Se ben scelte, le maschere viso sono capaci di fare davvero la differenza sulla “ripresa” della pelle dopo l’estate. Spesso al rientro dalle vacanze si pensa di cambiare solo la crema giorno, ma in realtà sono proprio le face mask i primi prodotti che dovrebbero essere re-inseriti nel beauty case dell’autunno. Il motivo?

Le maschere viso forniscono quell’aiutino in più che allo specchio ci fa letteralmente vedere al nostro meglio! Che sia un booster di idratazione, una pulizia profonda o una cura illuminante dipende dal prodotto. E per questo motivo ogni maschera va destinata alla sua tipologia di pelle d’elezione, senza fare pasticci. Ecco le 3 “mai senza” per la skincare del dopo-estate.

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Maschere viso per l’autunno: quali scegliere e perché

Dopo l’estate tutti i tipi di pelle accusano una carenza di idratazione più o meno spiccata. Le pelli secche sono quelle che risentono di più dell’azione disidratante del mix di raggi UV, vento e sudore (attraverso il quale si perde acqua). Ecco che le maschere idratanti sono le benvenute per ripristinare le riserve idriche, ma in molti casi possono servire le maschere nutrienti (vedremo in seguito le differenze).

Le pelli miste e grasse, invece, se durante l’esposizione solare hanno beneficiato dell’azione “astringente” dei raggi, almeno in apparenza, dopo l’estate si ritrovano a produrre più sebo. Via libera a maschere purificanti o sebo-assorbenti.

A fare da corollario tra il bisogno di idratazione e quello di pulizia c’è quello dell’esfoliazione. I raggi solari fanno ispessire la pelle, rendendola più opaca. Pertanto, è necessario rimuovere le cellule morte sullo strato superficiale per illuminarla. Le maschere più indicati sono quelle esfolianti.

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1. Maschere idratanti: per quale tipo di pelle

La tipologia di pelle che si sposa alla perfezione con le maschere idratanti è quella normale a tendenza secca o francamente secca. E qui occorre effettuare una distinzione: ci sono pelli povere di acqua e altre povere di lipidi, cioè la componente grassa come il sebo. Entrambe le tipologie lanciano una sensazione di aridità.

Come accorgersi della differenza, cioè se la pelle è secca o disidratata? Con il tatto! Se, toccandoti il viso, senti la cute ruvida vuol dire che la tua è una pelle secca, cioè che produce poco sebo, spesso per motivi costituzionali (si nasce con la pelle secca). Se, invece, la tua pelle è tutto sommato liscia, ma la senti tirare o fastidiosa, spesso è solo disidratata.

Maschera idratante o nutriente?

In entrambi i casi, la maschera idratante è l’ideale per ripristinare le riserve idrolipidiche cutanee, ma le pelli povere di lipidi beneficeranno ulteriormente di maschere nutrienti, ricche cioè di ingredienti grassi che non si limitano solo a dissetare la cute. Spesso queste maschere hanno anche un’azione lenitiva, calmano cioè la pelle arrossata.

Gli ingredienti su cui puntare

Acido ialuronico, ceramidi, glicerina, squalano: sono tutti ingredienti idratanti che rimettono in sesto la pelle assettata. Gli oli e i burri vegetali, invece, nutrono, ristabilendo il film lipidico cutaneo.

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Come si usa la maschera idratanti

Quelle in crema si applicano su pelle ben detersa anche non completamente asciutta. Lo strato deve essere abbondante in modo da coprire tutto il viso, eccetto il contorno occhi. La maschera idratante si lascia in posa dai 5 ai 15 minuti, a seconda delle indicazioni sulla confezione, e la si rimuove con una velina.

A meno che non sia esplicitamente scritto, non conviene sciacquare il viso: in molti casi, la combo acqua di rubinetto + asciugamano in spugna potrebbe entrare in conflitto con l’azione nutriente della maschera. Molto meglio spalmare l’eccesso di prodotto sul viso per farlo assorbire del tutto. Se senti l’esigenza del risciacquo, vaporizza un po’ di acqua termale sul viso.

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Sceglila la maschera idratante se senti la pelle tirare, fastidiosa, come se avesse sete.

Scartala se hai la pelle oleosa che si lucida subito.

2. Maschere purificanti: le differenze

Note anche come maschere di pulizia, sono indicate per assorbire le impurità, contrastare la formazione di punti neri, restringere i pori dilatati e ridurre la produzione di sebo. Pertanto, le maschere purificanti sono indicate principalmente per la pelle mista e/o grassa. Di recente, sono state introdotte formulazioni più delicate per pelli normali: sono le cosiddette detox, che detergono senza “asciugare” troppo.

Rispetto ai tradizionali prodotti purificanti, le face mask mirano a eliminare le particelle di smog che si depositano sulla cute in superficie. Così rendono il colorito più luminoso e combattono la tendenza alle impurità. Sono indicate per pelli da normali a grasse, e in genere per chi vive in città.

Gli ingredienti su cui puntare

Argille, fanghi termali, liquirizia, eucalipto, carbone: tutte sostanze astringenti e sebornomalizzanti.

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Come si usa la maschera per una pulizia profonda

Si lasciano in posa su pelle detersa per massimo 15 minuti. In molti casi, queste maschere si asciugano sulla pelle, formando una patina secca che tende a sbriciolarsi: è quello il momento in cui asportarle. A differenza delle idratanti, vanno sciacquate con acqua. Subito dopo, si picchietta il viso con un batuffolo di cotone imbevuto di tonico astringente, e poi si prosegue con la crema idratante, evitando gli acidi esfolianti.

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Scegli la maschera purificante se hai la pelle lucida, spessa che tende a formare imperfezioni. Nelle versioni più delicate, puoi usarla anche se hai la pelle normale (di solito è specificato).

Scartala in caso di pelle arida o disidrata: non ti occorre asciugare ulteriormente.

3. Maschere esfolianti: perché sceglierle dopo l’estate

La loro funzione è quella di rinnovare lo strato superficiale dell’epidermide, che dopo l’estate risulta più spesso. Di solito, le maschere esfolianti contengono acidi esfolianti AHA in basse concentrazione che in questo modo non irritano la pelle.

Fanno parte della categoria esfolianti, le maschere peel-off, con la differenza che si tolgono dal viso come una pellicola (da qui il termine peel-off). Si lasciano asciugare sulla pelle, fino a quando non si trasformano in un velo che asporta cellule morte e impurità. Alcune maschere esfolianti possono essere dei coadiuvanti nelle cure antimacchia poiché contengono principi attivi schiarenti.

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Come si usa la maschera esfoliante

Il suggerimento più importante è quello di non superare i tempi di posa, pena una possibile e fastidiosa irritazione della pelle. Si consiglia, inoltre, di far seguire una maschera idratante, ma spesso può bastare una dose generose di crema. Non vanno abbinate a una maschera di pulizia nello stesso momento: basta già l’azione esfoliante dell’una a purificare la pelle in profondità.

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Scegli la maschera esfoliante se hai la pelle poco luminosa, dal colorito disomogeno oppure se senti che fa fatica ad assorbire le creme da giorno: vuol dire che si è ispessita a causa dei condizioni ambientali dell’estate.

Scartala in genere in caso di pelle molto sensibile, delicata o a tendenza couperose.