Le sopracciglia hanno un ruolo di primo piano ed è importante che siano belle, folte e curate. Ecco le due alternative per raggiungere l’obiettivo: sono pratiche diverse ma entrambe valide, basta sceglie quella più adatta alle tue esigenze
C’erano una volta le sopracciglia sottilissime, le famose ali di gabbiano che andavano di moda tra gli anni Novanta e Duemila. Forse anche tu ti accanivi con la pinzetta per assottigliarle sempre di più, fino a lasciare in alcuni casi solo un filo sottile e appena percettibile. Poi la moda è cambiata e ora le sopracciglia piacciono folte, dall’aspetto naturale ma allo stesso tempo curato. Per ottenere questo effetto e dare al tuo sguardo l’intensità che desideri a volte potrebbe essere necessario ricorrere all’aiuto di un professionista. Due opzioni tra cui scegliere che potrebbe proporti sono il microblading e il microshading. Ma quali sono le differenze tra le due tecniche? E soprattutto: come capire qual è quella giusta per te?
Le differenze tra microblading e microshading
Quella del microblading e del microshading sono due pratiche simili per la cura delle sopracciglia, ma è importante non confonderle. Per la prima viene utilizzata una lama sottilissima imbevuta nel pigmento, con la quale vengono effettuate delle micro incisioni sulla pelle. Si creano così tratti leggeri che simulano l’effetto del pelo. Sebbene la tecnica ricordi da vicino quella del tatuaggio, non ha la stessa durata poiché il pigmento resta in superficie. Nel secondo caso invece vengono eseguiti dei puntini molto ravvicinati, in modo da creare un effetto sfumato e molto naturale. Saper riconoscere le differenze è importante per capire quale si adatta meglio al tuo viso e al tuo tipo di pelle.
Sopracciglia: cosa hanno in comune le due tecniche
Che tu scelga il microblading o il microshading per le tue sopracciglia, il punto di partenza è lo stesso. Prima di eseguire il trattamento, il professionista pulisce la zona con alcol medicale e applica un anestetico locale con effetto di circa mezz’ora. Il secondo passo è il cosiddetto brow mapping, cioè viene tratteggiato il contorno della forma delle sopracciglia con una matita cerosa. Ovviamente questo non viene fatto a caso, ma sulla base delle proporzioni del viso e sulla struttura ossea. Si valutano in questa fase tutte le caratteristiche, come colore del pigmento e intensità. Anche dopo il trattamento, indipendentemente da quale hai preferito, dovrai prenderti cura della zona nella stessa maniera. Il consiglio è di non lavare il viso con acqua per almeno 48 ore e di evitare trucco ed esposizione al sole. Inoltre, le tue sopracciglia appariranno molto scure ma tu non dovrai né toccarle né esfoliarle finché il pigmento non si sarà assestato: considera che ci vorranno due settimane circa.
A chi è adatto il microblading sopracciglia
Il microblading è da preferire se la tua pelle è normale o secca e tendenzialmente non troppo segnata. In questi casi infatti il pigmento dura più a lungo e ti garantisce un risultato ottimale. Scegli questa tecnica per enfatizzare le tue sopracciglia anche se hai ha una carnagione media o chiara.
Chi deve preferire il microshading sopracciglia
Per le tue sopracciglia scegli il microshading se hai la pelle grassa, con elevata produzione di sebo. È la tecnica più adatta a te anche se la tua pelle è matura e poco elastica. L’effetto molto preciso ma allo stesso tempo sfumato la rende ideale anche per te se hai la carnagione scura, o se hai necessità di ridisegnare ampie porzioni di sopracciglia.