Conserva il buonumore
Lo sapevi? Il cervello non riconosce la differenza tra un ricordo, un’immagine o un’esperienza diretta e, per questo, è in grado di regalare emozioni intense anche solo grazie ai ricordi. Quindi, approfittiamone al rientro in città. «Chiudiamo gli occhi e pensiamo al profumo del mare, a quel tramonto che ci ha fatto sognare oppure all’aria della montagna e al suo silenzio, immergendoci nelle immagini» suggerisce Cinzia Gorla, psicoterapeuta. «Questa pratica, simile a una forma di meditazione, regala un benessere duraturo e a portata di mano».
Non solo. Il nostro corpo è in grado di produrre sostanze chimiche che favoriscono il buonumore e di questa sua capacità va fatto tesoro: stai più che puoi all’aria aperta e fai attività fisica per liberare endorfine; aumenta la serotonina con alimenti ricchi di triptofano (uova, semi di sesamo, cioccolato fondente); rallenta i ritmi e pianifica più momenti di stacco dalla quotidianità durante l’anno, anche solo per un weekend. «Secondo uno studio condotto dagli psicologi della Erasmus University di Rotterdam e della Tilburg University dei Paesi Bassi chi fa spesso vacanze, per quanto brevi, trae beneficio anche già dal piacere che si prova pensando al viaggio imminente» sottolinea l’esperta.
Beauty routine da rientro: mantieni il corpo tonico
Nuotate al mare e camminate in montagna regalano un fisico più elastico e sodo. Per conservare i risultati conquistati in vacanza, ricorri alla ginnastica “intelligente”, quella da fare ogni volta che ti si presenta l’occasione. «Un esempio? Salire le scale a piedi, alternando i gradini a due a due oppure a velocità diverse. Se non ci si attacca alla ringhiera e si sta dritte col corpo, si allenano anche gli addominali» spiega Simona Musocchi, personal trainer e ideatrice del metodo Smart Gym (@smart_gym_simona).
«E poi ci sono tanti piccoli esercizi da fare a casa, nei ritagli di tempo: push up contro il muro mentre si aspetta che cuocia la pasta; sedersi e poi alzarsi velocemente, come se si fosse trovato un chiodo sulla sedia; eseguire con le gambe alzate laterali mentre si stira. E in generale tenere sveglio il metabolismo con l’attività cardiovascolare, bene anche una camminata veloce per 30-40 minuti al giorno. Ma ricorda: anche 20 sono meglio di niente».
Prolunga l’abbronzatura
Sono diverse le strategie che funzionano veramente per conservare il colorito, una volta tornate dal mare. «La prima: fare scrub e gommage. A differenza degli esfolianti chimici, che stimolano il ricambio cellulare in profondità, quelli meccanici a base di microsfere naturali esercitano un’azione microabrasiva più superficiale. E vanno benissimo anche sull’abbronzatura, perché non si rischia di “grattarla via”, anzi: il colorito risulterà più omogeneo e luminoso» spiega Cristina Cozzolino, estetista.
Dritta numero due: idrata la pelle più volte al giorno usando prodotti che creano una riserva d’acqua. Fra quelli ok ci sono creme e lozioni a base di glicerina e pantenolo. Perfetti anche i prolungatori di abbronzatura, che contengono piccole dosi di self tan e, giorno dopo giorno, ravvivano il colore. «Anche vestirsi “a cipolla” è un’utile strategia. Le differenze di temperature di questo periodo sfiancano i vasi sanguigni che, con i primi freschi, si restringono sottraendo nutrimento ai tessuti e favorendo la desquamazione» sottolinea l’estetista. Infine, se li assumevi al mare, continua pure con gli integratori per l’abbronzatura: sono ricchi di L-tirosina che stimola la produzione di melanina e quindi fissa il colore.
Beauty routine da rientro, rilassati con il respiro
Si chiama box breathing, o respirazione a scatola, la nuova tecnica che aiuta a ridurre lo stress e placare l’ansia. In che modo? Questa respirazione profonda e controllata attiva il nervo vago, quello che aumentando l’ossigenazione del cervello, regola lo stato di calma e benessere, aiuta a pensare in modo più chiaro e, al tempo stesso, favorisce il sonno. Prova anche tu a praticare la box breathing: inspira per 4 secondi, trattieni il respiro per 4, espira per 4, inspira per altri 4. L’idea è quella di dividere il ciclo respiratorio in fasi regolari di uguale durata, come i lati di una scatola. Meglio ancora se nel frattempo ci si immagina di trovarsi al centro di un quadrato. Gli esperti consigliano di fare questa tecnica di respirazione per almeno un minuto, ma l’ideale sarebbe praticarla per 15 o più.