1/7 – Introduzione

Lo sfumino è un utensile specifico che si usa nel disegno artistico. Ha le dimensioni approssimative di un pastello a cera ed è composto spesso da materiali compressati di carta, pelle o stoffa. Può avere diverse dimensioni, ed è molto usato per fare dei ritratti o dei paesaggi. Come svela il suo stesso nome questo strumento è adibito alla sfumatura e smussatura dei tratti della matita o del carboncino, e se usato magistralmente è in grado di creare degli effetti chiaroscuro davvero suggestivi. Si tempera con un taglierino e dona all’intero lavoro un effetto più omogeneo. In questa guida vi mostreremo come usare correttamente uno sfumino.

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Partiamo dai principi base della tecnica di disegno e profiliamo su un foglio ruvido una sfera, decidendo al contempo il punto luce (il punto cioè in cui transita la luce a illuminare l’oggetto, creando luci e ombreggiature). Usiamo una matita portamina 4B e cominciamo a riempire la circonferenza ottenendo un quarto di luna, per esempio, come zona di ombreggiatura.

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Adesso prendiamo lo sfumino e cominciamo ad agire su questa zona. Teniamo presente che per le matite comprese tra 2B e 8B, dovremo esercitare una certa pressione sulla carta, in modo che la matita possa compenetrare la grana del foglio ruvido, mentre per le matite morbide non è necessario premere troppo.

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Con lo sfumino andiamo adesso ad agire sulla parte appena tracciata, seguendo ovviamente la stessa direzione di tratto di riempimento, in questo caso circolare. Sfumiamo andando verso l’interno, in tal modo otterremo l’effetto sfumato, perché la punta dello sfumino sporcandosi di grafite, la riporta in modo più blando nelle superfici che passiamo. Otteniamo così lo sfumato.

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In questo modo conseguiremo un effetto tridimensionale. Naturalmente a influenzare questo risultato, sarà la nostra esperienza nel campo e conoscenza delle regole tecniche di luci e ombre. Abbiamo visto in questo tutorial come utilizzare lo sfumino su una delle figure più semplici ma emblematiche per quanto riguarda l’uso dei chiaroscuri e luci ed ombre, ma vediamo anche cosa fare nei disegni più specifici.

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Riguardo alle figure più complesse, le regole sono uguali, ma da adattare al tipo di disegno che intendiamo eseguire. Il chiaroscuro è fondamentale per rendere evidenti determinate caratteristiche di un ritratto, le quali vanno saggiamente demarcate, per dare volume alla parte facendola emergere rispetto all’intero disegno e dare automaticamente il primo senso di prospettiva e di profondità.

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