Prova costume per gli uomini
Prova costume non ti temo! Se l’anno scorso di questi tempi armeggiavo con bilancia e centimetro da sarta, e giravo con bottiglioni di acqua naturale nella ricerca disperata di un bagno in cui far pipì, quest’anno la storia è cambiata! E non perché la fatina dei desideri abbia realizzato il mio sogno di avere le gambe di Belen e il lato b della Hunziker ai tempi di Roberta, ma perché mi sono guardata bene intorno e alla fine il mio sguardo si è poggiato su di lui: occhio assonnato, capello arruffato, pelo in vista e panzetta etilica. Vi ricorda qualcuno?
Quello appena delineato, care signore iscritte come me al club delle complessate croniche, è l’uomo medio italiano, esemplare comune meglio classificato come homo non plus erectus a causa del suo continuo trascinarsi dal divano, al tavolo della cucina, alla stanza da letto, senza mai abbandonare la tipica posizione a U rovesciata.
Lo stesso esemplare per cui impallidiamo al primo accenno di cellulite, per cui cambiamo 10 volte l’anno taglio e colore di capelli, per cui, ahimè, ci infiliamo in diete drastiche senza via d’uscita, in cerca di obiettivi impossibili da raggiungere persino con il bisturi.
Perché una volta tanto la prova costume dovrebbe farla lui, che mangia ricchi piatti di pasta la sera mentre noi contiamo le gocce di olio che scendono sulla nostra insalata; che ordina la pizza con almeno 10 ingredienti diversi sopra, mentre noi ci sentiamo in colpa per una Margherita rubata dal menù kids.
Ebbene sì, caro homo ignobilis, le tue maniglie dell’amore (che altro non sono che rotoli di ciccia chiamati in modo diverso) hanno le ore contate, e il tuo petto villoso, che fa tanto maschio a detta tua, è a rischio ceretta! Perché noi donne siamo stanche di sentirci sempre sotto una lente d’ingrandimento in una stanza illuminata da luci al neon (avete mai notato che nello specchio dei camerini salta fuori di tutto! Ritenzione, bozzi vari, ecc.), siamo stanche di essere paragonate a Veline inebetite in grado solo di ammiccare e a maledettissime ragazze Bilboa che passeggiano nude su spiagge caraibiche (odio!).
Noi donne ci meritiamo un po’ di sano relax, un succulento piatto di spaghetti allo scoglio e una mpepata ‘e cozze senza calcolatrice al seguito (“dunque, 450 calorie + 535 calorie fanno…”), noi donne ci meritiamo di sorridere di fronte allo specchio, anche se non abbiamo più lo spazio tra le cosce e se il sedere fa qualche piega di troppo. Voi maschietti, al contrario, abituati da anni di “l’uomo deve essere interessante, non bello” meritate una sonora sveglia, che vi illumini sul concetto di parità dei sessi, anche quando si tratta di prova costume.
Perché è finita l’era dell’ ”omo de panza, omo de sostanza”: se il pelo fa maschio, anche quando vi trasformate in Big Foot, le forme fanno donna, anche quando sono molto pronunciate, ed è proprio per questo ce le teniamo strette con orgoglio, cellulite compresa!