Luogo di benessere e relax da tempi remoti, ora proprietà del Gruppo QC Terme, i Bagni Vecchi di Bormio sono uno stabilimento termale storico, immerso nell’Alta Valtellina e alimentato da 9 sorgenti di acque termali calde che sgorgano ad una temperatura compresa tra 36° e 43° a seconda della stagione, più calde in inverno perché il terreno gelato non consente le infiltrazioni delle acque pluviali, e a temperatura variabile in estate, in rapporto alle precipitazioni atmosferiche.
La particolare composizione alcalino terrosa e miorilassante di queste acque consente di beneficiare di effetti disintossicanti, rigeneranti, rilassanti, antistress ed antinfiammatori, per una rigenerazione ed un relax a tutto tondo.
Scopriamo tappe e curiosità del percorso benessere dei Bagni Vecchi di Bormio!
Vasca panoramica
Oggetto della recentissima trasformazione in infinity pool, la vasca panoramica dei Bagni Vecchi, scavata nella roccia e collocata a 1400 metri di altezza, costituisce la prima e ultima tappa del percorso benessere, e consente di coniugare i benefici della balneoterapia ad una suggestiva vista panoramica sulla conca di Bormio e sulla Magnifica Terra.
Essendo la prima vasca inaugurata dal gruppo QC Terme, la prima vasca alpina nella quale poter fare un bagno caldo circondati dalla neve, ed una delle prime vasche termali nelle quali praticare la balneoterapia moderna, il team QC Terme è profondamente legato a questa struttura, e si è infatti occupata di tutte le fasi della costruzione della vasca, dal disegno, alla progettazione fino alla completa realizzazione.
Bagni Arciduchessa
Staccati dal corpo centrale dello stabilimento, la tinozza arciduchessa, ricavata da una botte di vino, fu realizzata nel 1825 per garantire la privacy all’Arciduchessa d’Austria, che era solita trascorrere la stagione estiva presso i Bagni Vecchi di Bormio. La Dama infatti apprezzava particolarmente la qualità delle acque termali, che consentivano una completa rigenerazione dell’epidermide e, grazie all’effetto peeling, rendevano la pelle più liscia e vellutata.
Bagni Romani
La pratica di prendersi cura del proprio benessere sfruttando i benefici delle acque termali affonda le sue radici nell’Antico Egitto, anche se viene attribuito agli antichi romani il merito di aver creato il modello di riferimento per l’architettura degli stabilimenti termali.
Nelle due vasche dei Bagni Romani, risalenti al I secolo A.C., erano soliti ristorarsi i viandanti che risalivano l’antica strada verso lo Stelvio, una via che tutt’oggi costeggia la struttura.
Le due vasche, raggiungibili lungo un sentiero che costeggia la vasca panoramica, sono riempite con il sistema dei vasi comunicanti dalla sorgente di San Martino.
Grotta sudatoria
Realizzata nel 1827, la Grotta Sudatoria di San Martino è un bagno turco naturale che si sviluppa per oltre 50 metri, attraverso quattro differenti settori (Tepidarium, Calidarium, Laconicum, Frigidarium), lungo due gallerie scavate nella roccia.
La grotta consente inoltre di accedere ad una vasca di acqua termale appena sgorgata dalla sorgente.
Bagni Medievali
Specchio della millenaria cultura nella lavorazione artistica del legno che caratterizza la zona di Bormio, i Bagni Medievali costituiscono una vera e propria serie di stube termali, ovvero spazi in cui soggiornare raccogliendosi intorno all’ambiente riscaldato dalla “stufa” (da cui peraltro deriva proprio il vocabolo “stuba”).
Bagni Imperiali
Numerose vasche sequenziali dotate di idromassaggio o cascate, consentono di coniugare i benefici delle acque termali alla forza pressoria dell’acqua, per favorire così la circolazione corporea. Poiché Bormio è stata teatro di innumerevoli episodi storici ed eventi bellici, altrettanti sono stati i sovrani e i condottieri ospitati presso i Bagni Vecchi: è proprio ad alcuni di questi personaggi illustri che sono intitolate le singole vasche dei Bagni Imperiali.