Moda o diritto di non depilarsi
Sembra incredibile raccontare la storia che stiamo per raccontare, se pensiamo che siamo nel 2017. Eppure, quello che è accaduto alla modella Arvida Byström è talmente reale da mettere i brividi, anche se tutto si è svolto tramite social network, il linciaggio che ha ricevuto questa ragazza è più vero di quanto si pensi. Arvid è una delle protagoniste della nuova campagna Adidas Superstar, assieme a lei altri ragazzi con un messaggio di positività e accettazione. Da diverso tempo ormai, i brand si accompagnano ad una nuova comunicazione che fa leva sul concetto di Body Positive, un concetto ampio che racchiude – in linea di massima – tutto ciò che comporta l'accettazione fisica di se stessi. Qualche tempo fa vi abbiamo raccontanto di quanto il mondo della moda si stia aprendo alla "diversità" intesa sempre più come un arricchimento, un nuovo modo di concepire la bellezza che va oltre i canoni estetici prestabiliti o "standard", spesso sedimentati in dogmi ormai superati e superabili.
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Le reazioni alle gambe non depilate
Ma, c'è un ma. Sembra che alcune "tematiche" siano ancora particolarmente "spinose". Un esempio? La depilazione. In realtà, sono diverse le ragazze che hanno deciso di non depilarsi più. Le ragioni possono essere facilmente riassunte nel desiderio di evadere dai canoni di bellezza prestabiliti e culturalmente indotti. In pratica? Perché passare del prezioso tempo a fare cose che non ci va di fare, come depilarci appunto, se accettiamo i nostri peli possono farlo anche gli altri. A quanto pare non è proprio così. A guardare i commenti che ha ricevuto la modella sui social -tra questi anche di molto pesanti e gravi – i peli sulle gambe fanno ribollire gli animi e sono lontani dall'essere accettati.
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Tempo fa condivisi sul mio account Facebook, la foto della blogger esperta di fitness Morgan Mikenas che ha scelto di non depilarsi e scoperto (amaramente) di quanti commenti poco edificanti le venissero affibiati da parte di miei amici, conoscenti ed ex colleghi, senza conoscerla, senza sapere niente di lei, solo perché ha deciso di non depilarsi più. Un lapidario "fa schifo" assieme ad altri che perlomeno adducevano delle motivazioni con costatazioni circa l'abitudine a vedere corpi depilati e quindi, l'incapacità di "accettare" di vedere una ragazza con i peli sulle gambe. Aldilà delle scelte estetiche, più o meno opinabili, le minacce o le offese gratuite dovrebbero essere superate, a priori, nel 2017 e si capisce che, sui temi quali il Body Positive ci sia ancora molto su cui lavorare e che la campagna di Adidas colpisce nel segno, proprio perché sceglie persone che hanno il coraggio di portare avanti scelte che li rendono liberi come individui, liberi di scegliere cosa fare del proprio corpo e in questo caso dei propri peli. Vi lasciamo alla foto di Arvid che ha pubblicato su Instagram e al suo commento che meglio racchiude il sapore amaro lasciato da alcuni commenti