Pensi a un sorriso bellissimo e ti viene in mente Julia Roberts. Tant’è che da più parti si sono spinti a considerare l’attrice quello di miss Pretty Woman il sorriso più bello del mondo. In effetti, persino l’estetica del sorriso risponde a parametri ben precisi legati tra loro da un equilibrio delicato. Primo tra tutti: la fatidica curva che si forma quando si apre la bocca per mostrare i denti. Il sorriso perfetto deve curvarsi con gli angoli rivolti leggermente verso l’alto, come gli smile delle emoticon. Troppo in alto ricorderebbe la smorfia di Joker, se fosse rivolta verso il basso, invece, emanerebbe una nota stonata.

Lauren Hutton
Lauren Hutton

Concorrono a un bel sorriso altri fattori, come: il rapporto dei denti con le gengive e le labbra, la forma, la simmetria e ovviamente il colore dei denti stessi. Oggi parlare di sorriso perfetto sembra un po’ anacronistico perché il movimento body positive, che imperversa sui social, pare imponga l’accettazione dei propri difetti costi quel che costi!

Se per star come Laetitia Casta e Keira Kneithley accettare il proprio sorriso imperfetto – seppur bellissimo – è stato un gioco da ragazze (forse), non può dirsi altrettanto per le persone con una vita meno mediatica. La stessa Lauren Hutton ha più volte dichiarato che, nei suoi primi shooting da modella, frapponeva tra le labbra e i denti un pezzo di gesso, allo scopo di nascondere il diastema che l’ha resa celebre.

Keira Knightley
Keira Knightley

Il sorriso imperfetto è bello?

Oggi la sensibilità verso le imperfezioni dentali è cambiata, ma spesso la spinta ad accettarle a tutti i costi può diventare un limite. «Molti pazienti mi confessano che vorrebbero migliorare l’estetica dei propri denti, per sfoderare finalmente un bel sorriso, ma ammettono di sentirsi frenati dal rumore di fondo tipo: “vai bene così, accettati per come sei”. Così in segreto continuano vivere un disagio» rivela la dottoressa Clotilde Austoni, odontoiatra e influencer del sorriso (su Instagram conta più di 21mila follower).

Del resto sapere di avere un bel sorriso porta a sorridere di più. «Allo stesso modo chi non ama il proprio sorriso, sorride mal volentieri o con la bocca chiusa, evita le foto o prima dello scatto avvicina una mano alle labbra. Tutto questo, nel lungo periodo, può avere un grosso impatto sociale, poiché incide nelle relazioni con gli altri. Queste persone magari vorrebbero manifestare gioia, ma è come se disimparassero a farlo attraverso quel tipico sorriso spontaneo che mostra i denti» continua la dottoressa Austoni, autrice tra l’altro di “Spazzoliamoci le idee” (Mondadori).

Anne Hathaway
Anne Hathaway

L’importanza di un bel sorriso

A cadenza periodica puntualmente sorge una ricerca su quanto un bel sorriso aumenti l’autostima. Filippo Losito, comico e docente nel libro “Humor e pensiero laterale – I processi mentali che stimolano la creatività” (Egea Editore) ci ricorda il legame dell’atto di sorridere con il benessere. Ebbene, secondo gli studi cognitivi, anche un sorriso forzato può influenzare positivamente il nostro stato d’animo. In caso di disabitudine (o forte malumore), ci si può allenare a sorridere, stringendo una matita tra i denti. Perché quindi rinunciare ad avere un bel sorriso?

«Intendiamoci: molte persone convivono serenamente con le loro piccole grandi imperfezioni, ma va anche preso in considerazione chi non riesce proprio ad accettarle. Non tutti hanno la forza caratteriale, per esempio, di dire a se stessi che i denti disallineati sono una caratteristica singolare di sé. E oggi compito di un professionista della salute è ascoltare ogni disagio del paziente» precisa la dottoressa Austoni.

Gisele Bundchen
Gisele Bundchent

Cosa fare per un bel sorriso

Il primo dato da sapere è che si può curare l’estetica del sorriso anche in età adulta, e non sempre ricorrendo a mezzi invasivi, come ad esempio le faccette o l’implantologia.

