Con le previsioni meteo che indicano un nuovo rialzo delle temperature, aumenta la voglia di mare. Ma esporsi al sole (anche quello di montagna), se da un lato fa bene, dall’altro può avere qualche inconveniente, soprattutto se non ci si protegge bene la pelle: possono aumentare le rughe o comparire macchie che poi sono destinate a rimanere. Come evitare questi “inconvenienti”? Ecco i consigli dell’esperto, il Prof. Daniele Spirito, specialista in Chirurgia plastica a Roma e Como e docente presso la Scuola di specializzazione in Chirurgia Plastica dell’Università di Milano.
Dalle rughe alle macchie: cosa fare e cosa no
Il sole fa bene perché permette di aumentare la vitamina D, dunque di calcificare, ma può anche accelerare l’invecchiamento della pelle. Spesso questo si nota con la comparsa delle macchie sulla pelle: «Per evitarle l’unica soluzione è utilizzare una protezione solare adeguata, che segua il fototipo della persona, magari anche su indicazione di uno specialista – spiega Spirito – La crema è importante anche per evitare di accentuare qualche piccola ruga. Ma non dimentichiamo che è sempre possibile fare ricorso a interventi poco invasivi, come i filler o il botulino». In questo caso bastano piccole iniezioni, che hanno anche un costo contenuto, con l’accortezza di ricordare che anche l’effetto è temporaneo.
Come correggere le occhiaie anche in estate
Se la prova costume spinge molte donne (ma a volte anche uomini) a tornare in forma, di solito le strade sono una dieta, attività fisica e, a volte, anche qualche “ritocchino”. La stanchezza, invece, può rimanere e si nota spesso sotto forma di occhiaie. Come cercare di ridurle, anche in estate, prima delle (meritate) vacanze? «Il mio consiglio è di valutare eventuali protesi facciali dedicate, ma stiamo parlando di chirurgia plastica vera e propria. In questo periodo dell’anno e per semplici “ritocchi” può essere sufficiente il filler» suggerisce Spirito.
Peeling, laser e sole: cosa ne pensa l’esperto
Ci sono trattamenti ai quali si fa spesso ricorso, ma che in questa stagione andrebbero limitati: «È bene procedere a trattamenti quali peeling e laser con parsimonia in quanto già il sole assottiglia la pelle. È importante, quindi, idratare sempre con prodotti topici – l’urea è il maggiore idratante in pomata – e bere anche 1,5-2 litri di acqua al giorno. Al rientro, in caso di macchie cutanee, è consigliata la visita dallo specialista e un eventuale trattamento con peeling meccanici, chimici, fisici a seconda delle apparecchiature a disposizione e dell’esperienza del chirurgo plastico», spiega il professore.
Sole e pelle: quando è meglio esporsi
Infine, l’ultimo consiglio che è anche il fondamentale, riguarda la scelta dell’orario in cui prendere il sole: «Il sole, specie dalle 11 alle 15, è quello che causa maggiori danni alla pelle. E ancora di più se ci si è appena sottoposti a un trattamento estetico. In linea generale sono più a rischio le persone che hanno poca melanina che li protegge, più esposte a lesioni solari. Quindi è consigliabile adottare schermi solari, ma senza esagerare», spiega l’esperto.
«I raggi UVA – ricorda Spirito – rappresentano circa il 95% dei raggi ultravioletti e la loro irradiazione è costante. Gli UVA penetrano più in profondità negli strati del derma e sono responsabili dell’invecchiamento cutaneo, quindi della comparsa di rughe e macchie. Questi raggi possono provocare anche delle dermatiti solari e sono la causa dello sviluppo dei tumori cutanei». Da qui alcuni suggerimenti per evitare sia gli inconvenienti estetici che problemi di salute veri e propri.
Eritemi: perché è importante evitarli
Una delle conseguenze più sgradevoli di una esposizione imprudente è la comparsa di eritemi sulla pelle: quest’ultima non solo si arrossa, ma la reazione indica una “sofferenza” più profonda: «I raggi UVB costituiscono il 5% dei raggi ultravioletti e sono presenti maggiormente tra aprile e ottobre. Gli UVB sono i raggi che donano alla pelle il colorito sano e bronzeo a cui tutti aspiriamo durante i mesi estivi. La scottatura, però, uno degli effetti collaterali. Gli UVB Sono responsabili degli eritemi solari e contribuiscono anche loro alla formazione di tumori della pelle». Da qui l’indicazione degli orari migliori di esposizione quando, tra l’altro, è minore la presenza di UVA, che sono più dannosi per la pelle e più presenti nelle ore centrali della giornata.
Ritocchini più invasivi: quali e quando
Se la prova costume spinge molte donne (ma a volte anche uomini) a tornare in forma, di solito le strade sono una dieta, attività fisica e, a volte, anche qualche “ritocchino”. Ma gli interventi chirurgici, in questo periodo dell’anno, sarebbero sconsigliati. Perché? «In primo luogo perché l’edema (il gonfiore) post operatorio fa fatica a ridursi; in secondo luogo perché in presenza di lividi assolutamente non si può prendere il sole, neppure accidentale (macchierebbe la pelle); infine, perché le medicazioni vanno cambiate spesso. Il calore ed il sudore fanno sviluppare microrganismi come funghi e batteri anaerobi che potrebbero compromettere l’intervento» conclude l’esperto.