Da qualche anno il concetto di skincare si è diffuso in modo esponenziale. Arrivando a conquistare anche le persone più pigre, quelle che in altri tempi avrebbero limitato la beauty routine a lavarsi il viso con l’acqua di rubinetto! Merito dell’informazione, certo, ma anche della nascita di nuovi formati per comunicare il linguaggio della cosmesi.
Tra web e social, la cosmetica ha raggiunto un pubblico inimmaginabile sino a 20 anni fa. Ecco che osservare il rituale coreano diventa facile come lavarsi i denti, nonostante i suoi 10 step dal detergente alla crema da notte. Stesso discorso per gli ingredienti dei prodotti di bellezza: da sostanze misteriose scritte in inglese o latino, se ne conoscono funzioni e provenienza. Nei casi più eruditi si sa persino decifrare l’INCI, come se fosse una lingua parlata in scioltezza.
Cosmetici, tra curiosità e voglia di mixare
Tuttavia, quando c’è troppa informazione – spesso contraddittoria – il rischio di confondersi le idee è alto. Passando all’atto pratico, se spinte dalla curiosità si mescolano lozioni, unguenti e principi attivi vari, si può sbagliare prodotti, usando cioè quelli non adatti alla propria pelle (o all’età). Nulla di grave, in realtà: nella maggioranza dei casi si potrebbe verificare “solo” l’evenienza di non ottenere i risultati sperati. O ci si potrebbe ritrovare con una pelle non proprio bellissima. Proprio ciò che si vuol combattere. Ti pare poco?
In estate, poi, le cose si complicano per via dei raggi UV e del caldo eccessivo. «Se con il sole si pensa giustamente a evitare le sostanze fotosensibilizzanti, con le alte temperature ci si dimentica che la pelle non ha bisogno di tanti cosmetici, come in inverno. Il rischio per la pelle è di ritrovarsi con una cute troppo nutrita, quando in realtà ha bisogno di “essere messa un po’ a dieta”» dice la dottoressa Marinella Ruzzo, dermatologa a Piacenza.
Non a caso, il digiuno cosmetico è un tema molto attuale: la tendenza arriva dall’America ma si sta diffondendo anche da noi. «Ogni tanto, soprattutto in estate, bisognerebbe spogliarsi dell’eccesso di prodotti skincare per lasciare la pelle libera di respirare. I maggiori imputati sono proprio le creme idratanti. Se si esagera con l’idratazione, abbondando quando non ce n’è bisogno, la pelle può rispondere producendo più sebo con la conseguenza che spuntino brufoli e imperfezioni.
Quali prodotti viso non usare in estate
Spesso non si ha idea di quante donne arrivino a settembre negli studi di dermatologia con episodi di acne tardiva: a un’anamnesi approfondita si scopre che tra le cause c’è anche l’eccesso di idratazione e il mix di cosmetici nutrienti e idratanti. A volte basta una lozione di troppo, applicata tutti i giorni, per innescare il meccanismo infiammatorio che dà origine all’iperproduzione sebacea».
Il consiglio? «Sicuramente in estate la pelle va idratata, soprattutto dopo l’esposizione solare, ma vanno usate solo creme leggere. I tempi? A meno che non si ha la pelle davvero secca o si sia in contesti climatici aridi, come l’alta montagna, 2 volte al giorno è più che sufficiente. Se si avverte che la pelle sta bene e non chiede idratazione (è un po’ come bere acqua), una volta alla settimana la sera si può saltare il passaggio della crema da notte, soprattutto se si ha una crema a tendenza mista e fuori ci sono 40 gradi!
In estate, inoltre, è meglio lasciar perdere il layering (la sovrapposizione di più cosmetici). «Il concetto è lo stesso della frequenza di idratazione: se la pelle non ha particolari esigenze è bene sospendere per un po’ la somma di vari prodotti: lozione idratante (o essence) + siero + crema giorno + crema notte ecc. per ridurre la beauty routine a un fluido o a un gel-crema effetto sorbetto. Da non dimenticare è la protezione solare anche in città, che ormai esistono in versioni leggerissime dal tocco secco».
Cosmetici da non usare in estate
Oltre all’eccesso di idratazione, ci sono altri gesti di skincare da mettere in pratica in estate. Con il sole e le temperature oltre i 35° gradi, è bene sospendere alcuni ingredienti e principi attivi contenuti nei cosmetici che solitamente si usano in inverno o nelle mezze stagioni. Il rischio è di ritrovarsi con la pelle irritata, macchiata, seborroica o impura. Ecco un’agile guida orientarsi sui cosmetici da non usare in estate.
Retinolo
È un derivato della vitamina A, potente anti rughe e levigante della pelle. Aiuta il processo di rigenerazione cutaneo anche in caso di acne severa. In estate non va usato perché è irritante e fotosensibilizzante. L’alternativa? Il bakuchiol, un ingrediente vegetale, ma nel dubbio è meglio riprendere l’uso a ottobre.
Gli acidi esfolianti
In estate è bene stare alla larga dagli acidi esfolianti, in primis dall’acido glicolico, poiché rischia di macchiare la pelle e di irritarla. Per gli stessi motivi, non va bene nemmeno la bava di lumaca, il secreto lasciato dalla scia del simpatico mollusco, che contiene proprio acido glicolico. In alternativa si può usare l’acido mandelico, un acido esfoliante derivante dalle mandorle, che è l’unico sicuro non fotosensibilizzante, insieme all’acido cogico indicato per le macchie. Dubbi sull’acido azelaico, lattico e salicilico. Se proprio lo si desidera, è meglio destinarli alla sera.
Cosmetici anti-macchia
La tentazione di usare cosmetici antimacchia in estate c’è, e in effetti ci sono prodotti specifici per l’uso nella bella stagione. Ricorda, quindi, che non devono contenere gli acidi esfolianti (vedi sopra), a cui aggiungiamo uno specifico contro le iperpigmentazioni, cioè l’acido tranexamico. Via libera, invece, per l’acido cogico, il resorcinolo, gli estratti della liquirizia o dell’uva ursina.
Oli e burri troppo grassi
Come abbiamo visto, l’ipergmentazione e le irritazioni non sono gli unici rischi connessi ai cosmetici che non vanno usati in estate. Ma anche la pelle impura che, in chi è predisposto, può evolvere in acne. Se non si ha una pelle arida, è meglio evitare il burro di karitè sul viso, e alcuni oli vegetali, come l’olio di mandorla, oliva, lino, rosa mosqueta e argan.
Ingredienti comedogeni
I siliconi e i derivati del petrolio, ormai in disuso, non andrebbero mai usati, nemmeno d’estate, poiché fanno venire i punti neri. Ma ci sono alcuni ingredienti meno occlusivi che, se in eccesso e nelle pelli a tendenza mista-grassa, potrebbero risultare comedogeni, si tratta di Isopropyl Palmitate Isopropyl Mystrate, cioè delle resine umettanti ed emollienti.