Sarà perché sono ufficialmente entrati nella categoria rétro, sarà perché destano curiosità nella Gen Z, fatto sta che gli anni 2000 sono più trendy che mai. Così le parole moda Y2K o trucco anni 2000 finiscono spesso nella barra di ricerca Google dei ragazzi che nascevano 20 anni fa, guarda caso il tempo necessario affinché un oggetto (o un’epoca) siano considerati vintage.

A notare l’impennata dell’interesse per l’estetica dei primi anni del Terzo Millennio è Pinterest, il social delle immagini ispirazionali per eccellenza. Ebbene, negli ultimi mesi pare che le ricerche sul trucco anni 2000 siano aumentate del +580%, un numero esorbitante se si pensa che oggi le idee per truccarsi non mancano eppure evidentemente non bastano.

IPA – La popstar Britney Spears nel 2003

Trucco anni 2000: le caratteristiche fondamentali

Un fatto è certo: osservando le immagini del trucco anni 2000 si può asserire che anche il make up ha una sua evoluzione, e al contempo racconta l’evoluzione del gusto e della ricerca del bello. Vent’anni fa vigeva una visione manichea del trucco: o colore (pastello, per la precisione) o niente (tinte neutre). Stesso discorso per i finish degli ombretti: o opachi o sbrilluccicosi.

Per il trucco degli occhi non esistevano le sfumature come le intendiamo oggi con tutte quelle nuance similissime eppure diverse, sovrapposte le une sulle altre. E poi nei primi anni 2000 non c’era il raffinato concetto di shimmer, cioè quell’iridescente che brilla ma non troppo: no, i luccichii erano decisamente bagliori. Così come gli ombretti metallizzati sembravano vernici poggiate sugli occhi talmente erano intensi. In fondo, il gusto di un’epoca riflette anche la disponibilità delle materie prime: 20 anni fa la ricerca nel make up stava ideando le polveri altamente tecnologiche di fard e ombretti di cui beneficiamo oggi.

Look trucco anni 2000: foto storiche e di oggi

Ombretti pastello, gloss, trucco monocromatico rosa, terra color arancio (!) e tante altre tendenze make up che hanno dominato nella prima decade del Terzo Millennio: curiosa di vedere come ci si truccava 20 anni fa? Abbiamo individuato 10 tendenze trucco di moda nei primi anni del 2000, con le foto delle icone dell’epoca (molte delle quali ancora sulla cresta dell’onda). Da confrontare con i look attuali che ripropongono quegli stili ormai vintage.

Trucco pastello sugli occhi

IPA – La popstar Christina Aguilera 2003

Nei suoi look di scena la Aguilera esagerava con i colori pastello, su occhi, guance e labbra. Ma a un’icona del pop si può perdonare il look pacchiano (per non dire tamarro), no? Oggi resiste quel verdino o celestino sulle palpebre, che del resto richiama gli anni ’70, ma è un po’ ammorbidito e reso trasparente, fortunatamente. Pollice verso per il rossetto lucido rosa cipria che fa a pugni con il blush a tutta guancia rosa candy. Ora che ci pensiamo, non era stata ancora “inventata” l’armocromia…

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IPA – Rihanna nel 2008

Il trucco viola per gli occhi in tutte le sue gradazione era un altro must have degli anni 2000.

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Trucco monocromatico rosa

IPA – L’attrice Scarlett Johansson nel 2004

Negli anni 2000 si abbondava col rosa per il trucco di occhi, labbra e guance. Le nuance che andavano per la maggiore erano quelle fredde, come il rosa petalo o il rosa candy, ma spesso venivano abbinate a rosa più caldi come il salmone o il color pesca. Il trucco di Scarlett Johansonn (in alto) è un esempio di un abbinamento poco armonico che oggi dà al look un che di naïf.

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Smokey eyes in versione rock

IPA – La popstar Avril Lavigne 2004

Sembra incredibile, ma vent’anni fa lo smokey eyes era poco usato, a parte Avril Lavigne e poche altre aficionados. Non è certo un’invenzione recente visto che nasce addirittura negli anni ’20 del secolo scorso. Probabilmente l’attenzione era tutta rivolta a esplorare i colori. Ma c’è sempre l’eccezione che conferma la regola.

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I primi rossetti nude come li intendiamo oggi

IPA – La popostar Maria Carey nel 2002

I look degli anni 2000 di Maria Carey erano decisamente acqua e sapone, oggi diremmo soft make up, natural look o no make up make up. Sul palco, sul red carpet o nei party la regina del pop indossava sempre un gloss trasparente o un rossetto che riproduceva il colore delle sue labbra abbinato semmai a una matita mezzo tono più scuro.

La matita bianca nella rima palpebrale interna era uno stratagemma molto usato negli anni 2000 per ingrandire l’occhio.

Ombretti opachi o metallizzati, un must nel trucco anni 2000

Jennifer Lopez
IPA – La popstar Jennifer Lopez nel 2004

L’ombretto opaco, applicato con la tecnica color block, cioè senza sfumature erano molto in voga negli anni 2000. I colori? Chiari, sui toni del grigio anche su carnagioni con cui si abbinavano poco, come quella di Jennifer Lopez, che infatti risulta poco valorizzata da un trucco su quelle tonalità così spente. Persino una maestra delle sfumature come JLo non aveva ancora scoperto il potere dei giochi di luci e ombre con le polveri.

IPA – La popstar Beyoncé nel 2003

Va decisamente meglio il trucco di Bejoncé che qscegli i grigi scurissimi nella versione metallizzata, l’antesignano dell’ombretto shimmer come lo intendiamo oggi, brillante ma non troppo.

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La terra abbronzante? Tendeva all’arancio

Paris Hilton
Getty – Paris Hilton nel 2005

Sebbene negli anni 2000 andasse di moda l’incarnato chiaro, mat e ben opacizzato, c’era l’eccezione alla regola: l’ereditiera Paris Hilton, abbronzata tutto l’anno. Che valorizzava (si fa per dire) la sua fake tan con la terra aranciata, che sarebbe stata bocciatissima circa 10 anni dopo.

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L’embrione del trend cherry lip

IPA – La popstar Gwen Stefani 2004

I primi anni 2000 sono stati gli anni dei gloss e dei rossetti chiari, possibilmente semitrasparenti. Ma c’era lei che non si esibiva mai senza un rossetto rosso, Gwen Stefani. Ogni volta un rosso diverso: dal porpora allo scarlatto, dal borgogna all’attualissimo e ricercatissimo cherry lips cola di oggi. Ed era solo 20 anni fa.

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Curiosità, trucco 2YK: perché si chiama così?

La sigla 2YK proviene dal lessico informatico, e significa anni 2000, ma c’è un motivo ben preciso. Nel 1999 si temeva che i sistemi operativi di alcuni PC non sarebbero stati in grado di trattare le date a partire dal 2000, creando così un possibile bug. Ecco che gli informatici idearono un linguaggio per designare il 2000. E cioè 2 + Y (year = anno) + K (kilo, cioè il sistema metrico decimale che esprime il fattore 1000). Ecco perché 2YK significa 2000.