>>La tua sedia, in ufficio è giusta?
Sulla sedia dell’ufficio passi circa 170 ore al mese. È importantissimo, quindi, che sia quella giusta. La tua com’è? Scegli una delle risposte.
A) È alta e mi fa stare un po’ chinata sulla scrivania
B) Lo schienale è dritto e rigido
C) Ha lo schienale regolabile
Se la tua è A oppure B, sei a rischio cellulite. Perché in entrambi i casi sei costretta ad adottare una postura scorretta. «Quando si adotta una posizione eccessivamente curva in avanti, si preme sull’addome e si impedisce una buona respirazione diaframmatica, cioè eseguita con la pancia senza gonfiare i polmoni» spiega Pietro Farè, osteopata a Milano. «Alla lunga, si alterano la circolazione venosa e quella linfatica e i liquidi tendono a ristagnare nell’organismo». Per sedersi in modo perfetto, prova la cosiddetta sedia “svedese”, senza schienale e con i reggi-ginocchia. «Così la colonna è completamente libera dal peso del corpo e il sangue può fluire liberamente» aggiunge l’esperto.
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Ma anche se hai risposto C la tua sedia non è male. Siediti sul primo terzo anteriore del sedile e controlla di avere, una volta seduta, le ginocchia più in basso rispetto al livello del bacino e la schiena dritta (se tieni i gomiti vicini ai fianchi ti trovi automaticamente nella posizione corretta»). Non appoggiare mai i piedi su uno sgabello o un ripiano: è un modo certo per far sì che le gambe si gonfino. E non accavallarle, per non rallentare la circolazione.
>>Come sono le tue scarpe preferite?
La cellulite è causata anche da una cattiva circolazione. E le scarpe sono un fattore critico.
Le tue scarpe:
A) Hanno il tacco alto
B) Hanno il tacco basso
C) Sono piatte come ballerine
Se hai individuato come A o C le tue calzature preferite, devi correre ai ripari. Per tornare al cuore, infatti, il sangue ha bisogno di una “pompa” che lo spinga verso l’alto. Questa si trova nel tallone e si attiva camminando. Ma non se il piede è in bilico su 10 cm di tacco oppure è a livello del terreno senza un supporto per l’arco. «Una calzatura che fa portare il peso sull’avampiede, irrigidendo l’arco plantare, impedisce un normale ritorno venoso» spiega l’osteopata Farè. Insomma, i tacchi giusti sono b, cioè quelli che non vuole mettersi nessuna: 4 cm di altezza e tacco grosso. Per non rinunciare alle scarpe alla moda (ma non indossarle tutti i giorni), quando sei a casa cammina a piedi nudi. E fai questo esercizio: in piedi, tieni una pallina da tennis sotto la pianta e muovila avanti e indietro appoggiando parzialmente il peso del corpo. Continua per tre minuti, poi cambia lato.
>>Mangi nel modo giusto?
La cellulite non viene solo a chi è in sovrappeso. Anche una donna magra può averla se la sua alimentazione è sbagliata. Tu come mangi?
A) Metto tanto sale
B) Non mangio frutta
C) Consumo spesso il pesce
Se hai risposto A, devi cambiare abitudini. «Il sodio di cui è composto il sale da tavola favorisce la ritenzione idrica, aumentando l’edema e i gonfiori» spiega Pia Bonanni, dietologa a Milano. Anche se hai risposto B la tua dieta è sbagliata. «La frutta, per esempio le albicocche, le banane, l’ananas o i mirtilli, oltre ad apportare vitamine aiuta a drenare i liquidi» continua la dietologa. Tutto bene, invece, se hai risposto C. «Il pesce e la carne contengono proteine che rafforzano i muscoli. E, di conseguenza, migliorano la circolazione del sangue» conclude la dietologa. «Un piccolo “trucco” per favorire la digestione e l’assimilazione degli alimenti, poi, è imparare a masticare a lungo. In questo modo, si riduce la sensazione di fame e quindi si mangia di meno». Un ultimo ma importante consiglio anticellulite: bevi due litri d’acqua al giorno, per favorire l’eliminazione delle scorie.
