Abbiamo messo a punto un elenco di cose che, forse, non sai sui profumi. L’abbiamo fatto perché l’odorato è un senso così poco apprezzato, e che tuttavia è responsabile non solo del gusto, ma anche di alcuni dei nostri ricordi più pungenti e importanti. A volta, l’unico stimolo a ricordare è olfattivo.
Ecco perché i profumi regalano così tante emozioni e ci rendono così felici, o così tristi, in un batter d’occhio. Vi è mai capitato di incrociare un perfetto sconosciuto in metropolitana o sull’autobus e, al suo passaggio, sprofondare nei ricordi grazie al suo profumo? Si tratta di un fenomeno molto comune e che spesso tendiamo a non riconoscere. Ma grazie al nostro naso, possiamo ricordare meglio.
Cose che non sai sui profumi: come si mettono?
Lo sapevi che esistono alcune regole precise su come applicare un profumo in maniera corretta? Innanzitutto, mettere un profumo richiede competenza. Per esempio, potresti decidere di vaporizzarlo sui polsi, e andrebbe benissimo. Tuttavia a questo punto devi sapere che i polsi non vanno sfregati tra loro. Lo sfregamento, infatti, potrebbe dissolvere la fragranza molto più velocemente del dovuto.
Qualcuno decide invece di applicare il profumo sui vestiti. Si tratta di un metodo che ci permette di preservare a lungo la profumazione. Tuttavia, si rischia che il profumo assuma connotazioni differenti. I profumi tendono infatti ad avere un odore diverso quando vengono applicati alla pelle. Spesso, arrivano anche a profumare diversamente da una persona all’altra.
Contrariamente a tutte le credenze popolari, il profumo non va mai messo sui capelli. Il contenuto di alcol al loro interno, indispensabile per la conservazione della fragranza, rovinerebbe infatti le nostre chiome. Meglio profumare i nostri capelli con prodotti che non vadano a corrodere la cheratina.
Perché sono così costosi?!
I prezzi dei profumi sono tendenzialmente molto alti. E se da una parte c’è il mark-up del marchio che alza il cartellino, dall’altra bisogna anche tenere in considerazione l’impatto delle materie prime. Non tutte le materie prime utilizzate in profumeria, infatti, sono facili da reperire. Talvolta sono necessarie grandi quantità di materie prime per produrre un lotto di profumi. Estrarre l’essenza della rosa richiede grandi quantità del suo fiore. Un litro d’olio di rosa si fa con circa 4 tonnellate di petali: una dimensione che ci dà l’idea di quanto questi oli siano effettivamente costosi.
Quando i profumi sono realizzati con ingredienti naturali, e non riprodotti sinteticamente, la loro qualità è assai più alta. Ma anche il prezzo cambia.
Forse non tutti sanno che la storia della profumeria è costellata da esperimenti, alcuni più felici di altri. Pensiamo per esempio all’ambra grigia, prodotta dalle mucose delle balene inizialmente utilizzate come scarto. Il musk, invece, e non il muschio, era un derivato delle ghiandole di cervo. Si tratta di ingredienti oggi proibiti, naturalmente, alla profumeria. E tuttavia è interessante sapere le loro origini.
Cose che non sai sui profumi: un caffè per ricaricare il naso
Decodificare gli odori è un lavoro duro, e il nostro cervello sa quanto possa essere faticoso smistare gli stimoli olfattivi senza uscirne in sovraccarico. È vero che il nostro naso non è sviluppato come il bel tartufino di un cane, e tuttavia anche il nostro cervello fa un lavoro eccellente quando si tratta di riconoscerli. Specie se lo alleniamo a farlo.
Il sovraccarico da profumo si verifica quando il naso smette di farci rilevare un profumo nell’aria perché lo ha annusato in misura eccessiva. In pratica è un segnale che il nostro cervello si è abituato alla sua presenza, e lo dà per scontato.
Chi desidera risvegliare il suo naso può affondarlo nei gradevoli fumi di un caffè espresso, così da “resettare” la sua funzionalità.
Perché un profumo ci piace tanto?
Alcune ricerche hanno evidenziato che il profumo preferito delle donne è quello della pelle dei bambini, mentre per gli uomini è quello della colazione appena fatta. La verità è che ognuno di noi registra profumi e odori in base alle esperienze da cui essi sono scaturiti. Insomma, anche inconsciamente associamo un odore a un evento particolare, e da lì lo trasformiamo in un ricordo.
Cose che non sai sui profumi: l’olfatto umano
Rispetto all’olfatto di un cane, l’olfatto dell’essere umano è meno sviluppato. Tuttavia anche il nostro naso non scherza. Abbiamo circa 400 recettori degli odori nel caso, e riusciamo a riconoscere miliardi di profumi. Miliardi.
Tuttavia, capita molto spesso che non sappiamo che cosa stiamo annusando perché non siamo abituati ad usare il naso per descrivere quello che abbiamo davanti. Usiamo prima gli occhi. Dunque può sembrare che l’olfatto umano sia “inibito” o addirittura meno sviluppato. In realtà è questione soprattutto della nostra incapacità di usarlo!