In caso di denti storti

Se i denti sono disallineati, l’odontoiatra può suggerire le mascherine di contenzione. «Sostituiscono i vecchi apparecchi ortodontici fissi che molti di noi hanno indossato da bambini. Sulla base dell’arcata dentale del paziente, si realizzano le mascherine che a poco a poco raddrizzeranno i denti. Il numero? Dipendente dal difetto di allineamento, che incide sul tempo necessario per raddrizzare i denti.

Ogni caso, poi, è a sé: alcuni possono indossarle solo di notte, altri tutto il giorno. Si tratta comunque di un trattamento molto più tollerabile rispetto all’ortodonzia del passato, grazie anche al fatto che le mascherine sono trasparenti e per niente dolorose. Si tolgono per i pasti e per la pulizia dei denti. Ma si può tranquillamente bere e avere una sociale senza disagi» spiega la dottoressa Austoni.

Per sbiancare i denti

Per denti più bianchi ci sono a disposizione due trattamenti sbiancanti: uno alla poltrona e l’altro domiciliare. «Entrambi fanno uso di una soluzione con perossido di idrogeno in concentrazioni diverse, calibrare in base alla condizione di partenza del paziente. La differenza consiste nei tempi per ottenere i risultati.

Lo sbiancamento alla poltrona prevede almeno 3-4 sedute, invece quello domiciliare impiega due settimane in cui il paziente deve indossare tutti i giorni per 2 ore una mascherina che avrà imbevuto di gel sbiancate. Il termine “domiciliare” non deve però far pensare che il kit arrivi a casa “tutto incluso chiavi in mano”: la visita dal dentista è necessaria per una diagnosi corretta e per la somministrazione del gel con perossido di idrogeno con la giusta quantità personalizzata» continua l’esperta.

Laetitia Casta
Laetitia Casta

Sbiancamento dentale: tra verità e falsi miti

E poi va sfatato il falso mito per cui lo sbiancamento dà origine a sensibilità dentale o danneggi lo smalto: in realtà, il perossido di idrogeno libera ossigeno che entra nei denti ed elimina i pigmenti che li hanno ingialliti nel tempo. Non intacca, quindi, lo smalto né le gengive.

Quanto durano i risultati dello sbiancamento? «I tempi variano da paziente a paziente e dipendono dalla porosità individuale del dente, ma anche dalle abitudini del paziente. Di media, si gode di un sorriso con denti bianchi e luminosi per un tempo che va dai 2 ai 4 anni. E poi lo sbiancamento può essere ripetuto senza problemi.

Tuttavia, è stato osservato che una bocca curata dal punto di vista estetico cambia anche il suo stato di salute, anche perché le persone dedicano più attenzione all’igiene dentale».

Angelina Jolie
Angelina Jolie

L’estetica del sorriso è anche salute

Al di là di un fatto di gradevolezza, curare l’estetica del sorriso rientra nella salute. «Sì, perché i denti allineati sono più facili da pulire con lo spazzolino. Talvolta ci sono degli affollamenti dentali così severi che non consentono nemmeno l’uso del filo interdentale o dello scovolino. Ed ecco che si accumulano batteri che possono dare origine a carie, gengivite e problemi parodontali più seri. Inoltre, possono subentrare problemi di masticazione o di consumazione dei denti.

Per questo è bene fare informazione sulla salute dei denti anche attraverso i social, un mezzo che arriva anche a chi si era già rassegnato di convivere con un sorriso che non gli piace. E invece…» conclude la dottoressa Austoni.

I prodotti per avere un bel sorriso


1 di 5
– Travel set Black is White, dentifricio sbiancante, spazzolino e scovolino da viaggio, Curaprox.

2 di 5
– Dentifrico Regenerate, per rimineralizzare i denti.

3 di 5
– Lucidalabbra Volumizing di Catrice, sbianca otticamente i denti.

4 di 5
– Super Smalto, integratore alimentare per uno smalto più forte, Forhans

5 di 5
– Spazzolini elettrici sonici, Philips.