, non è ancora stata scoperta». Intanto, puoi assumere integratori a base di vitamine del gruppo B, come la biotina (o vitamina H), che proteggono il naturale colore dei capelli e, quindi, riducono la comparsa dei grigi. «Sì anche a tamarindo, serenoa, equiseto e ortica, ricchi di fitoestrogeni antiossidanti che rendono la chioma più luminosa, sigillando le squame e trattenendo meglio i pigmenti del colore» conclude l’esperta.