1/5 – Introduzione
L’arnica è una pianta che cresce solo in alta montagna, nelle zone alpine dove viene in gergo chiamata “tabacco di montagna”, per l’utilizzo inalatorio che si faceva delle sue foglie secche. L’arnica è una pianta apprezzata per le sue proprietà antinfiammatorie e analgesiche e viene utilizzata nella cura delle contusioni e per attenuare le lividure, aiuta anche in caso di tensioni muscolari, contratture, problemi circolatori e problematiche dell’apparato osteo-articolare.
2/5 Occorrente
- fiori di arnica
- olio
3/5 – Le proprietà
Le proprietà di questa pianta sono dovute all’ alto contenuto di flavonoidi, triterpeni e lattoni sesquiterpenici. L’olio di arnica è reperibile in commercio, presso le erboristerie più fornite e lo si utilizza anche per un semplice massaggio, magari dopo l’attività fisica per evitare l’ accumulo di acido lattico e per attenuare eventuali tensioni muscolari, oppure se si hanno fastidi dovuti alle vene varicose e/o flebiti in atto. Se avete voglia di cimentarvi nella preparazione di questo olio in casa, vediamo insieme come fare l’olio di arnica.
4/5 – La preparazione
Per preparare l’olio di arnica dovrete raccogliere i fiori di arnica in piena estate e poi li farete essiccare (in alternativa, potreste acquistare i capolini già essiccati di questo fiore). Procedete quindi riempiendo un barattolo di vetro per conserve per ¾ con i fiori, quindi aggiungete un olio di base, come può essere del semplice olio di oliva o di mandorle dolci, fino all’orlo.
5/5 – Filtrare l’olio
Lasciate poi a riposo per circa un mese al buio e lontano da fonti di calore. Trascorso il tempo necessario potrete filtrare il vostro olio, prima con un colino e poi con una garza che premerete a mano, quindi imbottigliate ed utilizzate il vostro olio puro o diluito in altre sostanze.