Il segreto della pelle giovane? Il collagene! È grazie a questa sostanza (una proteina endogena, per la precisione) che a 20-25 anni abbiamo la cute tonica ed elastica. E soprattutto ben “ancorata” ai lineamenti del viso o alla struttura del corpo. Peccato però che con il passare del tempo la produzione di collagene da parte del nostro organismo cala inesorabilmente. Il risultato? Rughe, cedimenti cutanei e pelle poco compatta. Ecco perché il collagene sta diventando sempre più una parola chiave della bellezza. Che sta conquistando spazio nella cosmesi e nella medicina estetica. Ma non ne sono immuni nemmeno l’alimentazione e gli integratori alimentari, come vedremo oltre.
A cosa serve il collagene
Del greco kolla e genmen, che significa “produrre la colla”, la parola collagene ha nella sua etimologia il concetto di “collante”. E infatti la sua funzione è quella di tenere unite le cellule del derma, lo strato più profondo della pelle, in modo che dia sostegno alla pelle stessa e non ceda verso il basso. Il collagene ha infatti la forma di una catena fibrosa che sorregge la cute, aiutandola a mantenersi elastica e compatta. Per questo motivo, lo si definisce anche fibra elastica.
Nella pelle abbiamo sino all’80% di collagene (quando la sua presenza è al suo massimo). Viene prodotto da cellule del derma, chiamate fibroblasti, che con il tempo si impigriscono e lavorano in maniera sempre più lenta.
«Il calo della produzione di collagene comincia molto gradualmente già intorno ai 30 anni. Ma se all’inizio, gli effetti di tale rallentamento non si notano perché l’organismo può contare in una buona dose di riserve, con gli anni tali risorse diminuiscono. E il derma non fa in tempo a rimpiazzarle per motivi legati all’invecchiamento cellulare» spiega la dottoressa Stefania Guida, dermatologa e ricercatrice dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Ecco che, per mantenere la pelle tonica, bisogna ricorrere ai mezzi esterni.
Come aumentare il collagene
Uno dei primi rimedi per aumentare le riserve di collagene per la pelle è seguire un’alimentazione mirata. Ci sono alcuni cibi che ne favoriscono la sintesi, come frutta e verdura ricca di Vitamina C. Concorrono, inoltre, alla neocollagenesi (il processo che produce nuovo collagene) alcuni alimenti ricchi di proteine, in particolare:
- pesce ricco di Omega3 (tonno, sgombro, merluzzo, salmone);
- ostriche e molluschi;
- carne di vitello;
- uova
- frutta a guscio
L’aiuto dalla medicina estetica
Ci sono molti trattamenti di medicina estetica che stimolano la pelle a produrre più collagene. Uno dei più efficaci è la bioristrutturazione attraverso sostanze che si iniettano nella pelle.
Oggi ci sono bioristrutturanti in grado di dare uno stimolo importante alla formazione di collagene, migliorando notevolmente l’aspetto della pelle. Si tratta dell’idrossiapatite di calcio, una sostanza naturale composta da microsfere di ioni di calcio e fosfato, che è presente anche nel nostro organismo, precisamente nelle ossa e nei denti. Quindi, non dà effetti collaterali ed è completamente riassorbibile.
I dispositivi high tech
Ai trattamenti iniettivi si possono aggiungere con energy device: quelli che emettono ultrasuoni microfocalizzati, i quali generano un effetto termico all’interno della pelle, a diverse profondità. Ciò stimola nel tempo una nuova sintesi di collagene, che si concretizzerà in un aspetto gradualmente più giovane, con tessuti più densi e compatti. Si tratta di un’apparecchiatura utile contro i cedimenti cutanei sia per prevenirli che per contrastarli. Il suo effetto mira a ridisegnare i contorni del viso senza alterare i lineamenti, ma mantenendo la sua unicità. L’integrazione dell’ecografia, inoltre, permette al medico di osservare le caratteristiche specifiche dei tessuti del paziente, in modo da poter intervenire dov’è più necessario. Una caratteristica fondamentale per ottenere un trattamento unico, sicuro e personalizzato.
I peeling chimici biostimolanti
La stimolazione del collagene si può ottenere anche con i peeling medicali con alte concentrazioni di acidi esfolianti, come ad esempio l’acido tricloroacetico. I nuovi prodotti sono sempre più delicati grazie alla formulazione innovativa che avvolge le molecole di acidi esfolianti in una soluzione oleosa. Ciò permette una migliore veicolazione dei principi attivi negli strati profondi dell’epidermide con il vantaggio di ridurre il discomfort, che un tempo accompagnava un trattamento altamente esfoliante. La pelle risulta così levigata in superficie e rigenerata nel profondo, cioè stimolata a produrre più collagene.