Hai mai avvertito la vista affaticata, con una sensazione di stanchezza che rende la testa “pesante” e gli occhi irritati? La risposta è scontata, lo sappiamo, soprattutto se trascorri tante ore davanti al pc. In questo caso ti consigliamo vivamente occhiali con lenti contro la luce blu, sono di colore leggermente giallo e filtrano perfettamente, stancando meno gli occhi. Una soluzione su cui investire se il problema è ricorrente. Ma ce n’è un’altra che ti piacerà, ed è anche a costo zero: il palming. Si tratta di una tecnica presa in prestito dallo yoga, un potente esercizio di rigenerazione visiva i cui benefici vanno al di là del “visibile”. Questa tecnica consiste nel coprire gli occhi con i palmi delle mani, senza premere troppo, alla ricerca del nero assoluto… Ma partiamo dal principio.
I benefici del palming per gli occhi
Ogni giorno la retina è attivata dalla luce: le immagini che si formano senza interruzione la tengono in “tensione visiva” per molte ore, talvolta fino a tarda notte. Senza contare l’utilizzo di computer, telefoni, tablet, tv. Ciò significa stanchezza, per te e per i tuoi occhi. Eseguire il palming per qualche minuto consente un temporaneo “ spegnimento” dello stress retinico, del nervo ottico e della corteccia visiva. E a trarne beneficio non saranno solo gli occhi, perché il palming riesce a portare in uno stato di piacevole relax anche la tua mente. Questa tecnica ha origine dall’Asana Pranayama Mudra Bandha, uno dei più importanti volumi dedicati allo yoga ed è stata ripresa da William Horatio Bates, medico oftalmologo di origini statunitensi, che l’ha ampiamente diffusa in Occidente.
Palming: come si fa?
La cosa interessante è che il palming lo puoi praticare ovunque: in ufficio, la sera prima di andare a dormire, ogni volta che senti il bisogno. Ecco come:
– Ritagliati uno spazio e un momento in cui sai che non sarai disturbata. La posizione ideale è seduta a un tavolo. Va bene appoggiare i gomiti, a patto che la schiena resti dritta.
-Sfrega i palmi delle mani, in modo abbastanza vigoroso, fino a quando diventano caldi.
-Appoggia delicatamente i palmi delle mani sopra gli occhi (assicurati che siano i palmi a coprire gli occhi e non le dita delle mani).
-Mantieni la schiena e la testa diritte mentre rilassi le spalle e il collo.
-Resta in questa posizione finché il calore delle mani viene assorbito dagli occhi.
-Essendo una pratica di rilassamento riconducibile alla meditazione, cerca di non pensare a niente, l’obiettivo è trovare il nero assoluto. Fai in modo, cioè, che il buio sia totale e che la luce esterna non filtri. Chiudi gli occhi e rilassati, respirando lentamente e profondamente, mantenendo questa posizione per 5-10 minuti. Prova a ricordare, senza sforzarti, degli oggetti neri, o una notte senza luna né lampioni stradali. In questo modo il calore passa dai palmi al bulbo oculare, mentre l’oscurità favorisce il rilassamento visivo (e mentale).
La pratica del palming ha l’obiettivo di indurre un rilassamento profondo, ottenuto escludendo del tutto la luce. Secondo Bates, le persone dotate di vista normale percepiscono un nero pressoché assoluto durante il palming. Persone con difetti di rifrazione, invece, “vedranno” macchie di colore e flash di luce. Se ciò dovesse succedere, non ci si deve sforzare di vedere nero, ma semplicemente accogliere ciò che ci si presenta in modo rilassato.
Quante volte fare palming
Su questo punto le teorie si dividono. I maestri yoga di solito lo fanno eseguire una sola volta dopo la sessione. Se fatto come esercizio a sé stante, c’è chi consiglia di ripeterlo per tre volte. La maggior parte delle persone che lo pratica, in realtà, consiglia di farlo una volta sola (cioè bastano 5 minuti) quando ne hai bisogno. Se trascorri molte ore al computer o leggendo, è utile praticarlo ogni 1-2 ore.
L’importanza di un respiro profondo
Uno degli aspetti più importanti per entrare in uno stato di relax è l’utilizzo del respiro. Durante la pratica dovrebbe essere ritmico e profondo, cioè un respiro diaframmatico. Si tratta di respirare “con la pancia” anziché coi polmoni. Per capire se lo stai facendo bene, basta poggiare una mano sul torace e una sullo stomaco, assicurandosi che sia lo stomaco a espandersi durante l’inspirazione, mentre il torace dovrebbe rimanere fermo. Per eseguire al meglio un respiro diaframmatico inspira solo col naso più a fondo che puoi, poi rilascia dalla bocca. Ricorda che la respirazione diaframmatica aiuta anche a ripristinare il focus della mente.
Il palming nella medicina cinese
Nella medicina tradizionale cinese, il palming è fondamentale per riequilibrare l’energia vitale o Qi, che scorre attraverso il corpo. In particolare, la pupilla, il cristallino, l’umor acqueo, il corpo vitreo, la retina periferica appartengono (o sono strettamente connessi) ai reni. Il che significa che il benessere degli occhi è strettamente legato all’equilibrio energetico del fegato e al flusso armonioso del Qi. Secondo la medicina cinese, il palming è dunque un gesto semplice ma potente: aiuta a migliorare il flusso energetico vitale, ridurre la stanchezza visiva e la tensione accumulata e stimola i punti legati al fegato e ai suoi meridiani, favorendo un riequilibrio dell’organismo.