1/7 – Introduzione
Possedere un diamante incastonato in un anello o una collana, rappresenta il sogno di tantissime donne. La sua eleganza e la sua brillantezza rendono questa pietra una delle più ambite tra le gioeiellerie. Non tutti sanno che ha anche delle notevoli proprietà sul sistema immunitario, infatti purifica e rigenera in caso di attività psichiche. Sul mercato ci sono molte imitazioni e riconoscerne la purezza a occhio nudo è difficile ma non impossibile. In questa guida spiegherò come riconoscere un diamante ed evitare così di acquistare delle copie.
2/7 Occorrente
- pennarello
- foglio bianco
- lente di ingrandimento
- lastra di vetro
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Riconoscere un diamante non è semplicissimo, per chi non ha esperienza in tale riconoscimento, ma possiamo provare premunendoci di una lente d’ingrandimento per poter osservare i particolari più minuziosi. Un diamante dev’essere brillante, con riflessi di luce propria, l’importanza del taglio sarà fondamentale per la sua bellezza, se questo lavoro viene eseguito a regola d’arte, dalle faccette rifletterà la luce e brillerà più. Un taglio da 58 faccette, studiate per garantire il massimo della lucentezza.
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Viene riconosciuto dalla purezza è classificato in una scala che comprende vari livelli di, uno purissimo, ovvero il massimo grado di purezza, non deve presentare nessun genere di inclusione, deve risultare trasparente e perfetto anche se lo si guarda ingrandito di dieci volte. Anche piccolissime e infinitesimali inclusioni interne o esterne, fanno scendere il diamante di grado. Ma è pur sempre un diamante. Altra caratteristica è il colore, uno perfetto è incolore, la qualità comanda la tonalità del giallo o del marrone. Sono tonalità vicine a loro che solo l’occhio esperto può distinguere.
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Esistono molto altri modi per individuare se si tratta di una diamante originale o di una copia. Possiamo dire che la bravura di un artigiano è fondamenta per avere un taglio perfetto, basta pensare che allo stato grezzo il diamante sembra solo un sasso. Un taglio perfetto permette alla pietra di catturare la luce, rifrangerla e rifletterla all’esterno attraverso la corona, quello rotondo a brillante è quello più noto e amato ma esistono anche tagli a forma di cuore o quadrati.
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Un altro sistema efficace consiste nel fare un taglio su una lastra di vetro, in questo caso se è puro non dovrebbe scalfire minimamente il vetro ma dovrebbe graffiare, nel caso contrario vuol dire che non è autentico. Si potrebbe in altrernativa adotttare un altro stratagemma, cioè disegnare un punto con un pennarello su un foglio bianco, appoggiandolo sul punto con la punta rivolta verso l’alto. A causa del taglio e della sua rifrazione della luce, il puntino non dovrebbe essere visibile nel momento in cui lo si osserva attraverso la cuspide.
7/7 Consigli
- se non siete sicuri sulla sua autenticità recatevi presso una gioeielleria