Si fa presto a dire riccio ma la verità è che dietro a questa tipologia di capello si cela un vero e proprio mondo fatto di infinite tipologie di onde. Conoscerle è fondamentale per imparare a prendersi cura della propria chioma nel miglior modo possibile.
La forma del riccio è determinata da quella del follicolo da cui i capelli nascono, più il follicolo è piatto o di forma ovale, più i capelli sono ricci; più circolare è la sezione trasversale, più invece risultano lisci. La maggior parte delle persone non ha solo un tipo di riccio sulla testa ma esiste comunque quello dominante, da tenere in considerazione nell’approccio alla propria hair routine.
In generale i capelli si suddividono in quattro tipi: l’1 identifica quelli lisci, il 2 gli ondulati e i 3 e 4 i ricci.
A partire dal gruppo 2 esistono poi delle sotto categorie denominate A, B e C, basate sulla larghezza o sul diametro dell’onda, del ricciolo o del motivo a spirale. Il tipo A ha una dimensione più ampia, il B media e il tipo C piccola.
Ma vediamo nel dettaglio tutte le tipologie di riccio.
Capelli di tipo 2 ondulati
Le onde di tipo 2 possono essere da fini a grossolane e si sviluppano secondo un modello a S su tutta la lunghezza.
I capelli di tipo 2A hanno una trama fine e molto facile da lisciare. Le persone con questa consistenza devono stare attente all’uso di prodotti per lo styling pesanti perché possono facilmente appesantire le ciocche.
Chiome simili in genere mancano di volume alla radice e per volumizzarle un ottimo suggerimento è quello di utilizzare una mousse a base d’acqua.
I capelli 2B sono invece più piatti alla radice, con onde a forma di S definite a partire da metà lunghezza, come quelli di Salma Hayek.
I fusti hanno un diametro più spesso di un 2A e per lisciarli serve un pizzico di pazienza in più. Se invece si vuole valorizzare la loro forma naturale, il prodotto ideale è una lacca per capelli al sale marino, che definisce senza appesantire.
Le onde 2C, infine sono spesse e più tendenti al crespo. Le curve a S sono ben definite e iniziano dalle radici. La celebrities di riferimento per questo tipo di capelli è Shakira. Per contrastare l’effetto crespo, ottimo un balsamo senza risciacquo.
Riccio di tipo 3
Le spirali dei capelli ricci di tipo 3 possono variare da morbide a strette ed elastiche. Anche quando si presentano con una certa lucentezza sono quasi sempre inclini all’effetto crespo.
Il riccio 3A tende ad essere lucido e dalla spirale grande. Questa tipologia, e tutte quelle a seguire, non dovrebbe mai essere pettinata da asciutta ma solo da bagnata, possibilmente in fase di lavaggio.
Per mantenere la forma del riccio intatta anche dopo qualche giorno dal lavaggio è sufficiente spruzzare semplicemente sui capelli uno spray per ricci rinfrescante nutriente e condizionante.
I capelli 3B hanno boccoli elastici con una circonferenza simile a quella di un pennarello. Questa tipologia tende a seccarsi e per mantenere capelli al top è sempre bene avere a portata di mano prodotti anti crespo.
Il riccio 3C, infine, è molto stretto, tanto che la sua circonferenza è simile a quella di una cannuccia o una matita. Questa caratteristica rende le chiome estremamente voluminose ma anche molto crespe. I prodotti adatti per trattarle sono quelli senza solfati perché questo ingrediente tenderebbe a seccarli ulteriormente.
Riccio di tipo 4 a spirale
I ricci di questa categoria sono comunemente indicati come afro, si presentano naturalmente molto secchi, ruvidi, ispidi e dalla consistenza spugnosa. I fili formano piccoli riccioli a zig-zag molto stretti già a partire dal cuoio capelluto.
Le persone con i capelli di tipo 4A hanno bobine elastiche dense con motivo a S della stessa circonferenza circa di un ago da uncinetto. La tecnica ideale per lavarli è quella del co-wash e lo styling con prodotti appositi dovrebbe essere fatto frequentemente per mantenere la trama a spirale e le chiome morbide e flessibili.
Il capello 4B è talmente stretto che può piegarsi fino a formare angoli acuti. Di contro però ha il vantaggio di poter essere modellato in molti modi diversi con prodotti appositi come gel, creme e spray fissanti che allungano le bobine, definendo e allungando la trama.
Le chiome 4C infine sono simili alle 4B, ma i capelli sono strettamente arrotolati, più fragili e hanno uno schema a zig-zag molto stretto che a volte è indistinguibile alla vista.
Secchezza e capelli che si aggrovigliano sono le preoccupazioni di chi si trova a gestire questo tipo di riccio estremo, che per essere curato al meglio necessita l’uso di quantità generose di maschere idratante, burri e oli specifici come quello di cocco.
Assolutamente vietato pettinarli da asciutti e anche da bagnati meglio essere estremamente prudenti e se possibile usare solo le dita, onde evitare di spezzarli.