1/4 – Introduzione
Il “pidocchio del capo” (Pediculus Humanus Capitis) è un comune parassita dell’uomo in grado di dar luogo a un’infestazione denominata pediculosi. I pidocchi si nutrono di sangue bucando il nostro cuoio capelluto depositando un liquido che dà origine al prurito. Il ciclo di vita del pidocchio è di circa 4 settimane, periodo durante il quale una femmina depone circa 400 uova, denominate lendini. Le lendini, molto resistenti, vengono solitamente deposte dietro le orecchie e all’altezza della nuca e l’individuazione di queste rappresenta il primo passo verso l’eliminazione dei parassiti. Si stima che, in età scolare, un bambino su dieci sia infestato dai pidocchi. Riconoscere questi parassiti e imparare come eliminarli è semplice.
2/4 – Come riconoscere l’infestazione?
La pediculosi si riconosce essenzialmente dall’arrossamento cutaneo, nella zona di nuca e orecchie e da un intenso e continuo prurito. Per individuare la presenza dei pidocchi, è sufficiente ispezionare il cuoio capelluto servendosi di un pettinino a denti stretti e di una lente di ingrandimento se necessario. Le uova e e le larve si presentano come tonde e di colore bianco, mentre i pidocchi adulti saranno di colore scuro.
3/4 – Come eliminare i pidocchi?
Per eliminare i pidocchi, è possibile mettere in atto diverse strategie. In farmacia, è facilmente reperibile un prodotto antiparassitario, in forma di shampoo, lozione o spray, sostanzialmente a base di piretrine, naturali o artificiali, in grado di paralizzare il pidocchio e soffocarlo agendo sul suo sistema nervoso. Un ciclo di trattamento può avere la durata di 15 giorni al massimo. Se siete più inclini ai rimedi naturali, in erboristeria troverete una serie di oli essenziali che potrebbe fare al caso vostro. Lavanda, timo, origano, anice e noce di cocco presentano efficienti proprietà antimicrobiche e insetticide in grado di provocare crisi respiratoria nel parassita. Tra i rimedi naturali, ma più tradizionali, ci sono quelli utilizzati in casa dalle nonne, tra cui l’aceto o la maionese, che, seppur non molto efficaci, contribuiscono ad alleviare irritazioni e pruriti intensi. E poi ci sono i rimedi più moderni e alternativi. Tra questi vanno annoverati il pettinino elettronico, in grado di eliminare lendini e pidocchi grazie alla bassa tensione, il pettine-phon per pidocchi in grado di sfruttare aria calda e la piastra per capelli, in grado di arrostire letteralmente le uova.
4/4 – Disinfettare l’ambiente
Eliminare i pidocchi dalla testa non elimina del tutto l’infestazione. Per debellare il problema in maniera definitiva, occorre disinfettare accuratamente gli oggetti venuti a contatto col capo e l’ambiente circostante. Si consiglia dunque di lavare indumenti e lenzuola a 90°, bollire a lungo pettini, spazzole e anche giocattoli come peluche. Se volete disinfettare oggetti che non potete lavare, è consigliato sigillarli in delle buste e tenerli via per almeno due settimane. Lontani dal cuoio capelluto infatti i pidocchi resistono al massimo tre giorni, mentre le loro larve una decina.