1/6 – Introduzione
Una varietá di prodotti sempre piú ampia, dai complementi d’arredo quale la fodera di un cuscino o un tappeto, ai capi d’abbigliamento, quale una giacca o il collo di un cappotto, è realizzata con pelliccia, vera o sintetica. Se vi sorge il dubbio che la pelliccia nelle vostre mani possa non essere quel che vi aspettate, sapete come comportarvi? Eccovi ben 4 test, semplici e veloci, che vi aiuteranno a distinguere una pelliccia sintetica da una vera.
2/6 Occorrente
- lente d’ingrandimento
- accendino
- spillo
3/6 – Attaccatura dei peli
Innanzitutto verificate la struttura di base della pelliccia per capire se si tratta di pelle, cuoio o tessuto. Per farlo aprite con le dita la pelliccia, spostate i peli e osservate bene il materiale su cui i peli sono fissati. Se la base non è ben visibile o non riuscite a distinguere se si tratti di tessuto cutaneo o meno, identificate una cucitura. Separatela con delicatezza per aprirne una piccola porzione e guardatene il retro.
Pelliccia di animale vera: il segnale piú sicuro del fatto che si tratti di vera pelliccia risiede nella base in pelle o cuoio, solitamente di colore bianco o marroncino chiaro, ma potrebbe anche essere stato tinto nella stessa tonalitá della pelliccia.
Pelliccia falsa: se notate chiaramente le cuciture da cui spuntano i peli, si tratta certamente di una pelliccia falsa.
4/6 – Punte dei peli
Sia le pellicce di animale vere che quelle finte sono ormai in commercio in svariati colori e lunghezze, peró i peli hanno una forma differente. Se la pelliccia animale non è stata rasata o tagliata ad una lunghezza uniforme, sollevate i peli in controluce su una superficie bianca. Aiutandovi con una buona illuminazione e una lente d’ingrandimento dovreste essere in grado di esaminare le punte dei peli piú lunghi e notare che sono affusolate, simili alle vibrisse del gatto o un ago da cucito.
Pelliccia vera: i peli degli animali, specialmente quelli piú spessi, sovente sono affusolati e terminano a punta.
Pelliccia falsa: un pelo sintetico presenta un taglio netto.
5/6 – Strinatura dei peli
Questa è ovviamente una prova che potete effettuare solo su un capo di vostra proprietá o, perlomeno, non quando desiderate acquistare un prodotto, dato che il rivenditore non ne sarebbe contento. Il pelo animale, quando viene a contatto con una fiamma, ha lo stesso cattivo odore di quello umano quando brucia. Per contro i peli fatti in acrilico o poliestere non emanano questa caratteristica puzza.
Con delicatezza prelevate qualche pelo dalla pelliccia poi, tenendo il ciuffetto di peli con una pinzetta su un piatto o comunque una superficie non infiammabile, avvicinateli alla fiamma di un accendino. Mi raccomando: mai fare questa prova vicino a bambini o a oggetti che potrebbero prendere fuoco. Se la pelliccia è vera i peli si strinano ed emanano odore di gallina bruciata. Se la pelliccia è sintetica, odorano di plastica bruciata e si arricciano oppure si riducono in cenere grigia e leggera, come la carta.
6/6 – Spillo infilzato
La pelliccia vera altro non è che un mantello di strati cutanei piuttosto spesso e compatto, ricoperto di peli. La pelliccia finta invece consiste essenzialmente in un tessuto o reticolato, dalla consistenza meno resistente della pelle.
Prendete uno spillo e provate ad infilzarlo nella pelliccia.
Se trapassa facilmente la pelliccia e la fodera, è un indizio che sia falsa. Se invece trovate difficoltá a farlo passare attraverso la pelliccia o addirittura non ci riuscite, molto probabilmente si tratta di pelliccia vera, provvista di uno strato coriaceo in pelle o cuoio.