>>Che doccia fai al mattino?
Com’è la tua doccia quotidiana?
A) Molto calda
B) Abbastanza fredda
C) Frettolosa
Se hai scelto A o C, non va bene. Perché l’acqua calda toglie tono ai tessuti. E una doccia troppo rapida lava, ma non dà benessere. E la risposta B? Va meglio. Ma se vuoi combattere la cellulite, si può perfezionare. Inizia la doccia con il getto tiepido (l’acqua non deve scottare né fumare, ma devi comunque sentirla calda) e resta sotto le gocce guardando in su per un minuto o due, fino a quando senti il viso distendersi sotto l’acqua.
Diminuisci il getto caldo e aumenta quello freddo, stando sempre a faccia in su per due minuti. «Alternare le temperature costringe i vasi capillari a fare ginnastica, ovvero a dilatarsi e poi contrarsi di nuovo. Quindi si migliora la circolazione del sangue e si drenano i tessuti» spiega Marina Manente, estetista presso il centro di Jean Louis David a Milano. Fai quattro o cinque passaggi caldo e freddo, infine fai un veloce risciacquo freddissimo solo sulle cosce.
>>Come è fatto il tuo materasso?
Dormire nella posizione giusta evita i gonfiori e ristagni di liquidi che sono alla base della cellulite.
Hai un materasso:
A) Duro
B) Morbido
C) Elastico
Se hai scelto A o B, il tuo materasso non ti permette un buon sonno. «Quando, distese supine, si riesce a far passare una mano sotto la schiena appena sopra i glutei, il materasso è troppo rigido e va cambiato. E bisogna sostituirlo anche se il corpo forma un avvallamento, perché è troppo morbido» dice l’osteopata Pietro Farè.
«Sul materasso giusto il peso del corpo deve essere distribuito uniformemente, condizione indispensabile perché la circolazione del sangue sia ottimale e così anche il drenaggio dei liquidi». Se hai risposto C, insomma, puoi dormire sonni tranquilli.
>>Qual è la ginnastica che fai di solito?
Scegli fra queste tre risposte:
A) Con i pesi
B) Aerobica
C) Stretching
Per cancellare la buccia d’arancia ci vuole il movimento aerobico, cioè quello che ti permette di respirare regolarmente durante tutto lo sforzo. «Oltre a migliorare la circolazione, attiva la combustione dei grassi e, quindi, fa dimagrire» spiega Luca Marcheggiani, fisioterapista a Milano. Ma non preoccuparti se non hai scelto B tra le risposte . Perché anche A, cioè i pesi, e C, lo stretching, vanno bene per combattere la cellulite. Lo sforzo che fai con i pesi richiama un maggior afflusso di sangue, che si porta via le scorie dai tessuti.
Mentre l’elasticità che acquisti con lo stretching rende più sciolti i tuoi movimenti. Ogni giorno, poi, fai 20 volte questo esercizio per i fianchi: piegati lentamente sulle gambe tenendo la schiena dritta, poi risali con calma. I risultati arrivano in un mese.
>>Durante il giorno che aria respiri?
A) Condizionata
B) Piena di smog
C) “Riciclata” dell’ufficio
A meno che abiti in montagna, qualunque risposta tu abbia scelto, dice che la tua aria non è per niente buona. «Le particelle inquinanti impediscono una corretta ossigenazione dell’organismo, con conseguenze anche a livello vascolare: cioè gonfiori e, alla lunga, cellulite» spiega Antonino Di Pietro, dermatologo a Milano. Per migliorare la situazione, spalanca le finestre di casa alla mattina presto, quando l’aria della città è più pulita. Dopo ogni temporale, invece, fai scorta di aria buona. Apri la finestra e inspira profondamente. Conta fino a cinque ed espira. Ripeti 10 volte, quindi chiudi una narice e fai due lenti respiri inalando con l’altra. Cambia lato e continua così fino ad arrivare a cinque volte per parte. Alla fine potrai dire di esserti ben ossigenata.