Si chiama tooth tattoo ed è una nuova moda che, dopo essere nata nei paesi anglosassoni di recente sta prendendo piede anche in Italia. Consiste nel tatuare i denti (dall’inglese Teeth, denti, tattoo, tatuaggio). Tra i primi a scegliere di mostrare i denti “disegnati” sono stati rapper e sportivi americani, come la stella del basket americano LeBron James. Proprio il cestista dei Lakers lo scorso anno aveva stupito i propri i fan postando uno scatto sul suo account Instagram, in cui spiccava la dentatura con il simbolo di una corona (non a caso, visto che è soprannominato The king) formata dalle sue iniziali: LJ. Adesso sembra che la moda si stia diffondendo, anche grazie alla possibilità di ricorrere a tatuaggi temporanei.

Cos’è il tooth tattoo

A differenza del classico tatuaggio sulla pelle, quello sui denti non prevede il ricorso ad alcun ago o inchiostro. Grazie a una tecnica, sviluppata inizialmente nel Regno Unito, la decorazione del dente viene effettuata direttamente sulla corona dentale, che poi viene applicata al dente del paziente.

Come si applicano i tatuaggi sui denti

«Questi tatuaggi sono effettuati solitamente dall’odontotecnico, non dal dentista, nel suo laboratorio. Qui, nel fare la corona protesica, quindi una normale corona di un dente, si inseriscono nella ceramica dei pigmenti per realizzare il disegno richiesto o le iniziali di un nome, ecc.», spiega Federico Marsili, sottosegretario culturale dell’Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI). Il dentista, invece, è necessario quando si va a inserire la corona sul dente: «Per farlo occorre creare uno spazio, quindi fresare un po’ il dente ‘naturale’ perché la corona – tatuata o meno – è una vera e propria protesi dentale», chiarisce Marsili.

Quanto costano i tatuaggi sui denti

«Il costo è leggermente superiore a quello di una normale corona, che in media è sugli 800 euro. L’odontotecnico potrebbe chiedere qualcosa in più per il lavoro estetico-artistico», spiega Marsili. In effetti i prezzi medi negli stati Uniti, dove soprattutto rapper e personaggi famosi hanno già sperimentato il tatuaggio dentale, si aggirano sui 250 dollari, solo per la decorazione. Diverso è il caso del tatuaggio “temporaneo”, messo a punto in Giappone.

Il tatuaggio temporaneo giapponese

Per chi non volesse ricorrere alla protesi dentale vera e propria, è possibile scegliere l’applicazione di piccole decorazioni tramite particolari tinture rimovibili, che assomigliano ai “trasferelli” alternativi ai tatuaggi a inchiostro. «Di questo tipo di tattoo ancora non se ne applicano in Italia, almeno non su larga scala – precisa il dentista. Sono sicuramente una soluzione low cost, che prevede il ricorso a decorazioni in resina, applicate tramite una colla speciale che viene fatta aderire al dente con una lampada a luce LED, come per i brillantini dentali».

La differenza con i brillantini per i denti

«Certo questi sono molto meno invasivi. Di fatto non si tocca il dente, se non per incollare lo strass. Anche il costo è molto più contenuto e si aggira intorno ai 2/300 euro per un brillantino base. Chiaramente se si vuole un diamante la cifra sale e si può anche arrivare potenzialmente a 20mila euro, ma in questo caso è come quando si regala un anello a una donna: un conto è la bigiotteria, un conto è un gioiello da 18 carati». Attenzione, comunque, a chi ci si rivolge: «È un lavoro di cosmesi dentale quindi da odontoiatri, gli eventuali centri estetici che lo propongono potrebbero non essere autorizzati a farlo», chiarisce il dentista.

Che fare dei tatuaggi sui denti se si cambia idea?

«Nel caso dei tatuaggi dentali con la corona occorre rimuovere quest’ultima e realizzarle un’altra, dunque con il costo già indicato per una protesi del genere – sottolinea Marsili – Per i brillantini, invece, è sufficiente toglierli, in modo semplice dal momento che sono solo incollati, e senza danni perché lo smalto del dente viene poi lucidato, come per i grillz dei rapper americani», spiega il rappresentante dell’ANDI.

Dai grillz dei rapper ai tatuaggi alle gengive

«Sono di fatto dei gioielli applicati ai denti: possono essere coperture d’oro o diamanti. Ma nella maggior parte dei casi sono rimovibili, non sono corone come quelle utilizzate soprattutto dalle popolazioni rom negli anni ’80 – chiarisce Marsili – Nella maggior parte dei casi questi vip (tra i quali Kanye West, ndr) li utilizzano per eventi speciali, come concerti, al termine dei quali li tolgono senza grandi difficoltà perché sono applicati in modo analogo ai brillantini».

I possibili rischi

A differenza dei tatuaggi sulla pelle, quelli sui denti – o meglio, sulle corone – non comportano rischi di allergia: per “disegnare” si usano gli stessi pigmenti impiegati per la realizzazione delle corone, come nero, rosso o blu, ma con una densità maggiore rispetto a quella utilizzata per dare la giusta colorazione al dente», spiega Marsili, che però avverte: «Più che altro non si dovrebbero ricorrere a questa tecnica se non c’è una necessità dentale. La preparazione del dente, infatti, comporta la perdita di smalto e dentina, è invasiva quindi va valutata con il dentista. Se, invece, si ha già bisogno di una terapia protesica, allora si può anche scegliere di aggiungere il trattamento estetico», spiega Marsili.

Attenzione ai tatuaggi su labbra e gengive

Diverso il discorso se si opta per il tatuaggio sulle gengive o sulle labbra: «È praticato esclusivamente dal tatuatore. A me è capitato di incontrare pazienti che ne avessero – chiarisce il dentista – Come per i tatuaggi normali, si utilizzano l’inchiostro e ago». Per questo può risultare anche molto doloroso. «Non influisce, comunque, sulla salute del cavo orale, anche se non sono escluse possibili infezioni o reazioni allergiche. L’eventuale rimozione avviene tramite laser».