La pelle è costantemente rossa e infiammata. Scotta, tira e pizzica. Così si manifesta la couperose, un’affezione della pelle sensibile, molto fragile e delicata. Che lo diventa ancor più a causa delle aggressioni esterne. Alla base della couperose c’è una predisposizione costituzionale. Scopri cosa fare per curarla in tempo, prima che evolva in un quadro più severo.
Che cos’è la couperose
Con il termine “couperose” si definisce un quadro cutaneo, localizzato prevalentemente al viso, caratterizzato dall’associazione di rossore e irritabilità cutanea. Per la precisione, la colorazione rossastra, tipica della pelle con couperose è determinata dall’eritrosi, cioè la dilatazione dei vasi dermici, e dalle teleangectasie, cioè i capillari evidenti. Tale condizione compare soprattutto in soggetti di sesso femminile con pelle chiara, particolarmente sensibile e arrossabile.
«La couperose può essere considerata l’evoluzione di uno stato ripetuto di infiammazione cutanea, in seguito a stimoli esterni e/o interni» spiega la dottoressa Valeria Colonna, dermatologa ISPLAD International Italian Society of Plastic Regenerative and Oncologic Dermatology). «In alcune persone, con il passare del tempo questa ipersensibilità si trasforma in una condizione cronica, soprattutto se non viene trattata tempestivamente. Il potenziale stadio successivo – sempre in assenza di cure – è la rosacea, nota comunemente come acne rosacea».
Le cause della couperose
Le cause dell’insorgenza della couperose sono complesse e molteplici, ma possono essere individuate in uno stato di fragilità capillare, costituzionale o acquisita. Su questa condizione di base influiscono poi svariati fattori: ambientali, climatici, ormonali, emozionali, allergici.
«Nelle persone predisposte alla couperose, i capillari di guance, naso e mento, se continuamente sollecitati, possono dilatarsi facendo affiorare il rossore sulla superficie del viso. Ecco, quindi, comparire sottili venuzze e i tipici filamenti rossi e sinuosi che vanno sotto il nome di teleangiectasie. Oppure una sensazione di caldo, come di pelle che scotta» precisa la dottoressa Colonna. Sono i segnali evidenti della couperose, che da transitori possono diventare permanenti.
I fattori predisponenti della couperose
Oltre alla predisposizione costituzionale, ci sono alcuni fattori esterni che contribuiscono ad alterare la microcircolazione della pelle del viso sensibile per costituzione. Si tratta, in particolare, di:
- esposizione al sole o ad altre fonti di calore;
- brusche variazioni di temperatura ambientale;
- freddo vento eccessivi;
- assunzione di particolari cibi e bevande (cibi piccanti, alcol, caffè);
- utilizzo di detergenti aggressivi.
«Di fronte a questi stimoli esterni o interni, le pareti dei capillari del viso reagiscono in modo eccessivo, dilatandosi rapidamente per poi restringersi di nuovo. Nelle persone predisposte, questa alternanza continua tra vasodilatazione e vasocostrizione finisce con lo “sfiancare” le pareti dei vasi che così perdono elasticità e faticano poi a tornare alla normalità».
Così le venuzze del viso restano dilatate, comportando la conseguenza del rossore perenne su guance, zigomi e ai lati del naso. Tuttavia, la couperose non è solo un problema di natura estetica: «in seguito alla dilatazione dei capillari del viso, i tessuti epidermici si infiammano, alterando la composizione del film idrolipidico, che avrà una capacità più ridotta di fungere da barriera protettiva» specifica la dermatologa. Insomma, quello della couperose è un circolo vizioso della pelle che è bene interrompere subito, in attesa che peggiori.
I primi segnali della couperose
Ma cosa scatena la couperose in persone predisposte? «Il ripetersi di situazioni legate alle aggressioni ambientali e alle abitudini personali, che stimolano continuamente la vasodilatazione e la vasocostrizione dei capillari, fino a quando diventano visibili in modo permanente» continua la dottoressa Colonna.
Per esempio? Nelle pelli che hanno capillari fragili può essere deleterio il passaggio dal freddo al caldo, come accade in inverno quando si passa da una stanza riscaldata all’esterno rigido. D’estate, invece, a scatenare principalmente la couperose è l’esposizione ai raggi solari. Sono in particolare i raggi infrarossi quelli che dilatano le venuzze, mentre gli ultravioletti UVA e UVB irritano e scottano la pelle sensibile. Non è da trascurare, inoltre, l’ingresso in una stanza climatizzata molto fresca dopo esser stati a contatto con una temperatura afosa.
