Profumi green: una tendenza forte
Di fronte all’emergenza climatica, il mondo dei profumi non sta a guardare e diventa sempre più green: si adegua con ingredienti sostenibili, flaconi che si ricaricano e pack riciclabili al 100%. Secondo il Centro Studi di Cosmetica Italia, Associazione nazionale imprese cosmetiche, nel 2023 in Italia il mercato dei profumi genericamente detti “naturali” ha raggiunto i 110 milioni di euro ed è in continua crescita. «Il trend è partito dalla profumeria artistica, per allargarsi poi anche ai marchi commerciali più importanti che si sono impegnati a ridurre l’impatto ambientale e le emissioni di gas serra» dice Luca Maffei, creatore di fragranze. «I più sensibili a questo tema sono i giovani ma, piano piano, l’attenzione ha coinvolto i consumatori di tutte le età». Spesso l’ecosostenibilità si concretizza anche in fragranze più minimaliste, realizzate con un numero inferiore di note olfattive e attraverso sistemi di produzione ecologici, sia per quanto riguarda i processi sia per i materiali.
Viva la ricarica
Il primo brand a crederci è stato Mugler che, nel lontano 1992, all’interno della boutique, aveva creato per il suo iconico profumo Angel una “fontana” dove riempire il flacone ogni volta che serviva. Da lì la strada è stata lunga ma, finalmente, non va più di moda buttare la boccetta una volta finita la fragranza. Ora piacciono quelle che si possono ricaricare comprando solo il refill. Altro elemento green è la confezione: da riciclare non c’è più solo il vetro, oggi si separa ogni elemento del flacone. «Puoi smaltire la cannuccia e il cartone della scatola, mentre il cellophane, che spesso avvolgeva la confezione e fino a poco tempo fa era sinonimo di lusso, oggi in molti casi è stato abolito» racconta Silvia Monti, farmacista e naso. E, ancora, L’Oréal, che negli ultimi anni ha adottato una politica sostenibile chiamata L’Oréal for the Future, ha proposto un’iniziativa, in collaborazione con alcune profumerie Ethos di tutta Italia: chi consegna un flacone vuoto in un negozio della catena, riceve in cambio uno sconto per una nuova fragranza ricaricabile.
Ingredienti rispettosi e hi-tech
Un profumo sostenibile non è necessariamente formulato con materie prime naturali. «Anzi, spesso vale proprio il contrario» spiega Luca Maffei. «Utilizzare alcuni ingredienti significa impoverire l’ambiente di quel fiore, frutto, legno o pianta che sia». Prendi i muschi, per esempio: queste note preziose in profumeria sono fondamentali per combattere il surriscaldamento terrestre perché assorbono grandi quantità di CO2. Per questo, oggi vengono utilizzati esclusivamente quelli di origine sintetica. «In laboratorio, poi, sfruttando la biotecnologia, si possono creare tanti aromi: dalla canna da zucchero si ottengono, deliziose note fiorite e legnose molto versatili». Per le materie prime naturali, invece, è importante controllare la filiera degli ingredienti. «Deve essere sempre tracciabile, per poterne reperire la provenienza, mentre i metodi di coltivazione e la catena di approvvigionamento devono rispettare criteri etici ed ecosostenibili, anche per quanto riguarda i lavoratori coinvolti». E come fare per i fissatori e i solventi che sono chimici per definizione e necessari per la tenuta di un profumo? «La tendenza è limitarne l’uso, aumentando la concentrazione dei principi attivi» risponde Monti. «Certo, costa un po’ di più, ma è una buona abitudine che aiuta a preservare la natura».
I profumi con flacone refill
La boccetta di Aqua Allegoria Florabloom di Guerlain (da 108 euro, 178 euro la ricarica da 200 ml) è fatta con il 15% di vetro riciclato.
Con note di rosa e olibano, Desert Eden di Estée Lauder (190 euro, 143 euro il refill da 100 ml) ha un flacone deluxe riutilizzabile.
Floreale e ambrata, Paradoxe (da 85 euro,135 euro la ricarica da 100 ml) è la prima fragranza con refill di Prada.
Ricaricabile, il nuovo La Vie est Belle di Lancôme (da 82 euro, il refill da 100 ml 126,50 euro) ha anche ridotto il peso del suo vetro del 13%.
Il gelsomino Sambac di Alien Hypersense di Mugler (da 87 euro, 140 euro il refill da 100 ml) arriva da fonti sostenibili.
I profumi con bouquet naturali
Natural Yuzu di Monotheme (29 euro) è certificato vegan.
Accordi di Profumo Rosa Turchia di The Merchant of Venice (65 euro) nasce da filiere produttive sostenibili.
Flower Ikebana Mimosa di Kenzo (da 102 euro) è composto al 91% da ingredienti di origine naturale.
Luminosa e femminile, l’eau de toilette Tulipano Bianco di Nature’s (27 euro) è biologica e clean.
Totalmente senz’alcol, J’adore Parfum d’Eau di Dior (da 82 euro) è un’acqua ai fiori bianchi (neroli, gelsomino, magnolia) molto fresca ma allo stesso tempo intensa.