Considerato spesso il re degli anti-aging, il retinolo sta rivivendo una stagione di successo, dopo un periodo di relativa “sospensione” dalle linee cosmetiche. In realtà, non è mai stato veramente abbandonato dalle formulazioni anti-età, semmai è stato “oscurato” da altri attivi benefici per la pelle che son stati introdotti negli ultimi 20 anni, come ad esempio i peptidi.
Perché piace il retinolo? La risposta è semplice: è un potente rinnovatore per la pelle.
E perché, invece, vi si nutre qualche remora? Perché può essere irritante e fotosensibilizzante. Ma oggi ci sono novità nelle formulazione che fanno del retinolo un ingrediente amico della pelle, e molto più delicato. La parola agli esperti.
Il retinolo va bene solo per la pelle matura
FALSO
«In realtà, il retinolo nasce come molecola contro la pelle acneica, che in genere è giovane. Riduce lo spessore dello strato corneo e attenua le cicatrici. Il primo studio risale agli anni ‘40, seguito da un’ampia letteratura scientifica fino all’approvazione FDA per i cosmetici nel 1982. Ma è solo dopo che sono apparsi evidenti i suoi effetti anti-aging» precisa il dottor Luciano Galotta, dermatologo e medico estetico presso lo Studio MAGI di Livorno e Milano.
È sconsigliato alla pelle sensibile
FALSO
«Tutti i tipi di pelle tollerano il retinolo (a eccezione di allergia specifica). Per le pelli sensibili suggerisco di partire per gradi con 1-2 applicazioni a settimana. Se non si manifestano arrossamenti, si può aumentare la frequenza. Importante anche la concentrazione e il tipo di cosmetico» – prosegue Galotta. Alcune formule veicolano la molecola in modo più delicato proprio per scongiurare i rischi di irritazione. «È il caso, per esempio, delle composizioni che “incapsulano” il retinolo nei liposomi o che lo associano a più attivi. Le dosi, invece, variano dallo 0,25% allo 0,5%, anche se, non essendo un acido, non è regolamentato dalla legge» spiega il dottor Mauro Castiglioni, cosmetologo e docente scuola post-universitaria di Medicina estetica Agorà Milano.
È una soluzione per evitare le macchie
VERO
«Funziona perché inibisce l’azione della tirosinasi, un enzima implicato nella sintesi della melanina. Oltre alle discromie in formazione, agisce su quelle esistenti in virtù della sua azione esfoliante e rigenerante» risponde Galotta.
Va evitato sul contorno occhi
VERO&FALSO
«Vanno evitati i sieri e le creme che si applicherebbero su guance e fronte, ma non è sconsigliato in assoluto per l’area attorno agli occhi. Meglio però optare per una crema specifica, che di solito ha una formulazione adeguata a una zona così delicata. E poi conta anche l’applicazione: mai troppo vicino alla mucosa oculare!» raccomanda Castiglioni.
È fotosensibilizzante
VERO
«Può determinare secchezza ed esfoliazione, rendendo la pelle più reattiva al sole. Per lo stesso motivo, non va associato agli acidi esfolianti, nemmeno a giorni alterni. L’ideale è relegarlo alla sera, meglio se in inverno, e lontano da “esperimenti” cosmetici. l’indomani va eliminato con detergenti ad acqua. E poi si prosegue con filtro solare (obbligatorio!) superiore a 30 SPF» suggerisce Galotta.
È l’antirughe per eccellenza
VERO
«Il retinolo è un anti aging a tutto tondo perché fa parte della categoria degli antiossidanti. In particolare, fornisce un importante stimolo ai fibroblasti, le cellule del derma preposte alla produzione di collagene ed elastina, le sostanze della giovinezza. La pelle risulta più densa e compatta, e tende meno a “solcarsi” in linee d’espressione e rugosità» dice Castiglioni.
Va usato a cicli
VERO
Si consiglia di inserirlo a intervalli «non a causa del rischio di assuefazione, per altro assente, ma per un discorso strategico. È stato osservato che, dopo un periodo di riposo e di successiva ripresa del retinolo, la pelle subisce un input maggiore a rigenerarsi. A tutto vantaggio di un effetto anti età» conclude Castiglioni.
Il bakuchiol è un’aternativa green al retinolo
Bakuchiol: un nome curioso e un’azione simile al “gemello” sintetico. Leviga, ridensifica e combatte i segni dell’acne. Viene estratto dalla Psoralea corylifolia, una pianta orientale cara alla tradizione ayurvedica contro le dermatiti. Per questo motivo è considerato più delicato.
Che differenza c’è tra retinolo e acido retinoico?
Il retinolo non va confuso con l’acido retinoico, che invece è un farmaco (orale e topico) contro l’acne, e può essere venduto solo dietro prescrizione medica. Derivano entrambi dalla vitamina A, ma la lavorazione chimica per ottenerli è diversa: il retinolo è forma alcolica e lo riconosci dalla dicitura INCI retinyl palmitate o retinol. Il retinoico viene trasformato in un acido, non consentito per legge nei prodotti skincare, nemmeno quelli da farmacia.
I prodotti con retinolo da provare