Tra i fattori scatenanti che fanno comparire il rossore permanente del viso, c’è anche mangiare spesso cibi piccanti o bere alcolici, poiché dilatano rapidamente i vasi sanguigni. Ecco che diventa molto importante andare dal dermatologo ai primi segnali di capillari evidenti e teleangectasie su guance, naso e in genere su tutto il viso.
Abitudini skincare delicate
Se la pelle tende a infiammarsi, la beauty routine inadeguata può esacerbare il problema. Il primo gesto a cui fare attenzione è la detersione: è molto importante usare un detergere viso delicato, specifico per pelle sensibile, e struccanti possibilmente non a risciaquo. Spesso la pelle tendente alla couperose teme l’acqua di rubinetto, ricca di calcare, non a caso spesso avverte la tipica sensazione che tira, pizzica o brucia. Per struccarsi, l’ideale è fare uso del classico latte e tonico (quest’ultimo non alcolico). Se si avverte l’abitudine di sciacquarsi il viso, è meglio ricorrere a uno spray di acqua termale lenitiva, e poi tamponare dolcemente il viso.
Inoltre, meglio evitare scrub o peeling, e persino alcuni prodotti antietà molto concentrati, come quelli al retinolo, che possono risultare irritanti.
Come curare la pelle con couperose
L’obiettivo della beauty routine deve essere quello di lenire, perché la pelle con couperose (o a tendenza couperosica) tira, pizzica e dà una sensazione di calore. Via libera a cosmetici lenitivi, emollienti e protettivi.
Il trattamento adeguato deve prevedere solo prodotti adatti, facenti parti cioè linee specifiche per couperose o, in alternativa, per pelle molto sensibile. Non va bene un prodotto “generico” o per tutte le pelli, in quanto peggiora la fragilità dello stato superiore dell’epidermide. I prodotti ad hoc, invece, ne ripristinano le capacità di difesa, donando confort. E poi migliorano l’elasticità dei capillari. La pelle così è protetta e lenita.
La beauty routine per la pelle couperosica
Come ogni beauty routine che si rispetti, si parte dal detergente: deve essere altamente tollerabile, in modo da non procurare alcun fastidio durante la pulizia e rimozione del trucco. Meglio sceglierlo in latte o crema senza risciacquo, dato che l’acqua di rubinetto, ricca di calcare, è irritante per la pelle a tendenza couperose.
Per quanto riguarda le creme idratanti da giono, devono proteggere e rinforzare la funzione di barriera. Di solito, le creme anti-rossore contengono il fattore di protezione solare SPF, e spesso sono leggermente colorate di verde (la tonalità complementare del rosso) per mimetizzare i rossori. Le creme da notte ideali, invece, devono essere molto emollienti con una texture confortevole tipo balsamo. Ma occhio alle consistenze troppo grasse: possono risultare “soffocanti” per una pelle così sensibile. Sbagliato, tuttavia, andare a dormire senza crema. Nel dubbio, meglio optare per una crema lenitiva anti-coperose.
Oltre a questi cosmetici quotidiani, il beauty case della pelle couperosica comprende i trattamenti concentrati da applicare localmente sui capillari evidenti o sulle zone perennemente arrossate. Completano la routine le maschere calmanti, capaci di dare una sensazione di freschezza nei momenti SOS.
Le creme per il viso con couperose
In basso, una selezione di creme da giorno e da notte specifiche per pelle a tendenza couperosica che si presenta perennemente arrossata. Se il problema non accenna a diminuire, si consiglia di rivolgersi al dermatologo che saprà prescrivere delle cure mirate, anche sotto forma di integratori per bocca.
I principi attivi efficaci contro i capillari evidenti
Su quali ingredienti puntare contro la couperose? Sugli acidi grassi Omega-6, le ceramidi e gli oli vegetali, tutti lipidi che hanno una funzione emolliente e lenitiva contro le microinfiammazioni. Ci sono poi principi attivi lenitivi, cioè: aloe, calendula, malva, altea, avocado, bisabololo e vitamina B5.
Compongono le formule cosmetiche anti-couperose anche ingredienti funzionali, cioè che proteggono i capillari cutanei, come: estratti e derivati della centella asiatica, dell’ippocastano (escina), del rusco, della vite rossa e del ginkgo biloba.
Sicuramente una pelle nutrita con delicatezza sarà in grado di tenere sotto controllo la couperose, ma se questa non dovesse scomparire, rivolgiti al dermatologo che saprà prescriverti un trattamento mirato. Composto da prodotti specifici, eventuali integratori che rafforzano il microcircolo, e, nei casi più severi, trattamenti dermo-estetici.