1/8 – Introduzione

I jeans da sempre sono fra gli indumenti più diffusi e versatili e sicuramente i più amati e la loro diffusione nell’immaginario collettivo ne è la prova. La loro versatilità li rende adatti per qualsiasi occasione, anche grazie alla vasta quantità di modelli e forme che la moda ha prodotto negli anni. Sebbene nascano come indumenti da lavoro grezzi, col passare del tempo gli stilisti e le grandi case di moda se ne sono impadroniti, alleggerendone la forma e lavorando sul colore fino a renderli dei capi immancabili in qualunque armadio. Non sempre però il colore di fabbrica per questo tipo di pantaloni è quello ideale, e a volte si vorrebbe schiarirli per conferire loro quel senso di comodo e vissuto che li ha resi tanto amati, e che magari riesce anche a ridare vita ad un vecchio paio di vecchi pantaloni che vi ha un po’ stufato. Dovrete ricorrere a strumenti che si possono trovare nelle comuni ferramenta, come la pietra pomice e la carta vetrata oppure la candeggina. In questa guida daremo utili consigli su come schiarire i jeans, attraverso pochi e semplici passaggi.

2/8 Occorrente

  • Jeans da schiarire
  • candeggina
  • pietra pomice fine
  • carta vetrata

3/8 – Preparare i jeans

Se i jeans sono nuovi il loro colore è davvero intenso, specie per quelli blu inchiostro, che sono sicuramente i più diffusi. A seconda dell’effetto che si vuol ottenere su questo robusto tessuto, di deve scegliere uno o l’altro sistema fra quelli che vi fornirò in seguito, anche se volte bisognerà ricorrere a due o tre tecniche insieme per fare un lavoro soddisfacente. Non si interviene direttamente sui jeans senza un piano d’azione ed un po’ di preliminari, che servono per capire quanto dobbiamo impegnarci per virare il colore verso la tinta che più ci piace. Preparate i jeans mettendoli su un tavolo e decidendo le parti da schiarire e quanto devono perdere colore. In questo caso è importante scegliere il metodo da usare: per schiarirli in modo uniforme risulterà preferibile la candeggina con vari gradi di diluizione e tempi di posa, mentre se volete concentrare l’effetto solo in alcuni punti, sono meglio pietra pomice e carta vetrata. Per ottenere un colore omogeneo poi è buona norma stirare preventivamente i pantaloni per evitare pieghe che potrebbero prendere tonalità differenti. Il metodo ideale per stirarli è quello fronte retro, in modo tale che le cuciture che son piuttosto robuste, restino sui lati.

4/8 – Scegliere la candeggina

Se avete optato per la scelta della candeggina preparate una bacinella abbastanza grande da contenere i jeans senza doverli piegare troppo e riempitela con acqua calda che serve per velocizzare il processo e aggiungendo fino a mezzo bicchiere di candeggina concentrata. Una quantità maggiore renderebbe sicuramente più rapido il processo, ma al tempo stesso rischierebbe di schiarire in maniera eccessiva il tessuto e soprattutto di danneggiare le fibre in maniera irreparabile. Ricordatevi di riempire anche una seconda bacinella di acqua fredda, priva di candeggina che serve per i risciacqui che servono per eliminare i residui chimici dal tessuto in modo tale che le molecole non continuino ad agire anche a fine operazioni e soprattutto non irritino la pelle attivate per esempio dal sudore. Bastano pochi minuti di posa per ottenere un buon grado di schiarimento e conviene non lasciare troppo in ammollo nella speranza di allontanarsi molto dal tono iniziale perché il tessuto ne risulterebbe quasi sicuramente compromesso in maniera irreparabile dall’attacco del cloro attivo.

5/8 – Scegliere gli abrasivi

Un altro sistema è quello di utilizzare un abrasivo per liberare le fibre più chiare che si trovano dentro i fili del tessuto, in modo tale da ottenere un effetto di schiaritura ed un po’ di ammorbidimento. Si tratta di un processo analogo al così detto “stone washing” che viene usato per rendere più morbidi i jeans in fabbrica. Se avete scelto di schiarire con la pietra pomice o la carta vetrata, preparate invece un ripiano piatto, come per esempio un tavolo ricoperto con vecchi fogli di giornale, su cui poter lavorare senza intoppi. Per schiarire i jeans basterà abradere leggermente la superficie della stoffa con la pietra pomice o con la carta vetrata, senza insistere troppo per non sfibrare il tessuto. Si tratta di un sistema aggressivo che non va molto d’accordo con le cuciture. Si deve quindi tenersi ben lontani dai punti critici. Con questo sistema si possono anche ottenere alcune sfibrature che sono molto di moda, anche se in questo caso è bene muoversi con la dovuta cautela per non minare la resistenza allo strappo del tessuto.

6/8 – Finalizzare l’opera

Una volta che abbiate raggiunto il grado di colore che vi piace, i jeans vanno tolti dal candeggio e spostati nella una bacinella colma di acqua fredda corrente, che arresterà il processo di schiarimento operato dalla candeggina e aiuterà nella rimozione del contaminante. Evitate gli schizzi, per non rovinare i vostri abiti e lasciate andare per un po’ l’acqua corrente, fino a quando non sentirete più l’odore della candeggina. Con il metodo abrasivo, dopo aver ottenuto l’aspetto voluto, passate sui jeans una spazzola a setole dure per eliminare eventuali residui e polvere. A questo punto vi sarà possibile stabilire il gradi di schiarimento ottenuto ed eventualmente ripetere le operazioni o combinarle fra loro. Ricordate di non eccedere con l’intensità dei trattamenti perché i pantaloni potrebbero finire per diventare inservibili.

7/8 – Metterli in sicurezza

Qualsiasi metodo abbiate scelto di utilizzare, prima di riporre i vostri nuovi jeans nell’armadio è indispensabile lavarli un’altra volta per eliminare i residui di candeggina o quelli dovuti alla pomice. Questo lavaggio finale sarà a freddo, per non stressare ulteriormente il tessuto già provato dal trattamento, con un sapone il più possibile neutro. Schiarire un paio di jeans non è particolarmente difficile, ci vorrà giusto un po’ di pazienza e gli strumenti adatti e con i consigli di questa guida ci vorrà davvero pochissimo tempo. In men che non si dica ridarete nuova vita ai vostri vecchi pantaloni. Una volta ottenuto il colore desiderato si potrà poi volendo, procedere con altre operazioni estetiche come sfilacciature con le forbicine oppure applicazione di strass o di cuciture decorative a seconda dei gusti e della fantasia. Molto carine sono quelle che simulano strappi, e nel caso in cui sentiate al tatto che la fibra dei pantaloni è diventata troppo morbida e cedevole, vi consigli vivamente di scegliere questa decorazione per dare un minimo di resistenza strutturale aggiuntiva al pantalone.

8/8 Consigli

  • Non abbiate fretta, prendetevi il tempo necessario per compiere l’operazione al meglio. Se usate la candeggina indossate guanti.

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